Chiesa cattolica: differenze tra le versioni

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Esistono infine ricorrenti critiche che riguardano i rapporti tra alcuni Stati e Chiesa romana: in particolare, ci sono filoni culturali, ideologici e politici che contestano l'influenza esercitata dalle gerarchie cattoliche sui governi di vari paesi nelle scelte di ordine etico - morale. Da questi filoni la Chiesa cattolica è ritenuta un importante ostacolo per alcune ricerche scientifiche, come quelle che richiedono l'uso di embrioni per ottenere cellule staminali embrionali, sia la considerazione come diritti civili di alcune scelte, come [[divorzio]], [[Aborto|interruzione volontaria di gravidanza]], [[matrimonio tra persone dello stesso sesso]], [[adozione da parte di coppie dello stesso sesso]] e utilizzo/diffusione dei [[Contraccezione|metodi anticoncezionali]]. Altre Chiese cristiane (come alcune chiese protestanti), in Italia e in altre nazioni, hanno una visione diversa su alcuni di questi punti, oltre che sulla separazione tra Stato e confessioni religiose ("[[Laicità|Laicità dello Stato]]").
 
== Organizzazione ecclesiastica ==
=== Suddivisioni territoriali ===
 
La Chiesa cattolica è composta da tutti i suoi [[battesimo|battezzati]], e da un punto di vista territoriale è suddivisa in sedi chiamate [[diocesi]] nella [[Chiesa latina]] ed [[eparchia|eparchie]] nelle [[Oriente cristiano|Chiese orientali]].
 
Alla fine del [[2011]] il numero delle circoscrizioni ecclesiastiche era di 2.966 (''Annuario Pontificio'' del 2012).<ref>Cf. [http://www.news.va/en/news/60795 Presentazione dell'Annuario Pontificio 2012].</ref> Alle diocesi si affiancano altre forme di [[chiesa particolare]] come le prelature (sia [[prelatura territoriale|territoriali]] sia [[prelatura personale|personali]]) gli [[Ordinariato|ordinariati]] o le [[amministrazione apostolica|amministrazioni apostoliche]].
 
Le diocesi e normalmente anche le altre circoscrizioni sono affidate a un [[vescovo]] ([[Eparchia|eparca]] per le eparchie), che è considerato [[successione apostolica|successore degli apostoli]]. A capo del collegio dei vescovi sta il vescovo di Roma, il [[papa]], che è considerato il successore dell'apostolo [[Pietro apostolo|Pietro]].
 
Ogni diocesi è suddivisa in [[parrocchia|parrocchie]], rette da un [[parroco]] o da un [[Amministratore (diritto canonico)|amministratore parrocchiale]]. Con il [[concilio di Trento]] ([[XVI secolo]]) venne data grande importanza anche alle parrocchie rurali, mentre più anticamente erano state le [[Pieve|pievi]], raggruppamenti di paesi intorno al centro più grande della zona, a segnare la divisione delle diocesi.
 
=== Chiese e riti cattolici ===
{{Vedi anche|Chiesa particolare|diocesi|Chiesa sui iuris}}
[[File:Mont Liban Patriarch in Rome1.jpg|thumb|upright|destra|250px|Il [[Patriarca (cristianesimo)|patriarca]] [[Elias Boutros Hoayek]] e i vescovi della [[Chiesa maronita]] riuniti a Roma, [[1906]].]]
La Chiesa cattolica è costituita dalla comunione di diverse [[Chiese cattoliche di rito orientale|Chiese ''sui iuris'']] (distinte per forme di culto liturgico e pietà popolare, disciplina sacramentale e canonica, terminologia e tradizione teologica):
 
