Pasquale Paoli: differenze tra le versioni
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Paoli nacque a Stretta di [[Morosaglia]], figlio minore di Dionisia [[Valentini]] e di [[Giacinto Paoli]], che aveva guidato i ribelli corsi nella lotta contro il dominio di [[Repubblica di Genova|Genova]].<ref name=":0">{{Cita libro|nome=Carlo|cognome=Silvano|titolo=Breve storia di Nizza|url=https://books.google.it/books?id=Wi8sCgAAQBAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false|accesso=21 marzo 2017|data=15 luglio 2015|editore=Youcanprint|ISBN=978-88-911-9757-3}}</ref> Pasquale seguì suo padre in esilio nel [[1738]], combattendo con onore nell'esercito del [[Regno di Napoli]]. A Napoli compì alcuni dei suoi studi e seguì le lezioni di [[Antonio Genovesi]].<ref name=":3">{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/pasquale-paoli/|titolo=Pàoli, Pasquale nell'Enciclopedia Treccani|sito=www.treccani.it|accesso=2017-03-21}}</ref> Al suo ritorno in [[Corsica]], il 29 aprile [[1755]], divenne comandante in capo delle forze ribelli (Generale della Nazione Corsa).<ref name=":0" /> Nello stesso anno, a novembre, fu proclamata l'indipendenza della Corsica, che si dotò di [[costituzione]], amministrazione, sistema giudiziario ed [[esercito]].<ref name=":0" /> Dopo una serie di attacchi riusciti, cacciò i genovesi da tutta l'isola, escluse alcune città costiere.<ref name=":0" /> Quindi si dedicò a riorganizzare il governo, introducendo varie riforme.<ref name=":0" /> Fondò un'[[Università della Corsica|università]] a [[Corte (Francia)|Corte]], dove si insegnava in [[lingua italiana]].<ref name=":0" /> Nel [[1767]] strappò anche l'isola di [[Capraia Isola|Capraia]] al controllo di Genova che, in crisi, fu costretta a cedere i diritti sulla Corsica alla [[Francia]], la quale invase in forze l'isola con il proposito di farne un possedimento personale di [[Luigi XV]].<ref name=":0" />
Per due anni Paoli, le cui idee si guadagnarono l'approvazione di filosofi come [[Voltaire]], [[Guillaume-Thomas Raynal|Raynal]] e [[Gabriel Bonnot de Mably|Mably]], lottò contro i nuovi invasori, finché nel [[1769]] venne sconfitto dalle più numerose forze del [[Noël Jourda|conte de Vaux]], e costretto a rifugiarsi in [[Gran Bretagna]], dove il 15 giugno [[1778]] fu iniziato in [[Massoneria]] nella [[Loggia massonica|Loggia]] "Le Nove Muse N° 325" a [[Londra]]<ref>[http://emsomipy.free.fr/Dico/zFmCelebres0Art.Odo.htm {{fr}} Frans-Maçons célèbres] sul sito ufficiale del Supremo Consiglio del [[Rito scozzese antico ed accettato]] del Grande Oriente di Francia.</ref>, giungendo fino al 33
Dopo un esilio di vent'anni, prese parte alla [[rivoluzione francese]]. Richiamato nel 1790 nella sua patria, il suo viaggio da [[Parigi]] alla Corsica fu una vera marcia trionfale: accolto favorevolmente in particolare da [[Lafayette]]. È stato ricevuto il 22 aprile 1790 dall'Assemblea nazionale ed allora, fu ammesso al [[Club dei Giacobini]], allora presieduto da [[Robespierre]]. Re [[Luigi XVI]] lo nominò governatore dell'isola. Sbarcò il 14 giugno [[1790]] a [[Rogliano (Francia)|Macinaggio]] per il suo ritorno in Corsica, dove fu accolto trionfalmente dal popolo. L'11 settembre 1792, fu promosso al rango di tenente generale.
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