Palazzo Corsini alla Lungara: differenze tra le versioni
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==Storia==
Situato nel rione di [[Trastevere]], proprio di fronte alla [[Villa Farnesina]], fu edificato alla fine del XV secolo dai [[Riario]], nipoti di [[Sisto IV |Sisto IV della Rovere]]. Nel [[XVII secolo]] il palazzo era stato abitato da [[Cristina di Svezia]], la quale avrebbe ospitato nel giardino le prime riunioni di quella che sarebbe poi divenuta l'[[Accademia dell'Arcadia]] (la cui sede è attualmente poco lontano, alle pendici del [[Gianicolo]]).
Nel [[1736]] l'edificio e il giardino furono acquistati dal cardinale [[Firenze|fiorentino]] [[Neri Maria Corsini]], nipote di [[Clemente XII]], che affidò i lavori di ristrutturazione del palazzo al conterraneo [[Ferdinando Fuga]], che per il papa stava già lavorando al [[Palazzo del Quirinale]] e al [[Palazzo della Consulta]]. [[Ferdinando Fuga|Fuga]] trasformò la piccola villa suburbana dei Riario in una vera e propria reggia, raddoppiando l'estensione della facciata e ovviando alla notevole larghezza con l'aggiunta di dieci [[lesena|lesene]] giganti, più addensate in corrispondenza dell'asse centrale. Più movimentata è la facciata posteriore, rivolta verso i vastissimi giardini, con tre corpi di fabbrica aggettanti, di cui quello centrale, occupato dal monumentale scalone, uno dei più belli di [[Roma]], è particolarmente sporgente. Lo scalone, con le sue grandi finestre, funge anche da belvedere panoramico sui giardini, posti in pendenza sul colle del [[Gianicolo]].
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