Discussione:Tarantismo: differenze tra le versioni

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Aki 01 (discussione | contributi)
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::::::Guardate che senza andare molto lontano con gli autori, c'è stato l'antropologo italiano [[Ernesto De Martino]] che a proposito del tarantismo (e dello sciamanesimo che mette in [http://sociologicamente.it/ernesto-de-martino-tra-sciamanesimo-e-tarantismo/ stretta relazione]) ha scritto (fra l'altro) ''La terra del rimorso. Contributo a una storia religiosa del Sud'' che parla ampiamente del fenomeno, ed è stato senza dubbio il più autorevole studioso del "fenomeno"--[[Utente:Fcarbonara|Fcarbonara]] ([[Discussioni utente:Fcarbonara|msg]]) 10:13, 27 nov 2017 (CET)
Potresti citare il passo, il testo e i termini nei quali nel quale il De Martino mette in relazione tarantismo e sciamanesimo? A me risulta che compia un accenno solo nell'opera "Etnografia del tarantismo pugliese", evidenziando peraltro differenze, tra sciamanesimo e tarantismo. Strano poi che in un sito sociologico quale quello che tu citi non si prenda in considerazione il contributo di Lapassade, una delle più autorevoli voci sociologiche contemporanee, che insieme a Rouget ha chiarito e spiegato sia il concetto di tarantismo come culto di possessione, che rettificato la descrizione demartiniana di "esorcismo coreutico-musicale" con il più pertinente termine di adorcismo (qui un sunto https://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=21188 ).--[[Utente:Phalantos|Phalantos]] ([[Discussioni utente:Phalantos|msg]]) 19:38, 4 dic 2017 (CET)
 
Sono contrario al cambiamento radicale della voce. Non è scientificamente fondato né ha senso. Non si può accettare la terminologia "sindrome cultura di tipo isterico". La parola "sindrome" indica un quadro di ambito medico, una realtà nosologica. Ma non c'è alcuna malattia corrispondente al "tarantismo", il tarantismo non è una categoria nosologica; in più, il termine "sindrome" non si potrebbe comunque associare all'aggettivo "culturale". Le sindromi appartengono alla medicina. Non esistono "sindromi culturali". Ci sono fenomeni culturali (che però possono essere classificati con maggiore precisione, oltre che come "fenomeni"). Infine, non è minimamente accettabile neppure il termine "isterico", perché anche l'isteria, che una volta era considerata una categoria nosologica dalla sua introduzione da parte di Freud, oggi non è più una categoria scientifica accettata. Uno potrebbe pensare lo stesso che il tarantismo è una manifestazione culturalmente codificata di isteria, ma invece non lo è (e comunque l'isteria stessa non è più una categoria utilizzabile in ambito scientifico). Qui l'obiezione originaria (in qualche misura sensata) era unicamente rivolta al termine "sciamanico". Ora io potrei anche considerare di aprire una discussione limitata all'appropriatezza del termine "sciamanico", ma non ad altro. Non si può ribaltare completamente il senso della voce, definendo il tarantismo come una sorta di malattia psichiatrica, e menzionare l'esistenza di un fenomeno culturale successivamente e in modo vago. No: il tarantismo non è una fenomenologia psichiatrica. E' un fenomeno culturale, e si tratta di un fenomeno *rituale* e *terapeutico* (quindi, tecnicamente, sarebbe sciamanico) oltre che coreutico e musicale. Si tratta di una struttura culturale e non di una patologia psichiatrica. Non esiste alcuna patologia o sindrome detta tarantismo, neppure una patologia di tipo "isterico". --[[Utente:Aki 01|Aki ]] ([[Discussioni utente:Aki 01|msg]]) 00:29, 29 apr 2018 (CEST)
 
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