Gran Quartiere di Pizzofalcone: differenze tra le versioni

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Solo tra il [[1667]] e il [[1670]] il viceré [[Pedro Antonio de Aragón|Pedro Antonio di Aragona]] fece costruire, sulla superficie precedentemente occupata dai giardini, il Gran Quartiere di Pizzofalcone, così da permettere un migliore sistemazione della guarnigione spagnola.
 
L'edificio non ha mai variato la propria destinazione d'uso di carattere militare. SubitoDopo avere ospitato per secoli la reparti della guarnigione dell'Armata napoletana e la Real Accademia Militare della Nunziatella, costituita il 18 novembre 1787, subito dopo l'[[Risorgimento|Unità d'Italia]] ospitò il [[1º Reggimento bersaglieri]] "Napoli". Contestualmente fu dedicato a [[Nino Bixio]]. Dopo la seconda guerra mondiale divenne caserma della [[Polizia di Stato]], adibita ad ospitare il IX [[Reparto mobile della Polizia di Stato|Reparto mobile]] di Napoli, dal [[1971]] denominato IV Reparto Celere delle guardie di pubblica sicurezza fino a diventare il IV Reparto mobile della Polizia di Stato di Napoli.
 
Nell'ambito del Progetto [[UNESCO]] per il [[centro storico di Napoli]] è nata un'idea di progetto per il recupero, restauro e rifunzionalizzazione della caserma Nino Bixio, dell'[[Palazzo Carafa di Santa Severina|archivio militare]] e della [[chiesa dell'Immacolatella a Pizzofalcone]]. Le proposte di questo progetto per la struttura prevedevano le seguenti attività: un asilo nido, una ludoteca, altri servizi sociali, servizi turistici, strutture operative per l'erogazioni dei servizi alle imprese e attività culturali. Si propone anche la realizzazione di un impianto solare fotovoltaico.<ref>[http://www.centrostorico.na.it/index_mdi_det.asp?ID=182 Grande Programma Centro storico Unesco] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110309004332/http://www.centrostorico.na.it/index_mdi_det.asp?ID=182 |data=9 marzo 2011 }}</ref>.
 
Tale progetto tuttavia non ha avuto alcun esito, dato che il 15 novembre 2014, alla presenza del ministro dell'Interno [[Angelino Alfano]] e del ministro della difesa [[Roberta Pinotti]], è stato firmato un accordo con il Comune di Napoli, proprietario della struttura, che ha sancito il passaggio del complesso alla [[Scuola militare "Nunziatella"]]. Tale accordo è di particolare importanza per la Nunziatella e per la città, in quanto consente di ampliarne e qualificarne gli spazi, e di aprire la strada al progetto di sua costituzione in Scuola militare Europea<ref>[http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=1013384&sez=NAPOLI&ssez=CRONACA Marco Piscitelli, Nunziatella, festa in piazza Plebiscito: nuovi spazi e progetto europeo. Il Mattino online, 15 novembre 2014.]</ref>.
 
==Architettura==