Adorazione: differenze tra le versioni

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nella chiesa cattolica da en.wiki, e islam cenno
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== In Europa ==
Nel [[Regno Unito]] e in altre monarchie costituzionali, la legge nazionale obbliga ad atti di riverenza nei confronti dei sovrani, quali l'inchino e il baciamano, sia all'interno delle sedi reali che in contesti informali fuori dalla vita del palazzo. Simili regole sono un uso non scritto dello stile diplomatico, e valgono anche all'estero fra capi di stato dello stesso livello (due monarchi, oppure un monarca e un Presidente della Repubblica).
 
== Nella Chiesa Cattolica ==
Secondo il [[Catechismo della Chiesa Cattolica]], l ''adorazione è <<la prosternazione dello spirito davanti al « re della gloria » 107 e il silenzio rispettoso al cospetto del Dio, "sempre più grande di noi" >> (CCC, § 2628).
 
L'adorazione è un gesto offerto a Dio, e a Lui solamente riservato (primo dei [[Dieci comandamenti]] e [[Vangelo secondo Luca|Lc]] 4:7-8), nel quale il fedele riconosce che Dio, e Dio soltanto, è il sommo grado di perfezione in ogni qualità, e che ogni creatura ha bisogno di Lui per avere la vita eterna, mentre da sola nulla può di veramente importante, nella propria vita e in quella del prossimo. L'adorazione è riferita e conseguente non solo all'assenza del peccato (perfetta virtù), all'[[onnipotenza]] e alla [[onniscienza]] di Dio (forza e sapienza di Re e Giudice supremo), ma anche alla Sua somma perfezione nelle varie manifestazioni dell'amore di un Padre vnei confronti dei Suoi figli: [[carità]], [[perdono]], [[misericordia]], [[Compassione (filosofia)|Compassione]].
 
"La creatura razionale, volgendo lo sguardo a Dio, non è capace di mantenere in verità e giustizia un atteggiamento di indifferenza, poichè la ragione e la rivelazione ci mostrano che Dio è infinitamente perfetto.<br/>
Questa perfezione, che è infinita in sè stessa, ed è nello stesso tempo sia la sorgente che il compimento ultimo di qualsiasi qualità conforme al Bene che noi possediamo attualmente, o della quale possiamo entrare in possesso, non possiamo fare altro che adorarla, prendendo consapevolezza della Sua immensità, e sottometterci alla sua supremazia<ref name=Sullivan>[http://www.newadvent.org/cathen/01151a.htm Sullivan, William L. "Adoration." The Catholic Encyclopedia] Vol. 1. New York: Robert Appleton Company, 1907. 20 November 2016</ref>.<br/>
La obbedienza e conformità del singolo alla perfezione divina, coincidono con la felicità terrena e ultraterrena dell'uomo ([[legge morale naturale]]).
 
La parola mediante la quale Dio viene pregato, e utilizzata soltanto per riferirsi a Lui, deriva dal greco ''latreia'', latinizzato in ''[[dulia]]'', generalmente tradotti nelle lingue moderne con la parola "adorazione". Pur con una gestualità simile ([[genuflessione (cristianesimo)|genuflessione]]), l'adorazione differisce da altri momenti del culto, come la supplica o la confessione dei peccati, perchè,, prima di ogni particolare richiesta di [[grazia (teologia)|richiesta]], essa consiste principalamente nel porsi davanti all'[[Infinito (filosofia)|Infinito]], e nel devoto riconoscimento della Sua somma perfezione di natura totalmente [[Trascendenza|trascendente]]. Pertanto, l'atto primario che fa scaturire l'adorazione verso Dio, è un duplice atto, della mente e della volontà:
* della mente che percepisce il fatto che la perfezione di Dio è infinita,
* e della volontà, che porta la persona ad adorare e a glorificare questa perfezione unica<ref name=Sullivan/>.
 
L'adorazione è quindi una sottomissione della propria volontà a Dio, sia interiormente, sia esteriormente manifestata mediante atti e gesti coerenti. La consapevolezza del diritto di Dio ''in quanto Sommo Bene'' ad essere il Signore ddela vita di ognuno e di dirigere il prorpio vivere, induce in ognuno una sottomissione e conformazione spontanea della volontà personale a quella divina, che pure non nega il [[libero arbitrio]] dell'uomo. San [[Tommaso d'Aquino]], [[Dottore della Chiesa]], afferma: <<l'adorazine è in primo luogo una forma interiore di riverenza verso Dio, che solamente in conseguenza di questo poi si esprime in gesti esteriori di umiltà: flettere il ginocchio in segno della nostra debolezza e imperfezione rispetto a Dio, fino a [[Prosternazione|prostrare]] noi stessi completamente a terra, al fine di mostrare che da soli, senza Lui, noi siamo nulla>>.<ref>Aquinas, ''Summa theologiae'', 84.2</ref>.
La genuflesisone è quindi un atto che manifesta esternamente agli altri un sentire interiore, così come insegna la preghiera del ''[[Padre Nostro]]'': la prima frase del Padre Nostro -''[sia santificato il tuo nome]''- rappresenta nello stesso tempo una benedizione ed un'adorazione, che precede la parte più propriamente di supplica. La glorificazione resa a Dio è il fatto che siamo invitati a riconoscere Lui come il Padre, e il vero Dio<ref>adattato da CCC §2781</ref>.
 
L'adorazione consiste in un riconoscimento di ciò che Dio è in Sè stesso, primachè in una preghiera di rigraziamento per ciò che ha fatto per l'intero genere umano e per ciò sta compiendo specificamente per noi.
 
L'[[adorazione eucaristica]] è una forma di adorazione verso Dio, fondata sulla fede cattolica nella [[transustanziazione]] eucaristica durante la [[Messa|Santa Messa]], dopo la quale è la Divina Presenza, vivente e reale, del Corpo e del Sangue di Gesù Cristo Dio, nelle [[Sacre Specie|specie]] del pane e del vino [[consacrazione|consacrati]].
L'[[Ostia (liturgia)|ostia]] (in inglese ''Sacramental Bread'', lett. ''pane sacramentale'') è generalamente posta all'interno dell'[[ostensorio]], e con reverenza mostrata durante il rito della [[Benedizione eucaristica]], e poi collocata sopra un altare sacro per l'adorazione da parte dei fedeli: per questo scopo, in genere è scelto l'altare principale, nel quale èvienecelebrata la Messa. <br/>
Alcune chiese cattoliche rimangono aperte giorno e notte per l'adorazione perpetua, ovvero durante [[veglia notturna|veglie]] di preghiera, ed hanno cappelle dedicate, nelle quali l'ostensorio con l'eucaristia è tenuto sopra un altare, dove rimane esposto per la preghiera da parte dei fedeli.
 
== Nell'Islam ==
La stessa parola araba ''islam'' è tradotta con "sottomissione" (ad Allah), ed è il primo dei [[Cinque pilastri dell'islam|cinque pilastri]] della fede mussulmana, che vuole il [[Corano]] come [[Testo Sacro]], ma riconosce la Rivelazione di Allah anche nei libri della Bibbia, accettando i dieci comandamenti e la [[legge mosaica]].<br/>
La ''[[Ṣalāt]]'' è il gesto di adorazione e preghiera, che ogni fedele è tenuto a riservare quotidianamente ed esclusivamente ad Allah.
 
== Congregazioni e ordini dedicati all'Adorazione ==