Canzoniere (Petrarca): differenze tra le versioni

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Fra le canzoni più celebri ricordiamo anche ''[[Chiare, fresche e dolci acque]]'' e tra i sonetti ''[[Solo et pensoso i più deserti campi]]''.
 
Per lungo tempo, si è pensato che le due parti in cui risulta diviso il manoscritto originale del Canzoniere (Vat. lat. 3195) permettessero di distinguere le rime "in vita" e dai componimenti "in morte" di [[Laura (Petrarca)|Madonna Laura]]. Attualmente si è propensi a credere che la bipartizione della raccolta rispecchi, in chiave simbolica, le distinte fasi di un tormentato percorso di maturazione del poeta, che volle e seppe passare dall'infatuazione giovanile per l'Amore e la Gloria (prima parte: rime I-CCLXIII), ad una matura e più cristiana dedizione ai valori della Carità e della Virtù ( (seconda parte: CCLXIV-CCCLXVI) . Secondo alcuni studiosi (in particolare Marco Santagata e Giovanni Biancardi) la struttura del Canzoniere istituirebbe uno stretto legame simbolico (di sapore pienamente medioevale) fra l'intera vita del poeta e l'anno solare: le rime del Canzoniere sono infatti 366, come i giorni che trascorrono dall'inizio di un anno (la vita terrena) al ritorno della medesima data (principio di una nuova esistenza dell'anima, in cielo). Secondo queste ipotesi calendariali, alcune date acquisirebbero un valore particolare per la struttura dell'opera. Prima fra tutte il 6 aprile (giorno in cui, nel 1327, Petrarca si innamorò, ma anche giorno in cui, nel 1348, Laura morì)<ref>{{Cita libro|autore=Marco Santagata|titolo=I frammenti dell'anima. Storia e racconto nel Canzoniere di Petrarca|anno=1992|editore=il Mulino|città=}}</ref>. Fondamentali, inoltre, risulterebbero il giorno anniversario della nascita di Petrarca, 20 luglio, e quello della sua incoronazione poetica a Roma (8 aprile): tra l'uno e l'altro, trascorrono 263 giorni e giustappunto 263 sono le rime che compongono la prima parte del Canzoniere<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Giovanni Biancardi|titolo=L'ipotesi di un ordinamento calendariale del Canzoniere petrarchesco,|rivista=«Giornale Storico della Letteratura italiana»|volume=557 (1995), pp. 1-55}}</ref>.
 
==Poetica==