* [[Chiesa latina]], che comprende al suo interno sia il [[rito romano]] sia quello [[rito ambrosiano|ambrosiano]] e altri riti, ed è la chiesa in cui il [[papa]] svolgeva anche la funzione [[Patriarca (cristianesimo)|patriarcale]].
* [[Chiesa armeno-cattolica|Chiesa cattolica armena]];
* [[Chiesa cattolica caldea]] e [[Chiesa cattolica siro-malabarese|siro-malabarese]];
* [[Chiesa cattolica copta]] ed [[Chiesa cattolica etiope|etiope]]
* [[Chiesa cattolica greco-melchita|Chiesa Cattolica Greco-Melkita]];
* [[Chiesa maronita|Chiesa cattolica maronita]];
* [[Chiesa cattolica sira]] e [[Chiesa cattolica siro-malankarese|siro-malankarese]];
* [[Rito bizantino|Chiese greco-cattoliche]]:
** [[Chiesa greco-cattolica albanese|albanese]];
** [[Chiesa greco-cattolica bielorussa|bielorussa]];
** [[Chiesa greco-cattolica bulgara|bulgara]];
** [[Chiesa bizantina cattolica di Croazia e Serbia|croata]];
** [[Chiesa cattolica greca di rito bizantino|greca]];
** [[Chiesa bizantina cattolica in Italia|italo-albanese]]<ref>{{cita web|url=http://www.jemi.it/web-links/sp-345|titolo=Chiesa Italo-Albanese|autore=Jemi|accesso=14 novembre 2017}}</ref>;
** [[Chiesa greco-cattolica macedone|macedone]];
** [[Chiesa greco-cattolica rumena|rumena]];
** [[Chiesa greco-cattolica russa|russa]];
** [[Chiesa greco-cattolica rutena|rutena]];
** [[Chiesa bizantina cattolica di Croazia e Serbia|serba]];
** [[Chiesa greco-cattolica slovacca|slovacca]];
** [[Chiesa greco-cattolica ucraina|ucraina]];
** [[Chiesa greco-cattolica ungherese|ungherese]];
 
Diversamente dalle "famiglie" o "federazioni" di Chiese formate dal riconoscimento mutuo di corpi ecclesiali distinti, la Chiesa cattolica si considera un'unica chiesa incarnata in una pluralità di chiese locali o particolari, in quanto «realtà ontologicamente e temporalmente preesistente a ogni chiesa individuale particolare».<ref>''Lettera ai Vescovi della Chiesa Cattolica su alcuni aspetti della Chiesa vista come comunione'' del 28 maggio [[1992]] da parte della [[Congregazione per la dottrina della fede]]
[http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_28051992_communionis-notio_it.html Su alcuni aspetti della Chiesa intesa come comunione]</ref>
 
La Chiesa cattolica riconosce grande importanza alle chiese particolari, la cui importanza teologica è stata evidenziata dal Concilio Vaticano II; il termine ''[[Chiesa particolare]]'' ha due usi distinti:
 
* può riferirsi a una [[diocesi]], che nel ''Decreto sulla pastorale dei vescovi'' ''[[Christus Dominus]]'' viene descritta come: «una porzione del popolo di Dio affidata alle cure pastorali del vescovo, coadiuvato dal suo presbiterio, in modo che, aderendo al suo pastore, e da questi radunata nello Spirito Santo per mezzo del Vangelo e dell'eucaristia, costituisca una Chiesa particolare nella quale è presente e opera la Chiesa di Cristo, una, santa, cattolica e apostolica»;<ref>[http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_decree_19651028_christus-dominus_it.html Decreto ''Christus Dominus'' sull'ufficio pastorale dei vescovi]</ref>
* oppure a una [[Chiese cattoliche di rito orientale|chiesa ''sui iuris'']] che si differenzia per una maggiore autonomia come riconosciuto dal concilio Vaticano II nel decreto sulle chiese cattoliche orientali ''[[Orientalium Ecclesiarum]]''<ref>[http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_decree_19641121_orientalium-ecclesiarum_it.html Decreto ''Orientalium Ecclesiarum'' sulle Chiese orientali cattoliche]</ref> che riconosce le ''chiese o riti particolari''.
 
