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== Monumenti e luoghi d'interesse ==
 
==== Architetture religiose ====
 
* Chiesa di [[Sant'Udalrico]], citata già dall'anno 1341 in un contratto relativo all'acquisto di legname, venne ricostruita nell'anno 1488 in [[stile gotico]], nel 1593 in [[stile rinascimentale]], e nel 1760 nelle forme attuali. Ad oggi la chiesa si presenta in forme [[barocche]], a tre navate scandite da due pilastri ciascuna, con volte decorate da scene dell'Esodo nell'aula, e da episodi della vita di Sant'Udalrico nel presbiterio, ad opera del pittore veronese [[Bartolomeo Zeni]], che qui operò tra il 1783 e il 1789. Vi sono inoltre pregevoli stucchi rococò e decorazioni a finto marmo. Altre opere degne di nota sono i due altari laterali, dedicati alla Madonna e al Crocifisso, opera dello scultore Cristoforo Benedetti, risalenti agli anni 1700-1719 e posti nella precedente chiesa, dalla quale provengono anche le due tele raffiguranti l'Assunzione di Maria e la Resurrezione di Cristo, realizzate verso il 1700 dal pittore Giuseppe Alberti. L'altare maggiore è opera marmorea tardosettecentesca del maestro Giovanbattista Antonini da Brentonico. Dietro esso si trova la Pala del Santo Patrono opera del boemo Johann Pock, racchiusa in una imponente ed elaborata cornice marmorea. Narra la leggenda che la chiesa sorse sul luogo della morte di Sant'Udalrico, avvenuta nel 973 d.C. Il santo vescovo di Augusta, al ritorno da un pellegrinaggio a Roma, sentendosi morire chiese di essere trasportato sulla riva destra del torrente Avisio,che all'epoca rappresentava il confine tra il mondo tedesco e quello italiano, per poter spirare nella sua terra. A Lavis sarebbero state quindi sepolte le viscere del santo, secondo la tradizione popolare.
====Chiesa di Sant'Udalrico====
* Chiesa della [[Madonna di Loreto]], risalente al 1700 circa, è posta sulla sponda del torrente [[Avisio]] in prossimità del ponte. Costruita su modello della [[Santa Casa di Loreto]] per volere di Giovanni Battista Svaldi, si presenta ad aula unica e volta a botte. L'altare in pietra è sormontato dalla nicchia contenente la statua della Madonna ed è decorato da un affresco opera del pittore Angelo Orlandi raffigurante il trasporto della Santa Casa.
*La Chiesachiesa di [[Sant'Udalrico]], citata già dall'anno 1341 in un contratto relativo all'acquisto di legname, venne ricostruita nell'anno 1488 in [[stile gotico]], nel 1593 in [[stile rinascimentale]], e nel 1760 nelle forme attuali. Ad oggi la chiesa si presenta in forme [[barocche]], a tre navate scandite da due pilastri ciascuna, con volte decorate da scene dell'Esodo nell'aula, e da episodi della vita di Sant'Udalrico nel presbiterio, ad opera del pittore veronese [[Bartolomeo Zeni]], che qui operò tra il 1783 e il 1789. Vi sono inoltre pregevoli stucchi rococò e decorazioni a finto marmo. Altre opere degne di nota sono i due altari laterali, dedicati alla Madonna e al Crocifisso, opera dello scultore Cristoforo Benedetti, risalenti agli anni 1700-1719 e posti nella precedente chiesa, dalla quale provengono anche le due tele raffiguranti l'Assunzione di Maria e la Resurrezione di Cristo, realizzate verso il 1700 dal pittore Giuseppe Alberti. L'altare maggiore è opera marmorea tardosettecentesca del maestro Giovanbattista Antonini da Brentonico. Dietro esso si trova la Pala del Santo Patrono opera del boemo Johann Pock, racchiusa in una imponente ed elaborata cornice marmorea. Narra la leggenda che la chiesa sorse sul luogo della morte di Sant'Udalrico, avvenuta nel 973 d.C. Il santo vescovo di Augusta, al ritorno da un pellegrinaggio a Roma, sentendosi morire chiese di essere trasportato sulla riva destra del torrente Avisio,che all'epoca rappresentava il confine tra il mondo tedesco e quello italiano, per poter spirare nella sua terra. A Lavis sarebbero state quindi sepolte le viscere del santo, secondo la tradizione popolare.
* Chiesetta di [[San Giovanni Nepomuceno]], mirabile opera barocca di Domenico de Costa di Badia risalente al 1755. Già cappella privata dell'adiacente palazzo De Coredo, ora municipio, l'edificio si presenta affacciato sulla antica Via Imperiale. L'interno a navata unica è arricchito da lesene sostenenti un imponente cornicione e da eleganti stucchi. Capolavoro assoluto è senza dubbio l'ancona barocca a stucco che incornicia la pala, bellissima opera roccocò di Francesco Sebaldo Unterpergher, dipinta nel 1741, raffigurante la Madonna con Bambino attorniata dai santi Giuseppe, Giovanni Battista, Giovanni Nepomuceno e Carlo Borromeo.
 
