Francesco Venturelli: differenze tra le versioni

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Prima della fine della guerra assistette i prigionieri del campo alleati e partigiani, e dopo la fine della guerra assistette i prigionieri del campo, o militari che avevano combattuto al servizio dello sconfitto regime o civili collaboratori dello sconfitto regime.
Inizialmente il campo era destinato a prigionieri di guerra inglesi. Vi era un cappellano cattolico che era in stretto contatto con il "parroco" Venturelli<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.comune.modena.it/istorico/page/didattica/credere_Carpi3.htm Istituto storico] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref> dopo l'[[Armistizio di Cassibile|8 settembre]] il campo passò direttamente alle forze tedesche che evacuarono i primitivi detenuti per trasformarlo in un campo di transito per ebrei. L'opera di don Francesco Venturelli s'intensificò e fu particolarmente apprezzata dalle organizzazioni ebraiche.<ref>Per l'apprezzamento da parte dei prigionieri ebrei vedi [http://books.google.it/books?id=TDQ0V94jITYC&pg=PA23&lpg=PA23&dq=Francesco+Venturelli+Fossoli&source=bl&ots=RG6X98ehpY&sig=aIQEBEtNMDhHid3_qcZ4HoczSog&hl=it&sa=X&oi=book_result&resnum=1&ct=result Books Google] "Comitato nazionale per le celebrazioni del cinquantennale della Repubblica e della Costituzione"</ref>
 
Dopo la liberazione il campo divenne luogo di detenzione per militari e civili fascisti e con uguale spirito, il Venturelli fornì l'assistenza spirituale anche ai "nuovi ospiti" del campo.
 
=== Gli avvertimenti ===
Nel dopoguerra introdusse nel Campo ''La lanterna'', il foglio dei [[Ordine dei Frati Minori|Francescani]] di San Cataldo, classificato antidemocratico dal foglio dell'ANPI ''La Voce del Partigiano''<ref>{{collegamento interrotto|1=http://www.associazioni.comune.carpi.mo.it/schola/DonVenturelli.htm%7C |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}[[Roberto Beretta]]. ''[[Storia dei preti uccisi dai partigiani]]''. Milano, [[Edizioni Piemme]] 2005. ISBN 8838484597</ref>
 
=== L'assassinio ===
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I coniugi Elena Aga-Rossi (docente universitaria di Storia contemporanea) e [[Victor Zaslavsky]] (esperto di storia dei rapporti italo-sovietici), dopo l'apertura degli archivi di Stato dell'ex-URSS, ebbero lo spunto per una nuova analisi di tali avvenimenti alla luce dei rapporti del PCUS con i suoi partiti fratelli (ivi incluso, quindi, il PCI). La tesi dei due studiosi, esposta anche in un'intervista al giornalista e scrittore [[Roberto Beretta]] dalle colonne di ''Avvenire'', è che il PCI all'epoca, se non proprio favorirla, quantomeno tollerò e coprì la soppressione di esponenti di categorie (borghesi, sacerdoti, possidenti<ref>Per quello che riguarda i possidenti agrari confronta [[s:Lo scontro mezzadrile nelle campagne bolognesi|Lo scontro mezzadrile nelle campagne bolognesi]]</ref>) che in un'ottica di breve-medio periodo potessero costituire un impedimento materiale e culturale-ideologico all'espansione comunista.
 
Le ricostruzioni operate in occasione delle commemorazioni, anche a distanza di anni quindi, non vanno affatto nella stessa direzione, e molti dubbi rimangono per le eterogeneità delle situazioni esistenti nel campo profughi<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.zenit.org/article-4021?l=italian Zenit] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.zenit.org/it/articles/commemorato-a-fossoli-di-carpi-un-sacerdote-che-amava-e-pregava-anche-per-i-suoi-nemici|titolo=Commemorato a Fossoli di Carpi un sacerdote che “amava e pregava anche per i suoi nemici”|editore=zenit.it|autore=Redazione|data=20 gennaio 2006|accesso=13 aprile 2013}}</ref>
 
== Onorificenze ==
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Non conosciamo il nome di chi poi lo uccise barbaramente. Ma sentiamo viva e attuale l'eredità che egli ci ha lasciato, un'eredità nella quale amore cristiano e virtù civiche si saldano tra loro per riaffermare, allo stesso tempo, incrollabile fiducia nel destino dell'uomo e radicale rifiuto dell'odio razziale, della violenza politica,e del disprezzo della vita.
 
I "ribelli per amore" furono tanti in quegli anni. Molti resteranno sconosciuti, perché il loro valore silenzioso si nasconde facilmente nelle pieghe della storia|Ministro dell'Interno Pisanu, 25 aprile 2006<ref>{{collegamento interrotto|1=http://www.interno.it/mininterno/export/sites/default/it/sezioni/sala_stampa/interview/Interventi/_sottosegretarioxprecedenti/intervista_456.html_1278249888.html|Festa |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }} della Liberazione Intervento del Ministro dell'Interno Pisanu al Quirinale in occasione della cerimonia di consegna delle Medaglie d´oro al Merito Civile</ref>}}.
 
==Note==