Sbarco di Anzio: differenze tra le versioni

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[[File:Bundesarchiv Bild 101I-311-0947-14A, Italien, Eisenbahngeschütz vor Tunnel.jpg|miniatura|sinistra|Uno dei due cannoni ferroviari [[28 cm K5 (E)]] che operarono ad Anzio: gli Alleati li soprannominarono ''Anzio Express'' e ''Anzio Annie'']]
 
Kesselring fu dunque inizialmente preso alla sprovvista dallo sbarco in forze: immediatamente fece diramare l'ordine di mettere in azione il "Caso Richard" e i rinforzi cominciarono a muoversi, ma sarebbe occorsa tutta la mattinata perché i primi elementi arrivassero in linea. Egli poteva fare affidamento solo su uno stremato battaglione della 29. Panzergrenadier-Division, che tuttavia non fu schierato per le troppe perdite patite.<ref>{{cita|Vaughan-Thomas|p. 74}}.</ref>. Preoccupato che la situazione potesse evolvere catastroficamente da un momento all'altro, si adoperò alacremente per difendere i Colli Albani e fece in modo di raccogliere tutto il personale possibile per contenere il cuneo alleato: furono mobilitati numerosi artiglieri della Luftwaffe e i cannoni che non erano richiesti altrove furono dirottati nel Lazio meridionale. Con sorprendente rapidità i tedeschi circondarono con un cordone, pur sempre esile, la testa di ponte<ref>{{cita|Vaughan-Thomas|p. 76}}.</ref>. Kesselring trasferì nella zona anche gli stati maggiori del I Corpo d'armata paracadutisti e del LXXVI Panzerkorps, fatto affluire in tutta fretta dall'Adriatico, quindi il 23 gennaio affidò al generale von Mackensen il controllo delle forze attorno ad Anzio e limitrofi. In questa occasione, il feldmaresciallo gli confidò: «Io considero la nostra posizione di difesa consolidata, sicché non abbiamo più da temere un rovescio grave»<ref>{{cita|Vaughan-Thomas|p. 77}}.</ref>.
 
Successivamente, muovendosi nottetempo per evitare gli attacchi aerei anglo-statunitensi, altre cinque divisioni si mossero per tamponare la penetrazione nemica. L'esperta Panzer-Division "Hermann Göring" si posizionò di fronte ai reggimenti americani, la 3. Panzergrenadier-Division ebbe la responsabilità del tratto dinanzi a [[Campoleone]], difeso dai britannici, e la [[65. Infanterie-Division (Wehrmacht)|65. Infanterie-Division]] infine fu destinata alla realizzazione di una linea difensiva oltre il fiume Moletta<ref name="VT78">{{cita|Vaughan-Thomas|p. 78}}.</ref>. Dal fronte di Cassino furono quindi disimpegnate la 29. e la 90. Panzergrenadier-Division, la quale ultima divenne la nuova riserva del gruppo di armate dietro a Cassino, ancora dipendente dalla 10ª Armata<ref>{{cita|Von Senger|p. 272}}.</ref>. Quando a metà febbraio sul fronte sud la minaccia degli Alleati cessò, Kesselring spostò altre tre divisioni dalla Gustav verso nord-ovest; inoltre poté distaccare anche la 26. Panzer-Division, dato che sul fronte dell'Adriatico l'8ª Armata, secondo l'esatta valutazione del feldmaresciallo, era incapace di fare ulteriori progressi<ref name="VT78"/>.