Teoria dei numeri: differenze tra le versioni

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== Storia della teoria dei numeri ==
 
La ''teoria dei numeri'', uno degli argomenti preferiti presso gli antichi greci, vide la sua rinascita nel [[XVI secolo|sedicesimo]] e nel [[XVII secolo]] nelle opere di [[François Viète|Viète]], [[Claude-Gaspard Bachet de Méziriac|Bachet de MeziriacMéziriac]], e soprattutto [[Pierre de Fermat]]. Nel [[XVIII secolo]] [[Leonhard Euler|Euler]] e [[Joseph Louis Lagrange|Lagrange]] diedero importanti contributi alla teoria, e al suo termine la disciplina iniziò ad avere una forma scientifica grazie ai grandi lavori di [[Adrien-Marie Legendre|Legendre]] (1798), e [[Carl Friedrich Gauss|Gauss]] (1801). Con le ''[[Disquisitiones Arithmeticae]]'' (1801) di Gauss può dirsi iniziata la moderna teoria dei numeri.
 
[[Pafnuty Chebyshev|Chebyshev]] (1850) fornì utili margini per il numero di primi compresi tra due limiti. [[Bernhard Riemann|Riemann]] (1859) congetturò una formula asintotica migliorata per il [[teorema dei numeri primi]], introdusse l'[[analisi complessa]] nella teoria della [[funzione zeta di Riemann]], e, dai suoi zeri, derivò le [[formule esplicite della teoria dei numeri primi]].