Gran Premio del Belgio 1970: differenze tra le versioni

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Il Gran Premio si tenne a soli tre giorni dalla morte di [[Bruce McLaren]] durante un collaudo a [[Circuito di Goodwood|Goodwood]] dell'ultimo modello approntato per la [[Campionato CanAm|Can-Am]] e si respira un'aria triste tra i box.
 
Tra le squadre meno accreditate per la vittoria c'è la [[British Racing Motors|BRM]], che con la sua P153 sta lottando con quella che si è subito mostrata una macchina difficile da guidare, con il suo potente V12 che non è guidabile come il [[Cosworth]] DFV che domina la scena in quegli anni. In accelerazione eroga la sua enorme potenza in maniera brutale ed il telaio non si dimostra capace di gestirla<ref name=piedipesanti>{{cita web|url=http://piedipesanti.splinder.com/archive/2004-08|titolo=Blog di Francesco Parigi, autore del libro ''La sfida - Ferrari-Ford: i quattro anni che cambiarono la storia dell’automobile'', 2009|accesso=9 ottobre 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080314165524/http://piedipesanti.splinder.com/archive/2004-08|dataarchivio=14 marzo 2008}}</ref>.
 
Con quell'auto [[Pedro Rodríguez de la Vega|Pedro Rodríguez]] riuscì comunque a ottenere il sesto tempo, alle spalle di [[Jackie Stewart]], [[Jochen Rindt]], [[Chris Amon]], [[Jacky Ickx]] e [[Jack Brabham]]. Il messicano teme per la fragilità della sua vettura, specialmente per il selettore del cambio, ma il mattino della gara durante le prove libere capisce che l'unica strategia pagante è attaccare nel tratto rettilineo del circuito, dove può far valere la maggiore sua velocità di punta e farlo fin dai primi giri<ref name=piedipesanti/>.