Nonantola: differenze tra le versioni
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}} Vedi anche {{cita web|url=http://archeononantola.org/nonantola-e-la-sua-antichissima-storia/|titolo=NONANTOLA e la sua antichissima storia|accesso=17 gennaio 2017}}</ref>.
Con l'arrivo dei [[Franchi]] l'Abbazia di Nonantola si accrebbe con donazioni rilasciate dallo stesso [[Carlo Magno]] in persona, che fecero dell'[[Abate#Abate imperiale|abate]] un vero e proprio signore fondiario. Nonantola ebbe sempre una certa predilezione da parte degli imperatori, come [[Lotario I]] che vi soggiornò nell'837, o [[Carlo il Grosso]] che nell'883 la scelse per incontrarsi con [[Papa Marino II|papa Martino]]. Nell'885 vi venne sepolto [[papa Adriano III]] morto in zona mentre era in viaggio per recarsi a [[Worms]]. Tra il IX e il X secolo Nonantola reggiunse un'importanza culturale, una potenza ed una ricchezza che a livello europeo la mettevano al pari delle potenti abbazie benedettine di [[Abbazia di Cluny|Cluny]] e [[Abbazia di Sant'Agostino|Canterbury]]<ref>Una dotazione patrimoniale che, pur concentrata particolarmente nell'area centropadana, si dilata con beni e dipendenze ecclesiastiche dall'Umbria a tutte le regioni settentrionali, culminando per ricchezza e prestigio nel secolo X; un'intensa attività culturale che porta ben presto la produzione del suo
Il centro di Nonantola conserva numerose tracce del passato medievale, tra le quali le due torri dette "dei Modenesi" e "dei Bolognesi", resti delle rispettive [[Rocca (fortificazione)|rocche]], quattro piccole torri della cinta muraria (tre incluse in edifici successivi), la porta fortificata settentrionale (inclusa nel Palazzo della Partecipanza) e la pieve di San Michele Arcangelo, quest'ultima risalente al [[IX secolo]].
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