=== Circoscrizioni ecclesiastiche ===
Attualmente (ottobre [[2016]]) esistono le seguenti circoscrizioni ecclesiastiche:
* una [[Diocesi di Roma|sede papale]];
* 9 sedi [[Patriarcato (cristianesimo)|patriarcali]];
* 4 sedi [[Patriarcato (cristianesimo)|patriarcali titolari]];
* 4 sedi [[Arcivescovo maggiore|arcivescovili maggiori]];
* 5 sedi metropolitane ''[[Chiese cattoliche di rito orientale|sui iuris]]'';
* 548 sedi [[Metropolita|arcivescovili metropolitane]];
* 778 sedi [[Arcivescovo|arcivescovili]];
* 2221 sedi [[Vescovo|episcopali]];
* 93 sedi [[Sede titolare|metropolitane titolari]];
* 91 sedi [[Sede titolare|arcivescovili titolari]];
* 1904 sedi [[Sede titolare|episcopali titolari]];
* 42 [[Prelatura territoriale|prelature territoriali]];
* 11 [[Abbazia territoriale|abbazie territoriali]];
* 18 [[Esarcato apostolico|esarcati apostolici]];
* 9 [[Ordinariato per i fedeli di rito orientale|ordinariati per i fedeli di rito orientale]];
* 36 [[Ordinariato militare|ordinariati militari]];
* 3 [[Ordinariato personale|ordinariati personali]];
* una [[prelatura personale]];
* 88 [[Vicariato apostolico|vicariati apostolici]];
* 39 [[Prefettura apostolica|prefetture apostoliche]];
* 8 [[Amministrazione apostolica|amministrazioni apostoliche]];
* una [[Amministrazione apostolica personale San Giovanni Maria Vianney|amministrazione apostolica personale]];
* 8 [[Missione sui iuris|missioni indipendenti o ''sui iuris'']];
* 10 [[Esarcato patriarcale|esarcati patriarcali]];
* 5 [[Esarcato arcivescovile|esarcati arcivescovili]] e
* 5 [[Territorio dipendente dal patriarcato|territori dipendenti dal patriarcato]].
 
=== L'Ordine sacro ===
 
{{vedi anche|Ordine sacro|Ordini minori}}
[[File:Priests rome.jpg|thumb|destra|upright|Preti cattolici a [[Roma]]]]
La struttura ecclesiastica cattolica è organizzata secondo tre gradi del [[sacramento]] dell'[[ordine sacro]]. In ordine crescente di pienezza essi sono:
 
* [[Diacono]], collabora con il vescovo e con i presbiteri nella modalità del servizio.
Questi ordini (insieme, in passato, agli [[ordini minori]]) costituiscono nel complesso il [[clero]];
* [[Presbitero]] (o prete, o sacerdote), collabora con il vescovo come suo sostituto;
* [[Vescovo]], che rappresenta la successione degli [[Apostolo|apostoli]].
 
A coloro che hanno ricevuto il sacramento dell'ordine possono poi essere conferiti altri titoli e cariche che non hanno valore sacramentale, ma onorifico o inerente all'ufficio come, ad esempio: [[cardinale]], arcivescovo, monsignore. Lo stesso si può dire del papa che è, dal punto di vista sacramentale, un vescovo.
 
Ai tre gradi dell'ordine sacro corrispondono diversi ''munera'' ossia poteri quanto alla celebrazione, alla potestà di governo e all'annuncio del Vangelo.
 
Il diacono svolge eminentemente funzioni di servizio nel ministero dell'altare, della parola e della carità. Può celebrare il sacramento del [[battesimo]] e del [[matrimonio]] nonché i [[sacramentali]] quali la benedizione o il rito delle esequie.
 
Il presbitero coopera al ministero del vescovo e ne assume alcune potestà quali la celebrazione dei sacramenti (esclusi l'ordine e la confermazione), dei sacramentali, la presidenza delle celebrazioni liturgiche, l'annuncio della parola e la potestà di governo secondo le indicazioni date dal vescovo. Tra queste la più comune è la responsabilità di una parrocchia.
 
Il vescovo, infine, ha la pienezza dell'ordine sacro. Amministra in prima persona tutti i sacramenti e sacramentali o può delegare altri vescovi o presbiteri, come nel caso della [[Confermazione|cresima]] o dell'[[esorcismo]].
 