====Chiesa della Madonna di Loreto====
*La Chiesachiesa della [[Madonna di Loreto]], risalente al 1700 circa, è posta sulla sponda del torrente [[Avisio]] in prossimità del ponte. Costruita su modello della [[Santa Casa di Loreto]] per volere di Giovanni Battista Svaldi, si presenta ad aula unica e volta a botte. L'altare in pietra è sormontato dalla nicchia contenente la statua della Madonna ed è decorato da un affresco opera del pittore Angelo Orlandi raffigurante il trasporto della Santa Casa.
 
====Chiesetta di San Giovanni Nepomuceno====
*La Chiesettachiesetta di [[San Giovanni Nepomuceno]], mirabile opera barocca di Domenico de Costa di Badia risalente al 1755. Già cappella privata dell'adiacente palazzo De Coredo, ora municipio, l'edificio si presenta affacciato sulla antica Via Imperiale. L'interno a navata unica è arricchito da lesene sostenenti un imponente cornicione e da eleganti stucchi. Capolavoro assoluto è senza dubbio l'ancona barocca a stucco che incornicia la pala, bellissima opera roccocò di Francesco Sebaldo Unterpergher, dipinta nel 1741, raffigurante la Madonna con Bambino attorniata dai santi Giuseppe, Giovanni Battista, Giovanni Nepomuceno e Carlo Borromeo.
 
=== Aree naturali ===
====Giardino dei Ciucioi====
[[File:Lavis-Giardino dei Ciucioi-panorama from south.jpg|left|thumb|Il Giardino dei Ciucioi]]
{{vedi anche|Giardino dei Ciucioi}}
Ciucioi èÈ un giardino che sorge sulle pendici del dos Paion sopra il borgo di Lavis. Il toponimo "Ciucioi" deriva dal [[Lingua tedesca|tedesco]] ''Zu Zoll'' (Al Dazio: il paese di Lavis, era infatti il [[Dazio (economia)|dazio]] [[Tirolo|tirolese]] posto sul confine tra la contea del Tirolo e il Principato vescovile di Trento). Il giardino dei Ciucioi fu ideato e realizzato da Tommaso Bortolotti, ricco imprenditore lavisano, tra il 1840 e il 1860. Esso si sviluppa su [[terrazzamenti]] e si compone di finte quinte architettoniche legate all'eclettismo architettonico dell'epoca. Rare piante esotiche, coltivate in vaso e custodite in grandi serre riscaldate da stufe a olle e caminetti, arricchivano il patrimonio botanico del giardino ammirato anche da imperatori e principesse che passavano lungo la sottostante strada imperiale. Secondo recenti teorie il giardino sarebbe un giardino massonico.
 
====Biotopo foci dell'Avisio====
{{vedi anche|Biotopo Foci dell'Avisio}}
Riserva naturale che comprende le foci dell'Avisio e parte del corso dell'Adige fino alle foci del Noce. È attraversata dalla [[ciclopista della valle dell'Adige]].
 
== Società ==