Apollo 13: differenze tra le versioni

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Sullo sfondo della tragedia scampata di poco, si decise di far collidere il terzo stadio del razzo Saturn con la Luna - in breve nominato ''Saturn-Crash''. Poco dopo che il modulo di comando si era staccato e aveva effettuato con successo la manovra d'aggancio del modulo lunare, venne riacceso il motore di questo terzo stadio del razzo vettore Saturn per portarlo su di una traiettoria di collisione con la Luna. Tale manovra riuscì perfettamente e tre giorni più tardi, con una massa di circa 14 tonnellate, lo stadio precipitò sulla Luna a circa 120 chilometri a nord-ovest del punto di allunaggio dell'[[Apollo 12]] con una velocità d'impatto di circa 2,5 chilometri al secondo (9000 km/h). L'impatto corrispondeva a circa 10 tonnellate di [[trinitrotoluene|TNT]]. Dopo circa 30 secondi, il [[sismografo]] posizionato dall'equipaggio dell'Apollo 12 registrò l'impatto. Il conseguente terremoto lunare durò per oltre tre ore. Già prima dell'impatto, il misuratore della ionosfera – anche questo montato durante la missione precedente – registrò la fuga di una nube gassosa visibile e dimostrabile per oltre un minuto. Si presume che l'impatto abbia scagliato delle particelle della superficie lunare fino a un'altezza di 60 chilometri, dove furono ionizzate dalla luce del Sole.
 
=== "Houston, abbiamo avuto un problema" ===
Dopo 55 ore dal lancio della missione venne trasmesso il messaggio radiofonico dell'equipaggio al Mission Control, che letteralmente fu "Okay, [[Houston]], abbiamo avuto un problema".<ref>Eric Jones, [http://www.hq.nasa.gov/alsj/emj.html Test Division - Apollo Spacecraft Program Office], 1970.</ref> A 321.860 chilometri dalla Terra, uno dei quattro serbatoi dell'[[ossigeno]] del modulo di comando e servizio (CSM) esplose. Di conseguenza l'equipaggio fu costretto ad annullare l'allunaggio, girare attorno alla [[Luna]] e prendere la spinta necessaria per tornare sulla [[Terra]]. Poiché il modulo di servizio era rimasto seriamente danneggiato dall'esplosione, i tre astronauti furono costretti a trasferirsi nel modulo lunare "Aquarius", utilizzandolo come navicella per il ritorno anziché come mezzo per atterrare sulla Luna. Il ritorno, durato quattro giorni, fu freddo, scomodo e teso. Ma la missione Apollo 13 è servita per dimostrare la capacità del programma di affrontare situazioni di crisi imprevedibili, portando in salvo tutto l'equipaggio.