Anfiteatro Flavio (Pozzuoli): differenze tra le versioni

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La tecnica muraria comprende, tuttavia, anche l'utilizzo di laterizi; inoltre, il ritrovamento di un'iscrizione epigrafica che recita così "''Colonia Flavia Augusta/Puteolana pecunia sua'' (cioè, "la Colonia Flavia Augusta costruì a sue spese") ed il fatto stesso che la tipologia dell'anfiteatro puteolano è del tutto simile a quella del Colosseo darebbero ragione ad una collocazione cronologica del monumento in età Flavia. Gli scavi archeologici ebbero inizio nel 1839 e si conclusero alla fine dello stesso secolo ma, solo nel 1947, a seguito di una nuova campagna di scavo, il monumento fu definitivamente liberato dai detriti che si erano accumulati nel corso degli anni.
 
=== La vicenda di [[San GimignaninoGennaro]] ===
Durante le persecuzioni di [[Diocleziano]], nell'aprile 305 d.C. i martiri: [[San Gennaro|Gennaro]], Festo, Desiderio e [[Sossio di Miseno|Sossio]] vennero condannati ad essere sbranati nell'[[Anfiteatro]]. Il giorno dopo, tuttavia, per l'assenza del governatore stesso oppure, secondo altri, perché si era accorto che il popolo dimostrava simpatia verso i condannati e quindi per evitare disordini, il supplizio fu sospeso. Secondo la tradizione invece, il supplizio fu mutato per l'avvenimento di un miracolo, infatti, le fiere si inginocchiarono al cospetto dei quattro condannati, dopo una [[benedizione]] fatta da Gennaro. Furono poi decapitati nei pressi della Solfatara insieme ai puteolani [[Procolo di Pozzuoli|Procolo]], Eutiche e Aucuzio.