=== Il papa ===
 
{{vedi anche|Papa|Primato di Pietro|Primato papale}}
[[File:Pope-peter pprubens.jpg|thumb|upright|destra|[[San Pietro]], considerato il primo papa dalla Chiesa Cattolica, in un ritratto di [[Rubens]]]]
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nota: può essere più utile estendere la voce [[papa]] oppure [[primato papale]] che ripeterla in questa sezione
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La Chiesa cattolica afferma che Gesù conferì all'[[apostolo]] Pietro l'autorità ultima su tutta la comunità dei suoi [[discepolo|discepoli]]: secondo l'interpretazione cattolica Cristo conferì a Pietro nei pressi di [[Cesarea di Filippo]] il [[primato di Pietro|primato]] sugli altri apostoli e su tutta la Chiesa ([[Vangelo secondo Matteo|Matteo]] {{passo biblico|Mt|16,13-20}}) e lo riconfermò dopo la resurrezione nell'apparizione presso il [[lago di Tiberiade]] ([[Vangelo secondo Giovanni|Giovanni]] {{passo biblico|Gv|21,15-19}}).
 
Il contesto del primo episodio è quello della domanda di Gesù ai discepoli riguardo alla sua identità. Alla risposta di Pietro «Tu sei il [[Gesù|Cristo]], il [[Figlio di Dio|Figlio]] del [[Dio]] vivente», Gesù replica: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la [[carne (Bibbia)|carne]] né il [[sangue (Bibbia)|sangue]] te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei [[cielo (religione)|cieli]]. E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa [[roccia|pietra]] edificherò la mia Chiesa e le porte degli [[inferno|inferi]] non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del [[regno dei Cieli]], e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
 
Nel secondo episodio invece Gesù chiede per tre volte a Pietro: «Simone di Giovanni, mi ami?», e ogni volta alla sua risposta affermativa replica: «Pasci le mie pecorelle.»
 
Tali passi sono interpretati dalla Chiesa cattolica nel senso forte di un [[primato di Pietro|primato]] di insegnamento e [[giurisdizione]] su tutta la Chiesa, e sono anche interpretati a fondamento della dottrina del [[primato papale]]. Essendo stato Pietro il primo vescovo della Chiesa di Roma, il suo primato si trasmette al suo successore nella stessa sede, quindi al vescovo di Roma.
 
Il ruolo del papa è andato crescendo nel [[II millennio]], fino a raggiungere il suo apice nel [[XIX secolo]] con la dichiarazione sull'[[infallibilità papale]] del [[Concilio Vaticano I]].
 
Secondo tale dichiarazione il papa può esercitare il diritto di dare insegnamenti riguardo alla fede e alla morale, da ritenere parte del deposito della fede, quando parla ''[[ex cathedra]]'', cioè quando esercita il «suo supremo ufficio di Pastore e di Dottore di tutti i cristiani», e quando «definisce una dottrina circa la fede e i costumi».
[[File:Roma-san giovanni03.jpg|sinistra|thumb|La [[cattedra]] papale nella [[basilica di San Giovanni in Laterano]] a [[Roma]]]]
A partire dalla definizione dell'infallibilità del [[1870]], quest'ultima è stata esercitata formalmente una sola volta dai pontefici, e questo con la promulgazione del [[dogma]] dell'[[Assunzione di Maria]] da parte di [[papa Pio XII]] nel [[1950]]. Tutti gli altri insegnamenti impartiti dai Papi negli ultimi 150 anni non sono stati formalmente definiti "dogmi".
 
