Pozzo del Merro: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→‎Geologia e territorio: - non è il più profondo
m Annullate le modifiche di 94.74.233.5 (discussione), riportata alla versione precedente di Angelorenzi
Etichette: Rollback Annulla
Riga 50:
Si pensa che il pozzo si sia formato intorno al periodo [[Giurassico]], poiché le sue pareti sono composte essenzialmente da [[Calcare|rocce calcaree]] provenienti dall'epoca [[Giurassico inferiore|Lias]]; oltretutto, alcuni scavi del 2007 hanno riportato alla luce dei reperti geologici dello stesso periodo. Si sa tuttavia poco della struttura di questo biotipo.
 
La voragine si apre sul piano di una campagna a 150 m [[s.l.m.]], con una bocca circolare imbutiforme di circa 150 m di diametro che sprofonda per circa 80 metri, dove raggiunge il laghetto a quota 70 m s.l.m. La caratteristica più sorprendente e famosa di questa cavità è appunto la presenza di un lago, con un diametro di circa 30 m, il che può far pensare alla possibile presenza di torrenti sotterranei carsici che si collegano anche con il bacino delle Acque Albule di [[Tivoli]]. Le prime indagini effettuate stimavano la profondità del lago tra i 70 e gli 80 m. In seguito furono condotte immersioni scientifiche speleo-subacquee da Giorgio Caramanna e Riccardo Malatesta, i quali riuscirono a raggiungere la profondità di 100 m; successivamente la profondità del lago fu esplorata dai Nuclei Sommozzatori dei Vigili del Fuoco delle città di Roma, Grosseto, Viterbo e Milano, mettendo a disposizione dei ''robot'' sottomarini ROV (''Remote Operated Vehicle'') dotati di telecamere a colori e pinze manipolatrici. Nel marzo del 2002, il ROV "PROMETEO", arrivò fino a 392 metri (limite operativo del ''robot'') senza riuscire ad individuare il fondo con assoluta certezza. Questo rende il Pozzo del Merro il ''sinkhole'' più secondo profondo del mondo e per questo viene considerato dagli studiosi che hanno attivato in loco degli studi un monumento naturale, anche se lo Stato non lo ha ancora dichiarato tale.
 
La voragine è un eccezionale esempio di erosione chimica inversa: l'acqua della falda profonda presente all'interno dell'idrostruttura cornicolana, arricchita da apporti locali di fluidi geotermici profondi chimicamente aggressivi, corrode il substrato calcareo dal fondo, innescandone la dissoluzione con formazione di articolati sistemi carsici attivi. Questo fenomeno è denominato "ipercarsismo geotermico".