Papa Bonifacio VIII: differenze tra le versioni

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=== La segregazione e la morte di Celestino V ===
[[File:Opera del duomo (FI), arnolfo di cambio, Bonifacio VIII , 1298 circa, 03.JPG|thumb|[[Statua di Bonifacio VIII]], [[Arnolfo di Cambio]], [[Museo dell'Opera del Duomo (Firenze)|Museo dell'Opera del Duomo]], [[Firenze]]]]
Durante il papato di Bonifacio VIII e a partire dal 1295, Anagni diventa la base territoriale della famiglia Caetani, il centro solido e sicuro della propria signoria.<ref name="ReferenceA"/> Come primo atto del suo pontificato, dopo aver riportato la sede papale da Napoli a [[Roma]] per sottrarre l'istituzione all'influenza di re [[Carlo II d'Angiò]], annullò o sospese tutte le decisioni assunte dal suo predecessore [[Celestino V]], riconoscendo valida soltanto la creazione dei dodici nuovi cardinali.<ref>Con la [[bolla papale|bolla]] ''Olim Celestinus'' dell'8 aprile [[1295]] Bonifacio VIII sostenne che lo stesso Celestino V gli avrebbe chiesto di porre rimedio alla confusione da lui portata nella curia con la sua inadeguatezza. Si veda in proposito [[Eugenio Duprè Thesèider]], [http://www.treccani.it/enciclopedia/bonifacio-viii_%28Enciclopedia_dei_Papi%29/ ''Bonifacio VIII''], op. cit.</ref><ref>Nel suo [[concistoro]] del 18 settembre [[1294]] [[Papa Celestino V]] aveva in realtà creato 13 nuovi cardinali ma, come sopra precisato, il cardinale Ronci morì presumibilmente subito prima del [[conclave]] che elesse Bonifacio; v. in proposito {{miranda|bios1294.htm#Ronci|RONCI, O.Cœl., Francesco|23 maggio 2013}}</ref> Immediatamente dopo, a causa dell'ostilità dei cardinali francesi, ebbe timore che il suo predecessore, Celestino, ritornato il semplice frate Pietro Dalda Morrone, potesse essere cooptato dai porporati transalpini come [[antipapa]]; per evitare ciò, si rendeva necessario che il vecchio eremita rientrasse sotto il ferreo controllo del Pontefice.
 
Bonifacio VIII, quindi, mentre l'ex-Papa Celestino tentava prima di tornare al suo eremo vicino a [[Sulmona]], poi – sentitosi braccato – di fuggire verso la [[Grecia]], lo fece arrestare da [[Carlo II d'Angiò]]<ref>V. Peter Herde, [http://www.treccani.it/enciclopedia/celestino-v_%28Enciclopedia_dei_Papi%29/ Celestino V], in [[Enciclopedia dei Papi]], Treccani on-line.</ref>, lo stesso monarca che pochi mesi prima ne aveva sostenuto l'elezione pontificia, e lo fece rinchiudere nella rocca di [[Fumone]], di proprietà della famiglia [[Caetani]], dove rimase fino alla morte.<ref name= a /> Nonostante si siano formulate varie ipotesi, non sembra che la morte di Celestino V sia stata violenta o, tanto meno, avvenuta per mano di Bonifacio VIII. Lo stato di detenzione voluto dal Caetani può tuttavia aver peggiorato la salute di un ottantasettenne già debilitato dalle fatiche dei precedenti mesi.
 
L'ampio foro rinvenuto sul cranio dell'eremita molisano sembra dovuto non a un chiodo conficcato a forza, ma a un ascesso cerebrale. Alla sua morte Bonifacio portò il lutto per lui, caso unico tra i papi, e celebrò una messa pubblica in suffragio per la sua anima. Poco dopo diede inizio al processo di canonizzazione, che fu accelerato e concluso pochi anni dopo da [[Clemente V]]<ref>[[Papa Clemente V]] diede l'incarico di istruire il processo di [[canonizzazione]] di [[Celestino V]] al grande teologo agostiniano [[Giacomo da Viterbo]], che proprio Bonifacio aveva nominato [[Arcidiocesi di Napoli|arcivescovo di Napoli]], considerandolo un religioso di grande valore e a lui molto vicino: si veda in proposito quanto scrive Paolo Vian in [[Dizionario Biografico degli Italiani]] [http://www.treccani.it/enciclopedia/giacomo-da-viterbo_%28Dizionario-Biografico%29/ ''Giacomo da Viterbo''].</ref> su pressione del re di Francia [[Filippo IV di Francia|Filippo IV il Bello]] e dei fedeli.<ref>Vito Sibilio, in ''Reportata'', {{Cita news|url=http://mondodomani.org/reportata/sibilio01.htm|titolo=Il Papato fatto carne. La fuga di Celestino V e una nuova lettura della teologia di Bonifacio VIII}}</ref>