L'infallibilità papale ha portato alla formale accusa di [[eresia]] da parte della [[Chiesa ortodossa|Chiesa cristiana ortodossa]] che, nel 1848, e nella figura dei [[Patriarcato ecumenico di Costantinopoli|Patriarchi di Costantinopoli]], [[Patriarcato di Alessandria|Alessandria]] e [[Chiesa ortodossa di Gerusalemme|Gerusalemme]], unitamente ai loro [[Concilio|Sinodi]], inviò un'[[enciclica]] a [[papa Pio IX]] dove condannava tale dottrina come "eresia"<ref>L'enciclica di condanna della Chiesa ortodossa fu promulgata a seguito della missiva di papa Pio IX che, nello stesso anno, invitava queste Chiese a tornare in seno al "recinto del Signore" ovvero al "Santo Trono di Pietro". Cfr. Patrick Barnes. ''The Non-Orthodox - The Orthodox Teaching on the Cristhians Outside of the Church''. Salisbury, Regina Orthodox Press, 1999, p. 18.</ref> e coloro che la sostenevano come "eretici", sulla base della convinzione che il vescovo di Roma e la sua Chiesa avessero abbandonato la conciliarità in favore della monarchia e del monopolio dei doni dello [[Spirito Santo]]<ref>Patrick Barnes. ''The Non-Orthodox - The Orthodox Teaching on the Cristhians Outside of the Church''. Salisbury, Regina Orthodox Press, 1999, p. 18.</ref>.
 
La procedura per l'elezione del papa e la nomina dei vescovi ha subito numerosi cambiamenti nel corso dei secoli: dal basso medioevo ([[Viterbo]], [[1271]]), il papa viene eletto in [[conclave]] dai cardinali, i ''Principi della Chiesa''; a lui compete invece di nominare direttamente i membri del [[clero]] di gerarchia più elevata di [[rito latino]], a partire dai vescovi (normalmente dopo consultazione con gli altri prelati). Nelle Chiese cattoliche orientali i vescovi vengono nominati dai rispettivi patriarchi, secondo gli usi locali.
 
Il papa è assistito nei suoi compiti dai [[Cardinale|cardinali]]. Tutti i membri della gerarchia ecclesiastica rispondono a lui e alla [[Curia romana]] nel suo insieme. Ogni papa continua il suo servizio fino alla morte (ciò valeva anche per gli altri vescovi fino al pontificato di Paolo VI<ref>Con il [http://w2.vatican.va/content/paul-vi/it/motu_proprio/documents/hf_p-vi_motu-proprio_19701120_ingravescentem.html motu proprio ''Ingravescentem Aetatem''] stabilì che all'età di 75 anni i vescovi devono presentare le proprie dimissioni</ref>) o rinuncia (che è avvenuta otto volte, con i papi [[Papa Clemente I|Clemente]], [[Papa Ponziano|Ponziano]], [[Papa Silverio|Silverio]], [[Papa Benedetto IX|Benedetto IX]], [[Papa Gregorio VI|Gregorio VI]], [[Papa Celestino V|Celestino V]], [[Papa Gregorio XII|Gregorio XII]] e [[Papa Benedetto XVI|Benedetto XVI]]).
 
Il papa risiede attualmente nella [[Città del Vaticano]], un piccolo Stato indipendente situato nel centro di [[Roma]], del quale egli è monarca assoluto, e riconosciuto dalla maggioranza della [[diplomazia]] internazionale come ambito di sovranità della [[Santa Sede]].
 
=== Vita consacrata ===
 
{{vedi anche|Ordine religioso cattolico}}
[[File:Bernardyn z klasztoru w Kalwarii Zebrzydowskiej.JPG|thumb|destra|Un [[ordine dei frati minori|frate minore francescano]]]]
[[File:Nonne im Kreuzgang, 1930.jpg|thumb|destra|[[Suora]] in clausura]]
Nel corso dei secoli si sono sviluppate esperienze comunitarie al di fuori della diocesi, chiamati [[Ordine religioso cattolico|ordini religiosi]], soprattutto configurate in [[monachesimo]], [[ordini mendicanti]] fino alla nascita della prima [[congregazione religiosa]] che diventeranno via via le nuove realtà comunitarie della chiesa.
 
