Ipocondria: differenze tra le versioni
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In [[medicina]], e più informalmente nel linguaggio comune, il termine '''ipocondria''' (in termini medici '''patofobia''') si riferisce ad un [[disturbo psichico]] caratterizzato da una preoccupazione
== Etimologia ==
Il termine ipocondria deriva dal [[lingua greca|greco]] ὑποχόνδρια, composta dal suffisso υπό (sotto) e χονδρίον (cartilagine del diaframma costale), a indicare un malessere, noto già in epoca antica, che si riteneva localizzato nella fascia addominale. Le cure di conseguenza erano quelle relative ai malori addominali. Solo più tardi si comprese che invece la causa di questo malessere era collegata ad aspetti psicologici dell'individuo
== Caratteristiche e tipologia ==
Sebbene la preoccupazione di un ipocondriaco sia in genere legata all'osservazione ossessiva di [[sintomo|sintomi]] oggettivi correlati con il proprio organismo (per esempio problemi [[gastroenterologia|gastrointestinali]], [[palpitazione|palpitazioni cardiache]] o dolori muscolari), a scapito del mondo esterno, essa persiste anche dopo una valutazione medica in cui sia appurato che tali sintomi non indicano
Oltre alla più tipica e diffusa forma [[nevrosi|nevrotica]] ovvero collegata ad un [[disturbo d'ansia]] del soggetto, alcune gravi manifestazioni di ipocondria,
American Psychiatric Association: Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, 4th ed., text revised, Washington, DC, APA, 2000.</ref> in questo caso l'ipocondria viene definita un disturbo somatoforme, paragonabile alle [[psicosomatica|malattie psicosomatiche
== Cause e diffusione ==
Tra le cause principali dell'ipocondria vi sono l'ansia e la [[disturbo depressivo|depressione]] e da un punto di vista [[psicologia|psicologico]] essa è definibile come un [[meccanismo di difesa]] da un pericolo interno o esterno, associato alla vita relazionale e sociale oppure all'identità personale.<ref name="I">"Sapere&Salute", La rivista bimestrale offerta dal tuo farmacista, Sfera, Milano, Anno VIII, N.44 maggio/giugno 2003, pag.27-29, voce "Il malato immaginario", di Laura D'Orsi e Daniela Bavestrello, (Psicoterapeuta)</ref>
Lo scopo dell'ipocondriaco, [[consapevolezza|conscio]] od [[inconscio]], è quello di allontanarsi dalla vera causa
Gli uomini e le donne sono colpiti nella stessa percentuale dall'ipocondria (2%), e la fascia di età maggiormente coinvolta dalla malattia è quella tra i quaranta e i cinquant'anni.<ref name="I"/>
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