Ne Win: differenze tra le versioni

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Durante il suo discorso al Congresso di luglio del BSPP, in cui aveva rassegnato le dimissioni, Ne Win aveva dichiarato che l'esercito avrebbe dovuto colpire risolutamente qualsiasi "disturbo" che avrebbe messo in pericolo la stabilità della [[Birmania]]. Il massacro di 3.000 manifestanti fra l'8 e il 12 agosto dimostrò che le parole di Ne Win non erano rimaste inascoltate.
 
Il 18 settembre, il generale [[Saw Maung]] represse la rivolta nel sangue. La [[Lega Nazionale per la Democrazia]] denunciò che c'era la mano di Ne Win dietro le attività del generale. [[Saw Maung]] dissolse il governo regolare e costituì il [[SPDCConsiglio di Stato per la Pace e lo Sviluppo|Consiglio per la Restaurazione della Pace e dell'Ordine]] (SPDC).
 
===Il dominio del SPDC===
Per circa dieci anni, Ne Win rimase nell'ombra, anche se continuò ad esercitare una certa influenza sulla giunta militare. Dopo il [[1998]], ma già dopo l'ascesa al potere del generale [[Than Shwe]], l'implicita influenza di Ne Win cominciò a calare.
 
Il 4 marzo [[2002]], il marito della figlia di Ne Win, [[Aye Zaw Win]], venne accusato di avere orchestrato un [[colpo di Stato]] per rovesciare lo [[SPDC]]. Ne Win e sua figlia, [[Sandar Win]], vennero posti agli arresti domiciliari, mentre [[Aye Zaw Win]] e i suoi tre figli vennero considerati colpevoli e condannati a morte; tuttavia, ad oggi ([[2008]]) la condanna non è ancora stata eseguita.
 
Ne Win morì il 5 dicembre [[2002]] nella sua casa di [[Yangon]]. La sua morte non fu resa pubblica dai media, ad eccezione di qualche giornale controllato dal governo in [[lingua birmana]], che pubblicò un semplice [[obituario]]. A [[Sandar Win]] fu permesso di lasciare momentaneamente gli arresti domiciliari per cremare il padre e disperdere le sue ceneri nel [[fiume Yangon]].