Giuseppe Volpi: differenze tra le versioni
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praticamente riscritta tutta la prima parte, fino al 1905 |
città i n cui ha lavorato ErnestoVolpi |
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== Biografia ==
Terzo figlio di Ernesto
Abile nel costruirsi una rete di contatti sia in Italia che all'estero (tra l'altro fu dapprima, nel 1903, vice-console e poi, dal 1903, console onorario di Serbia ), divenne, ancora molto giovane, il punto di riferimento per un gruppo di imprenditori, uomini d'affari e possidenti veneziani (Piero Foscari, Nicolò Papadopoli, Amedeo Corinaldi, Ruggero Revedin, Roberto Paganini) per diverse iniziative economiche. All'estero la più importante si concretizzò in Montenegro tra il 1902 e il 1903, quando Volpi aveva appena 25-26 anni. Subentrando ad un ambizioso progetto avviato da Foscari che prevedeva la costruzione di una ferrovia, di un porto, lo sfruttamento di miniere e risorse forestali, Volpi realizzò un vasto accordo con il governo montenegrino, trattando direttamente con re Nicola, padre della Regina Elena, e con il principe Danilo, oltre che con i ministri competenti.Nel1903 venne costituita la Cointeressenza dei Tabacchi del Montenegro, una società di cui Volpi divenne amministratore delegato, che garantiva alle casse dello stato balcanico entrate sicure dall'attività di coltivazione del tabacco, una delle risorse più ricche del paese, mentre l'impresa produceva in esclusiva tabacco e sigari per le esportazioni nei due stabilimenti aperti a Antivari e a Podgorica. Due anni più tardi, nel 1905, venne fondata la Compagnia di Antivari, di cui Volpi fu direttore e poi amministratore delegato. Tale società si incaricò di svolgere i complessi lavori per la realizzazione del porto di Antivari (oggi Bar) e per la costruzione di una ferrovia che dal porto sarebbe risalita fino a Viz Bazar, una località sul lago di Scutari, dove le merci avrebbero proseguito per raggiungere la linea ferroviaria, all'epoca in costruzione che doveva collegare Vienna e i Balcani a Costantinopoli. In entrambe le operazioni Volpi venne sostenuto dalla Banca Commerciale Italiana. Nei primi anni del secolo Volpi aveva conosciuto Giuseppe Toeplitz, all'epoca direttore centrale dell'istituto di credito inviato a Venezia per aprire la locale filiale della banca milanese, e attraverso di lui era entrato in una relazione umana e professionale molto stretta con l'amministratore delegato della banca, Otto Joel.
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