Grammatica del dialetto romanesco: differenze tra le versioni

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== Verbo ==
In romanesco, differentemente che in italiano, i verbi all'infinito non prevedono la sillaba finale "-re". Ne consegue che in romanesco ci sono tre coniugazioni tronche (che in italiano sono piane) terminanti in "'''-à'''", "'''-é'''" e "'''-í'''"; ede una classe verbale piana (quella che in italiano è sdrucciola) terminante per "'''-e'''". Esempi: ''amà'', ''volé'', ''sentí'', ''aregge''.
 
Nel romanesco attuale si hanno differenze di coniugazione con l'italiano quasi esclusivamente nell'indicativo presente. Infatti l'imperfetto si coniuga come in italiano: ma nel linguaggio parlato spesso si perde qualche “v” a causa della sua vocalizzazione (vedi "''[[Dialetto romanesco#Fonetica|Fonetica]]''"), cosa che non viene quasi mai sottolineata nel linguaggio scritto. Il passato remoto è utilizzato pochissimo e poco anche il congiuntivo; quest'ultimo aveva in passato una coniugazione diversa da quella dell'italiano, ma oggi si è livellato sull'uso nazionale.