Percezione: differenze tra le versioni

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== Stimolo distale e prossimale ==
Fusione pensonica ricevuta da stimoli primordiali capaci di stimolare nuove realtà fenomeniche intrinseche e distanti tra loro.
Ci sono due tipi di stimoli che noi usiamo per crearci la nostra rappresentazione percettiva degli oggetti: lo stimolo distale e quello prossimale.
Lo stimolo distale è ciò che noi percepiamo, la presenza fisica dell'oggetto.
 
Lo stimolo prossimale è quello stimolo da cui noi dobbiamo ricavare informazioni per arrivare allo stimolo distale.
Il fatto che la mela è rotonda, che ha il picciolo in mezzo etc., fanno tutti parte dello stimolo prossimale, perché grazie a queste informazioni io arrivo a capire che quella è una mela, quindi allo stimolo distale.
 
In sintesi, il processo della percezione richiede che il sistema percettivo ricopi le informazioni contenute nello stimolo prossimale per crearsi la rappresentazione percettiva dell'oggetto, o stimolo distale. Tuttavia questo passaggio non avviene sempre in modo corretto: ogni tanto il sistema percettivo fa degli errori, e quindi ci fa sperimentare quelle che si chiamano illusioni.
 
Una illusione è una rappresentazione sbagliata che noi ci siamo fatti di un oggetto. Quando qualcosa è freddo può sembrare bagnato. Questo è un esempio di illusione. Fonte: "Daniel levitin", "Foundations of cognitive psychology". Vi sono due processi fondamentali che il sistema percettivo mette in atto per arrivare allo stimolo distale: quello di bottom-up e quello di top-down. Il bottom-up avviene quando la rappresentazione percettiva dell'oggetto è guidata dalle sue caratteristiche. Il top-down avviene quando la rappresentazione percettiva è guidata dalle esperienze passate dell'individuo, ad esempio da tutto quello che io conosco sull'oggetto.
 
== La teoria di Helmholtz sulla percezione ==