Radio Vaticana: differenze tra le versioni

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Nel [[1957]] Pio XII inaugurò il Centro Trasmittente di Santa Maria di Galeria, di proprietà della [[Santa Sede]] e sito in zona extraterritoriale, ancora oggi in funzione. Si potenziarono le trasmissioni rivolte verso [[Africa]], [[America Latina]] e [[Asia]].
 
Dopo l'elezione di [[papa Giovanni XXIII]] la Radio dedicò in trenta lingue le trasmissioni ai lavori del [[Concilio Vaticano II]].[[File:Radio Vaticana antenna.jpeg|thumb|[[Guglielmo Marconi]] (1874-1937) e [[Papapapa Pio XI]] con il trasmettitore a onde ultracorte Vaticano - Castel Gandolfo|266x266px]]Nel [[1964]] la Radio Vaticana seguì il primo viaggio di un Papa all'estero: il viaggio in [[Terra santa]] di [[papa Paolo VI]]. Sotto Paolo VI la Radio collocò parte dei suoi uffici nella nuova sede di [[Palazzo Pio]], all'inizio di [[via della Conciliazione]].
 
Nel [[1970]] la Radio Vaticana trasmetteva 20 ore al giorno in 32 lingue. In quel periodo, mentre nei programmi [[Rai]] infuriava la [[censura]] <ref>[http://www.lastampa.it/2011/07/25/blogs/cose-di-tele/c-era-una-volta-la-censura-rai-TY9sPVx6kpaB8rRUVqxVWK/pagina.html ''C'era una volta... la censura Rai''] di Alessandra Comazzi su LaStampa.it del 25 luglio 2011</ref>, Radio Vaticana mandò in onda brani di [[Fabrizio De André]] e di altri cantautori vietati nella [[televisione]] e nella radio di stato. L'esempio più famoso riguarda il brano ''[[Dio è morto]]'' di [[Francesco Guccini]], trasmesso da questa emittente radiofonica già nel [[1967]] quando fu cantata per la prima volta da I [[Nomadi]]. Il primo brano di [[musica leggera]] trasmesso da questa rete fu ''[[Ragazzo triste/The Pied Piper|Ragazzo triste]]'' di [[Patty Pravo]] nel [[1966]]<ref>{{Cita web