Esame del carbonio-14 sulla Sindone: differenze tra le versioni

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===Analisi statistica dei risultati===
Ernesto Brunati e Remi Van Haelst avrebbero rilevato degli errori nei calcoli statistici pubblicati nell'articolo di ''Nature''<ref name="brunati">Ernesto Brunati, ''Altro che rammendi! La datazione della Sindone è tutta un falso'', Collegamento pro Sindone Internet (2005) [http://www.sindone.info/BRUNATI1.PDF]; ''La corrispondenza con “Radiocarbon” sulla datazione della Sindone'', Collegamento pro Sindone Internet (2006) [http://www.sindone.info/BRUNATI2.PDF]</ref><ref>Remi van Haelst, ''Radiocarbon dating the Shroud of Turin, The Nature report'' [http://www.shroud.com/vanhels5.pdf]; ''Radiocarbon Data Indeed Manipulated'', Shroud News 68, 5 (1991)</ref><ref>[http://www.dim.unipd.it/fanti/CONFERENZA%202007.pdf Giulio Fanti, ''La Sindone: un mistero che sfida la scienza'' (2005)] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100414192319/http://www.dim.unipd.it/fanti/CONFERENZA%202007.pdf |data=14 aprile 2010 }}</ref>: rifacendo i calcoli corretti si otterrebbe un ''significance level'' dell'1% invece del già basso 5% pubblicato.
 
Secondo Bryan J. Walsh, dai dati pubblicati risulterebbe un [[gradiente]] lineare della concentrazione di C14 nel campione, il che dimostrerebbe che i campioni fossero "inquinati" e di conseguenza invaliderebbe il risultato dell'esame<ref name="walsh">Bryan J. Walsh, ''The 1988 Shroud of Turin Radiocarbon Tests Reconsidered'' (1999) [http://members.aol.com/turin99/radiocarbon-a.htm], [http://members.aol.com/turin99/radiocarbon-b.htm]</ref>.
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Una ulteriore versione di questa ipotesi è stata formulata nel [[2008]] da John Jackson, uno dei fondatori dello [[STURP]], e presentata pubblicamente all'interno del documentario ''Sindone, prove a confronto'' prodotto dalla [[BBC]]<ref>Il documentario, diretto da David Rolfe e condotto da Rageh Omaar, è andato in onda sul canale [[BBC2]] in prima serata il 21 marzo [[2008]] ([[Venerdì Santo]]), nell'ambito di un dossier sulla [[Passione di Cristo]] trasmesso dall'emittente britannica durante la [[Settimana Santa]]. Il lunedì successivo è stato trasmesso in Italia dalla [[RAI]] nella trasmissione ''Porta a porta''.</ref>. Jackson suggerisce che l'arricchimento sia stato provocato da una contaminazione da [[monossido di carbonio]] (CO), che presenterebbe naturalmente<ref>Tuttavia non viene spiegata la causa del maggiore arricchimento in <sup>14</sup>C del monossido di carbonio rispetto all'anidride carbonica</ref> una concentrazione di <sup>14</sup>C molto più elevata di quella che si riscontra nell'anidride carbonica (CO<sub>2</sub>) e nelle sostanze organiche. Secondo i suoi calcoli, per spostare la datazione della Sindone dal [[I secolo|I]] al [[XIV secolo]] sarebbe sufficiente l'intrusione di una quantità di carbonio proveniente da CO pari soltanto al 2% del totale.
 
Christopher Ramsey, direttore del laboratorio di Oxford che eseguì la datazione, ha accettato di collaborare con Jackson per verificare la sua teoria. Egli ha precisato però che, diversamente da quanto inizialmente riportato da alcuni media nel commentare la sua collaborazione<ref>"{{collegamento interrotto|1=[http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/societa/200803articoli/31254girata.aspLa scienza ammette: Forse sulla Sindone abbiamo sbagliato] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}", di V. Sabadin, La Stampa, 23 marzo 2008; "[http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_marzo_23/bbc_sindone_d8e51fa0-f8f5-11dc-8874-0003ba99c667.shtml Bbc riapre mistero su Sacra Sindone]", Corriere della Sera, 23 marzo 2008; {{en}} "[http://www.examiner.com/a-1417198~Colorado_Springs_professor_revives_shroud_riddle.html Colorado Springs professor revives shroud riddle]", agenzia de The Associated Press, riportata dal sito examiner.com</ref>, ritiene improbabile che la contaminazione da monossido possa aver prodotto un effetto significativo. Ramsey in merito afferma che<ref>[http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=273769 Caso Ramsey: disinformazione a oltranza] sul sito del [[CICAP]]</ref>:
 
{{citazione|''campioni che abbiamo testato finora, campioni di lino riscaldati e conservati con monossido di carbonio, non hanno rivelato alcuna reazione con questo gas. Perciò, fino a questo momento, non c'è nulla nell'ipotesi del dottor Jackson che possa confutare i risultati della precedente datazione''}}
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I falsi campioni sindonici, però, sarebbero risultati più recenti del previsto (1400 circa) e incompatibili con l'esistenza storicamente provata della Sindone entro il [[1357]]: si sarebbero quindi rese necessarie ulteriori manipolazioni, che avrebbero causato le anomalie statistiche di cui si è già detto. I veri campioni, invece, sarebbero quelli dichiarati come {{chiarire|provenienti dalla mummia di Cleopatra, e datati tra il [[9 a.C.]] e il [[78|78 d.C.]] con confidenza del 95%}} <!-- la mummia di Cleopatra VII al presente non si sa se esista e dove sia nel caso! --> : secondo questa teoria, quindi, l'esame del Carbonio 14 avrebbe in realtà confermato l'autenticità della Sindone.
 
Tra le presunte prove a sostegno della sua ipotesi, Bonnet-Eymard riferisce che, secondo quanto dichiarato da Paul Damon (direttore del laboratorio di Tucson), i cilindri sigillati furono aperti domenica 24 aprile [[1988]], il giorno stesso del loro arrivo a Tucson, "per assicurarsi che la Sindone fosse tra i campioni" (in realtà, secondo la teoria di Bonnet-Eymard, per effettuare lo scambio), e quindi risigillati e riaperti ufficialmente il giorno dopo. Esisterebbe a suo dire una fotografia che sarebbe stata scattata in quell'occasione: essa ritrarrebbe il cilindro aperto e il campione di tessuto della Sindone (diviso in due parti) insieme al sigillo del cardinale Ballestrero ancora intatto<ref>[http://www.crc-internet.org/may00d.htm Bruno Bonnet-Eymard, ibidem, fig. 24] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070821142524/http://www.crc-internet.org/may00d.htm |data=21 agosto 2007 }}</ref>.
 
Questa ricostruzione presuppone la complicità di diverse persone nella frode: come minimo Michael Tite e almeno una persona per ciascuno dei tre laboratori. {{citazione necessaria|I "complottisti" hanno sollevato dubbi anche sulla morte di Timothy Linick, quarantaduenne collaboratore del laboratorio di Tucson e co-firmatario dell'articolo di ''Nature'', morto il 4 giugno [[1989]] per suicidio; secondo questa teoria, potrebbe invece essere stato ucciso, per evitare che rivelasse la presunta frode.