San Paterniano: differenze tra le versioni

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Le leggende devozionali relative ai "prodigi" sul suo sepolcro fecero estendere rapidamente il suo culto, oggi diffuso nelle [[Marche]], [[Romagna]], [[Veneto]], [[Toscana]], [[Umbria]] e [[Dalmazia]]. Molti paesi (si dice 32) lo hanno scelto [[patrono]] e molte località portano il suo nome (San Paterniano e San Patrignano). Le sue [[reliquia|reliquie]] si venerano a Fano, nella ''Basilica'' a lui dedicata, e a [[Cervia]], nella cattedrale (femore). Una reliquia è conservata anche nell'omonima chiesetta in Umbria nei pressi di [[Cammoro]], ove la leggenda vuole che il santo abbia soggiornato in eremitaggio durante uno dei suoi viaggi a [[Roma]].
 
A Grottammare, nella chiesa di sant'Agostino è murata una epigrafe con l'iscrizione «HIC REQ.ESCIT COP BEATI PATNIANI»: l'epigrafe proviene dalla chiesa rurale di S. Paterniano, nel territorio dello stesso comune, oggi scomparsa.
 
In località ''Caminate di Fano'' si trova una spettacolare [[grotta]], scelta dalle prime comunità cristiane come luogo di riunione e di preghiera, conosciuta come ''[[Grotta di San Paterniano]]''. Secondo alcuni fu usata come rifugio dal santo nel periodo delle [[Persecuzione|persecuzioni]] dell'imperatore [[Diocleziano]], ma in realtà si tratta di una struttura di età romana appartenente a una villa rustica e probabilmente utilizzata come cisterna per la raccolta dell'acqua o un deposito di [[granaglie]]. L'ambiente caratterizzato da una pianta a T, è costituito da ciottoli fluviali e da frammenti di laterizi legati con malta e [[calce]].