Monte Frerone: differenze tra le versioni

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Si compie quindi un breve traverso su roccia, attrezzato con catene metalliche fisse<ref>Ad agosto del 2007, parte degli ancoraggi delle catene alla roccia risultava danneggiata</ref>, non particolarmente impegnativo dal punto di vista tecnico ma comunque delicato, in quanto la roccia è in questo punto solitamente bagnata.
 
Superato il passaggio, termina la parte pianeggiante del tracciato e si inizia a salire, con diversi tornanti su terreno erboso, sino a giungere alla cosiddetta ''Scodèla del Frér'', un suggestivo [[anfiteatro morenico]] sovrastato, alla sua estremità orientale, dalla cima del monte. Degne di nota sono le differenze cromatiche tra rocce calcaree e rocce metamorfiche che colpiscono lo sguardo dell'escursionista. Da qui, su vecchio sentiero militare risalente alla [[prima guerra mondiale]], in breve si giunge all'anticima meridionale e quindi alla vetta, sovrastata da un cippo metallico. La salita richiede, in condizioni ambientali ottimali, circa 2 ore e 30 minuti<ref>[http://www.montagnecamune.it/monte_frerone.htm Ascensione al monte Frerone descritta da www.montagnecamune.it] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071210181750/http://www.montagnecamune.it/monte_frerone.htm |data=10 dicembre 2007 }}</ref>, e il dislivello da superare è di 870 metri.
 
Dalla vetta della montagna si gode un buon panorama della bassa e media [[val Camonica]], del [[gruppo dell'Adamello]] (tra cui spiccano, tra le altre, le vette del [[Carè Alto]] e del [[Cornone di Blumone]], vicinissimo e maestoso), delle [[Alpi Orobie]] e, in assenza di nubi, anche del lontano [[gruppo del Bernina]].