Mentha: differenze tra le versioni
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== Etimologia ==
Il nome ''"Menta"'' per una pianta è stato usato per la prima volta da [[Gaio Plinio Secondo]] (Como, 23 – Stabiae, 25 agosto 79
Il [[nome scientifico]] del genere è stato definito da [[Linneo]] (1707 – 1778), conosciuto anche come Carl von Linné, biologo e scrittore svedese considerato il padre della moderna [[classificazione scientifica]] degli organismi viventi, nella pubblicazione ''"Species Plantarum - 2: 576. 1753"''<ref>{{cita web|url=http://www.biodiversitylibrary.org/page/358597#page/18/mode/1up|titolo=BHL - Biodiversity Heritage Library|accesso=5 dicembre 2016}}</ref> del 1753.<ref>{{cita web|url=http://www.ipni.org/ipni/idPlantNameSearch.do?id=21023-1|titolo=The International Plant Names Index|accesso=5 dicembre 2016}}</ref>
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[[File:Mentha_longifolia_01_by-dpc.jpg|upright=0.7|thumb|Infiorescenza<br />''[[Mentha longifolia]]'']]
[[File:Mentha_aquatica23.JPG|upright=0.7|thumb|I fiori<br />''[[Mentha aquatica]]'']]
Le piante di questo genere arrivano ad una altezza di
=== Radici ===
Le [[Radice (botanica)|radici]] sono secondarie da [[rizoma]], il quale può essere strisciante.
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Le [[foglie]] sono [[Sessilità|sessili]] (soprattutto quelle superiori) ma anche [[Picciolo|picciolate]] (quelle basali) e sono disposte in verticilli alternati a 2 a 2 in modo opposto. La lamina, semplice, è oblunga con forme da [[Glossario botanico#L|lanceolate]] a ellittiche; l'apice è acuto e i bordi sono seghettati, dentati o crenati. La superficie è percorsa da semplici nervature poco sporgenti e ricoperta da peli semplici; il colore in genere è verde brillante. Le [[Stipola|stipole]] sono assenti.
=== Infiorescenza ===
Le [[Infiorescenza|infiorescenze]], posizionate all'apice del fusto o all'ascella delle foglie intermedie, sono formate da numerosi fiori raccolti o in una spiga apicale a forma piramidale appuntita oppure in forme globulari. Il numero dei verticilli floreali varia da 1 - 2 fino a 6 (possono essere presenti più verticillastri inferiori distanziati). Ogni verticillo può essere (oppure no) sotteso da una coppia di [[Brattea|brattee]] con forme da [[Glossario botanico#L|lanceolate]] a lineari. I fiori sono quasi [[Sessilità|sessili]] o brevemente [[Glossario botanico#P|pedicellati]], sono [[Glossario botanico#S|simpetali]] e più o meno irregolari, sono inoltre piccoli. La fioritura avviene in piena estate e prosegue fino all'autunno, e parte dal basso verso l'alto.
=== Fiore ===
I fiori sono [[Glossario botanico#E|ermafroditi]] (ma anche solo femminili), [[Glossario botanico#Z|zigomorfi]], tetrameri (4-ciclici), ossia con quattro verticilli ([[Calice (botanica)|calice]] – [[corolla]] – [[androceo]] – [[Gineceo (botanica)|gineceo]]) e pentameri (5-meri: la corolla e il calice - il perianzio - sono a 5 parti). I fiori sono [[Proterandrìa|proterandri]] (protezione contro l'autoimpollinazione).
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== Distribuzione e habitat ==
Le specie di questo gruppo crescono in modo massiccio in tutta [[Europa]], in [[Asia]] e in [[Africa]] e prediligono sia le posizioni in pieno sole che la mezza ombra, ma
Delle otto specie presenti sul territorio italiano, sei si trovano nell'arco alpino. La tabella seguente mette in evidenza alcuni dati relativi all'[[habitat]], al [[Substrato (ecologia)|substrato]] e alla distribuzione delle [[specie]] alpine<ref name=FA>{{cita libro|autore=AA.VV. |titolo=Flora Alpina. Volume secondo|pagine= pag.156-158 |anno=2004 |editore=Zanichelli |città=Bologna}}</ref>.
