Prospettiva aerea: differenze tra le versioni

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Mandandoti a fancullo
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[[File:The Virgin and Child with St. Anne (Leonardo da Vinci).PNG|thumb|left|Leonardo da Vinci, ''Sant'Anna, la Vergine e il Bambino con l'agnello'',1510-1513 circa. Olio su tavola, 168x130 cm, Parigi, Musée du Louvre.]]
La prospettiva aerea, i cui studi furono iniziati soprattutto da [[Leonardo da Vinci]], si fonda sulla scoperta che l'[[aria]] non è un mezzo del tutto [[Trasparenza|trasparente]], ma con l'aumentare della [[distanza]] dal punto di osservazione i contorni divengono più sfumati, i [[colore|colori]] sempre meno nitidi e la loro gamma tendente verso l'azzurro. Leonardo di conseguenzadconseguenza nella sua pittura rende gli oggetti con colori sempre più sfumati in funzione della loro distanza, rendendo più nitidi quelli in primo piano. Leonardo infatti tende a distinguere ulteriormente una "prospettiva aerea" propriamente detta, in cui si applica lo sfumato a seconda della distanza degli oggetti raffigurati, da una "prospettiva del colore" che invece teorizza il cambiamento del colore delle cose in ragione della loro lontananza.
 
Secondo gli studi di ottica di Leonardo, inoltre, l'aria è più densa («''una aria grossa più che le altre''») quanto più è vicina al suolo, mentre diventa più trasparente con l'altezza. Quindi soprattutto gli elementi di paesaggio che si sviluppano in altezza, come le montagne, appaiono più nitidi nelle parti più alte.