Luisa di Stolberg-Gedern: differenze tra le versioni

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→‎La relazione con Alfieri: Parlare del fratello come del cognato della moglie era un po' arzigogolato..
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</poem><ref>{{Cita web|url=http://178.32.143.54/bibliola/ee8636f4507892077b2f43d11a68b09b.pdf|titolo=Mirra}}</ref>
[[File:Cappella castellani, monum. a luisa stolberg (m. 1824) di luigi giovannozzi e emilio santarelli su dis. di charles percier.JPG|left|thumb|Monumento funebre di Luisa Stolberg in Santa Croce]]
La [[Rivoluzione francese|Rivoluzione]] costringe i due amanti a fuggire dalla Francia e a tornare a Firenze dove alloggiarono in uno dei due [[Palazzi Gianfigliazzi]]. Qui la contessa assunse il ruolo di musa ispiratrice del grande poeta e letterato italiano trasformando il suo appartamento nel luogo di incontro della migliore [[cultura]] europea fra cui [[Madame de Stael]] e, [[Ugo Foscolo]] e [[Melchiorre Cesarotti]].
 
Ad offuscare però la vita della contessa furono gli ambienti aristocratici, che prima avevano mostrato indulgenza per l'aperta convivenza con il grande poeta italiano, ma poi si abbandonarono alle maldicenze quando presso la coppia di amanti si aggiunse un pittore francese, [[François-Xavier Fabre]], che divenne l'amico del cuore della contessa sino al [[1803]], l'anno della morte di Alfieri.