{| class="wikitable" style="width:99%;"
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La [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] di appartenenza del [[Genere (tassonomia)|genere]] ([[Lamiaceae]]), molto numerosa con circa 250 generi e quasi 7000 specie<ref name="BotSis" />, ha il principale centro di differenziazione nel [[bacino del Mediterraneo]] e sono piante per lo più [[Xerofita|xerofile]] (in [[Brasile]] sono presenti anche specie [[Albero|arboree]]). Per la presenza di sostanze aromatiche, molte specie di questa famiglia sono usate in cucina come condimento, in profumeria, liquoreria e farmacia. La famiglia è suddivisa in 7 [[Sottofamiglia|sottofamiglie]]: il genere ''Mentha'' è descritto nella [[Tribù (tassonomia)|tribù]] [[Mentheae]] (sottotribù [[Menthinae]]) appartenente alla sottofamiglia [[Nepetoideae]].<ref name="OLM">{{cita|Olmstead 2012}}</ref>
Il genere ''Mentha'' è di difficile circoscrizione in quanto la maggior parte delle sue specie sono [[Poliploidia|poliploidi]] (con alti [[Numero cromosomico|numeri cromosomici]]) e facilmente si [[Ibrido|ibridano]] tra di loro (ibridazione interspecifica). Inoltre sono piante molto variabili che si adattano facilmente alla situazione e alla natura del luogo dove crescono. Delle centinaia di specie descritte, almeno per l'areale Centro-Europeo (e quindi italiano), possono essere considerate "principali" solamente le seguenti cinque specie sessuali: ''M. arvensis'', ''M. aquatica'', ''M. spica'', ''M. longifolia'' e ''M. suaveolens''. Mentre queste specie sono molto variabili, gli ibridi da esse generate sono invece più stabili con una riproduzione soprattutto per via vegetativa (molti sono sterili). Specifici studi fatti sulle specie, varietà e ibridi del genere <ref>{{cita|Saric et al 2009}}</ref>
Al di là della [[Tassonomia|"tassonomia ufficiale"]] in [[Italia]], soprattutto ad uso della farmaceutica e dell'industria estrattiva, ma anche del giardinaggio si usa suddividere il genere in quattro sezioni:<ref name=Motta/>
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=== Filogenesi ===
[[File:Mentha - Cladogramma del genere.png|upright=2|thumb|Cladogramma del genere]]
Da un punto di vista [[Filogenesi|filogenetico]], studi basati sulle sequenze del [[DNA]] del [[cloroplasto]] dimostrano che il genere così come è descritto attualmente potrebbe essere [[Monofilia|monofiletico]].<ref>{{cita|Bunsawat et al 2004}}</ref> Tuttavia altre ricerche più recenti indicano che il genere è [[Parafilia (filogenesi)|parafiletico]] (ossia nella circoscrizione tradizionale del genere non sono compresi tutti i discendenti dal progenitore comune di ''Mentha'').<ref name=Drew>{{cita|Drew et al 2012}}</ref>
La struttura interna del genere è organizzata in alcune sezioni che diversi Autori hanno circoscritto variamente. Nel [[cladogramma]] a lato è indicata l'attuale struttura filogenetica del genere evidenziando anche le varie sezioni definite tradizionalmente.<ref>{{cita|Bunsawatt 2002}}</ref>
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La moltiplicazione avviene per [[talea]], oppure per divisione dei cespi, a fine settembre. Alla base della pianta si formano degli "stoloni" da cui hanno origine nuovi germogli che verranno usati per rinnovare le colture. Se coltivata in zone di scarsa umidità, la pianta guadagnerà in ricchezza di essenza ma perderà in sviluppo.
La pianta della menta è facilmente attaccata da funghi parassiti ([[Puccinia menthae|''Puccinia menthae'']]); i suoi steli e le foglie si riempiono di rigonfiamenti e puntini rossastri che poi si evolvono in macchioline nerastre, le piante infette vanno eliminate e bruciate. Viene, inoltre, attaccata dalle lumache che ne sono ghiotte.
La raccolta della menta viene fatta quando la pianta è completamente fiorita e portata nelle apposite distillerie, mentre per uso domestico viene essiccata in luogo fresco e arieggiato.
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