I primi, a cui si può dare la nascita in occidente con la [[Regola benedettina]], si svilupparono in un momento di crisi ([[VIII secolo|VIII]] - [[XII secolo]]) come tentativo di instaurare un particolare e più intimo legame con [[Dio]]. I secondi, nati durante la riforma del [[XII secolo]] si caratterizzano nelle loro diversità per la ricerca di attualizzare il messaggio cristiano nella società: tra questi i [[Ordine dei carmelitani scalzi|carmelitani]], i [[Ordine francescano|francescani]] e i [[Ordine dei frati predicatori|domenicani]]. Non sono mancate, dal [[XIX secolo]], le Congregazioni religiose maggiormente attente ai bisogni dei giovani, degli anziani e di altre categorie sociali svantaggiate. Tra esse spiccano le [[comunità missionarie]], con lo scopo precipuo di diffondere la fede cattolica in tutto il mondo.
 
Dal [[IV secolo]] in poi si ha la nascita dei vari [[Ordine religioso cattolico|ordini religiosi]] così divisi:
 
* [[Monachesimo|ordini monastici]]: [[Ordine della Vergine Maria|annunziate]], [[Ordine di San Benedetto|benedettini]], [[Ordine della Santissima Annunziata|celesti]], [[Ordine cistercense|cistercensi]], [[Monache clarisse|clarisse]], [[Concezioniste francescane|concezioniste]], [[Cistercensi della stretta osservanza|trappisti]], [[Ordine certosino|certosini]], [[Congregazione camaldolese|camaldolesi]], [[Ordine di San Girolamo|geronimiti]], [[Ordine del Santissimo Redentore|redentoriste]], ecc.
* [[canonici regolari]]: [[Ordine teutonico|teutonici]], [[Canonici regolari premostratensi|premostratensi]], [[Canonici regolari della Santa Croce|crocigeri]], ecc.
* [[ordini mendicanti]]: [[Ordine di Sant'Agostino|agostiniani]], [[Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo|carmelitani]], [[Ordine francescano|francescani]], [[Ordine dei frati predicatori|domenicani]], [[Servi di Maria|serviti]], [[Ordine della Santissima Trinità|trinitari]], frati bigi, ecc.
* [[chierici regolari]]: [[Compagnia di Gesù|gesuiti]], [[Chierici regolari Ministri degli Infermi|camilliani]], [[Chierici regolari di Somasca|somaschi]], ecc.
Mentre per arrivare a una [[congregazione religiosa]] si deve aspettare il [[XVII secolo]], tra le più diffuse:
* [[Congregazione della Passione di Gesù Cristo|passionisti]], [[Società Salesiana di San Giovanni Bosco|salesiani]], [[Congregazione dei chierici mariani|mariani]], [[missionarie della carità]], [[Suore di Nostra Signora della carità del Buon Pastore|suore del Buon Pastore]]
Le due realtà degli ordini e delle congregazioni religiose si differenziano per l'emissione dei [[voto (religione)|voti]]: per i primi essa avviene in forma solenne, per i secondi in forma semplice; formalmente non ci sono differenze rilevanti.
 
=== Movimenti e associazioni ===
 
{{Vedi anche|Associazioni e movimenti cattolici}}
Nel [[XX secolo]] ha preso avvio il fenomeno dei movimenti ecclesiali: questi sono associazioni di fedeli ispirate da un [[carisma (cristianesimo)|carisma]] particolare e che si organizzano autonomamente dalla normale gerarchia (vescovi e parroci).
La differenza fra i movimenti e le associazioni è che queste ultime non sono organizzate autonomamente dalla gerarchia (come invece avviene per i movimenti), ma collaborano con essa in modo integrato e coordinato, partecipando attivamente in pressoché tutti i momenti della vita parrocchiale e diocesana. Gli aderenti ai movimenti, al contrario, hanno un calendario spesso molto fitto di eventi caratteristici del proprio movimento e celebrano fra di loro la messa domenicale, con l'effetto quindi di limitare o azzerare i contatti con la vita parrocchiale e di consentire una partecipazione quasi sempre marginale ai momenti diocesani.
 
== La denominazione ''Chiesa cattolica'' ==