Giulio Tremonti: differenze tra le versioni

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==== Procedimenti giudiziari ====
* Il 21 marzo [[2012]] risulta essere indagato dalla Procura di Roma insieme con il suo ex consigliere politico [[Marco Mario Milanese]], per il quale il 22 settembre 2011 è stata respinta dalla Camera la richiesta di arresto [<ref>http://tg24.sky.it/tg24/politica/2011/09/22/marco_milanese_voto_segreto_camera_arresto_deputato_pdl_inchiesta_p4_governo_tensioni_maggioranza_lega_nord.html]</ref> per corruzioni in cambio di nomine fatte dal Ministero dell'Economia, per finanziamento illecito di un deputato. L'inchiesta ruota intorno agli appalti [[ENAV|Enav]] e ai fondi neri di [[Finmeccanica]] relativamente a un appartamento in Via Campo Marzio a Roma dove Tremonti avrebbe alloggiato da luglio 2010 a luglio 2011 il cui canone di affitto di 8.500 euro sarebbe stato pagato dal Milanese, così come i lavori di ristrutturazione da 250.000 euro da un imprenditore amico dello stesso, in cambio di nomine in aziende partecipate dallo Stato su cui decideva tutto Milanese per nome di Tremonti, che saputa la notizia ha lasciato l'appartamento asserendo di aver accettato l'offerta di Milanese sulla casa perché si sentiva spiato dalla [[Guardia di Finanza]] durante il suo soggiorno nella caserma romana denunciandone la divisione in cordate rivali. Il 28 marzo 2013 Milanese è stato condannato a 8 mesi di carcere. [<ref>http://tg24.sky.it/tg24/cronaca/2013/03/28/marco_milanese_enav_condanna.html]</ref>. Per Tremonti il processo si è concluso con il patteggiamento della pena a quattro mesi di reclusione, convertiti in una pena pecuniaria di 30.000 euro e una multa di 10.000 euro [<ref>http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-04-10/casa-via-campo-marzio-tremonti-patteggia-pena-161555.shtml?uuid=ABgA8y9]</ref>.
* Nel 2016 arriva un'archiviazione per una inchiesta nata a ottobre 2014 per corruzione: secondo l'accusa nel 2009 l'allora ministro dell'Economia avrebbe ricevuto 2,4 milioni di euro per dare il via libera all'acquisizione della società americana [[DRS Technologies]] da parte del gruppo [[Finmeccanica]]<ref>{{Cita web|autore = Il Fatto Quotidiano|url = http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10/30/corruzione-tremonti-indagato-milano-prese-tangente-finmeccanica/1179679/|titolo = Corruzione, Tremonti indagato a Milano. “Prese tangente da Finmeccanica”|accesso = |data = }}</ref>. A gennaio 2015 il Tribunale dei Ministri di Roma ordina al procuratore [[Edmondo Bruti Liberati]] di chiedere al Senato l'autorizzazione a procedere contro Tremonti. Il reato ipotizzato è la corruzione legata a una tangente da 2,4 milioni di euro che nel marzo 2009 l'allora ministro dell'Economia del Governo Berlusconi avrebbe incassato da Finmeccanica (controllata dal Tesoro stesso) al fine di modificare il parere inizialmente contrario all'acquisto per la somma estremamente elevata di 3,4 miliardi di euro nel luglio 2008 della società statunitense Drs, fornitrice del Pentagono<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/11749340/Tremonti--il-tribunale-dei-ministri.html|titolo = Tremonti, il tribunale dei ministri vuole l'autorizzazione a procedere. Il reato: corruzione|accesso = |editore = |data = 28 gennaio 2015}}</ref>. Nell'esame del caso il Senato approva all'unanimità la proposta della Giunta delle Elezioni e delle Immunità riguardo alla domanda di autorizzazione a procedere nei confronti di Tremonti per il reato di corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio, con la quale il Senato si dichiara ''incompetente'' in merito, restituendo gli atti all'autorità giudiziaria in quanto non si tratterebbe di presunti reati inerenti alle sue funzioni da Ministro perché teoricamente compiuti prima del suo giuramento a Ministro nel 2008, poche ore prima. Il caso si conclude con la richiesta di archiviazione da parte dei pubblici ministeri e con un ricorso del Gip dichiarato però inammissibile dalla Corte Costituzionale.<ref>{{Cita web|autore = |url = http://espresso.repubblica.it/attualita/2016/09/16/news/tangenti-tremonti-e-salvo-e-il-suo-caso-rischia-di-salvare-tutti-i-ministri-1.283228|titolo = Tangenti, Tremonti è salvo. E il suo caso rischia di salvare tutti i ministri|accesso = |editore = |data = 16 settembre 2016}}</ref>.
 
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* ''Bugie e verità. La ragione dei popoli'', Milano, Mondadori, marzo 2014. ISBN 978-8804642473
* ''Mundus Furiosus. Il riscatto degli Stati e la fine della lunga incertezza'', Milano, Mondadori, giugno 2016. ISBN 978-8804669319
* ''Rinascimento, Con la cultura (non) si mangia'', Milano, Baldini&Castoldi, 2017, agosto 2017. ISBN 978-88938805719788893885157
 
== Curiosità ==