Ermanno Cressoni: differenze tra le versioni

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Appena laureato in architettura è assunto al [[Centro Stile Alfa Romeo|Centro Stile Alfa Romeo di Arese]] nel 1965, per poi assumere la carica di direttore del Centro Stile nel 1975, diventando primo architetto in assoluto a capo di un centro stile automobilistico.
 
Nella sua carriera ha disegnato modelli quali la [[Alfa Romeo 33|33]] e la [[Alfa Romeo 75|75]], ma il suo capolavoro è la [[Alfa Romeo Giulietta (1977)|Giulietta del 1977]] caratterizzata nello stile dal cosiddetto "cuneo sportivo", con cui introduce la linea a cuneo che contraddistinguerà le Alfa Romeo successive, chee diventa in assoluto l'[[archetipo]] per le vetture sportive. Inoltre si deve a lui il brevetto del caratteristico freno a mano a forma di maniglia ad "U" dell'Alfa 75.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Ermanno|cognome=Cressoni|data=4 Apr 1989|titolo=Console with controls and services for a motor car|numero=US4818008 A|accesso=2017-02-25|url=http://www.google.com.tw/patents/US4818008}}</ref>
[[File:Alfa Romeo 75 Twin Spark 2.0 at Schaffen-Diest in 2015.jpg|miniatura|Alfa Romeo 75, opera più nota dello stilista meneghino]]
 
=== Il passaggio alla Fiat ===
Nel 1986 chiamato dalla [[FIAT]] lascia l'[[Alfa Romeo]] e; in qualità di direttore del [[Centro Stile FIAT]], tra le realizzazioni più rilevanti dirige il team di progettazione della [[Fiat Cinquecento|Cinquecento]] che lui stesso promosse fortemente in azienda,; cheLa Cinquecento fu definita dal padre della mitica 500 [[Dante Giacosa]]: ''"una vettura ben riuscita, piccola fuori e grande dentro"''. InoltrePartecipa partecipainoltre all'ideazione delle [[Fiat Bravo/Brava|Bravo/Brava]], della [[Fiat Coupé|Coupé]] in collaborazione con [[Chris Bangle]], firmata negli interni dalla [[Pininfarina]], come anchedella l'[[Alfa Romeo 145]] e ladella [[Fiat Barchetta]] con [[Andreas Zapatinas]].
Dal 1993 passa, sempre all'interno del Centro Stile del marchio italiano, a seguire i progetti di ''Advanced Engineering'', in questo ruolo sviluppa i [[Concept car|concept]] ''Fiat Scia'' del 1993 e ''Fiat Armadillo'' del 1996, e infine dal 1996 al 1998 coordina il progetto [[Lancia Dialogos]] con [[Pietro Camardella]] e [[Mike Robinson (designer)|Mike Robinson]] della [[Lancia (azienda)|Lancia]]. [[File:Fiat Brava 1.6 ELX front.JPG|miniatura|Fiat Brava del 1997, una delle auto più vendute realizzate da Cressoni|sinistra]]
Sempre votato all'innovazione, nel 1998 ottiene dall'AD del Gruppo FIAT Paolo Cantarella l'autorizzazione a fondare il ''Centro Ricerche Design'' presso il CRF, primo abbozzo di Advanced Design del gruppo, seguito da Pietro Camardella come chief designer d'esterni, con la missione di connettere ricerca e sviluppo di prodotti, attraverso la realizzazione di concept per tutto il corporate. Il primo frutto di questo processo è il concept ''Lancia Nea'' presentatosviluppato a Parigi nel 2000 seguito dacon Pietro Camardella come chief designer, delpresentato veicolo,a Parigi nel 2000. Il concept Lancia è sviluppato in stretta collaborazione con il centro stile Lancia diretto allora da Mike Robinson e con i designers [[Marco Tencone]] e [[Alberto Dilillo|Alberto Di Lillo]].

Nel 1999 lascia il CRD, aalla cuiguida del gliquale subentra Pietro Camardella,. quandoCressoni viene richiamatochiamato alla guida della funzione Stile del gruppo FIAT, dopo l'ing. Carlo Maria Fugazza, in occasione della partnership con la [[General Motors]]. Terminerà la sua carriera come consulente alla [[I.De.A Institute]]; quando ilun male incurabile lo portòporta via all'età di sessantacinque anni.
 
La forte personalità unita alle grandi qualità umane, oltre che professionali, la cultura enciclopedica, ne facevano un grande valorizzatore di talenti che si sono affermati nel campo del design automobilistico mondiale.