Achille Starace: differenze tra le versioni

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===Gli ultimi anni===
Nell'agosto 1943 il capo della polizia [[Carmine Senise|Senise]] fece arrestare Starace, che fu condotto a [[Forte Boccea]] (probabilmente per la sua qualità di alto ufficiale dell'esercito), venendo rilasciato poco tempo dopo. Il 23 agosto [[1943]] sono arrestati [[Ettore Muti|Muti]], [[Giuseppe Bottai|Bottai]], [[Enzo Emilio Galbiati|Galbiati]] e [[Attilio Teruzzi|Teruzzi]], accusati di avere collegamenti sospetti con l'ambasciata tedesca. Dopo l'[[Armistizio di Cassibile|8 settembre del 1943]] aderì alla [[Repubblica Sociale Italiana]], nella quale tuttavia restò emarginato da ogni incarico politico di rilievo, tanto da dover consumare i suoi pasti da solo nelle mense di guerra.
 
Mussolini, anzi, si stancò presto delle sue lagnanze, espresse in missive inviate quasi quotidianamente come al tempo in cui, da segretario del Partito, inviava giornalieri rapporti. Con il sospetto che fosse invischiato in qualche oscura trama massonica insieme a [[Pietro Badoglio|Badoglio]], Starace fu arrestato ed internato nella prigione degli Scalzi di Verona per oltre sei mesi e poi nel campo di concentramento di [[Lumezzane]] dal 30 giugno al 9 settembre [[1944]]. Dopo la sua liberazione, Mussolini diede ordine che non gli fosse consentito avvicinarlo (disse testualmente: "Se si presenta ancora qui buttatelo giù per le scale"<ref name=liberolibro/>) e che non gli venissero inoltrate le lettere che Starace proseguiva a scrivere.