Margarito di Brindisi: differenze tra le versioni

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Nell'autunno [[1187]], re Guglielmo II lo inviò in [[Terrasanta]] dopo che [[Saladino]] aveva riconquistato [[Gerusalemme]]: Margarito, con 60 navi e 200 cavalieri, pattugliò la costa della [[Palestina]] impedendo costantemente a Saladino di occupare altri porti crociati; infine, nel luglio [[1188]] sbarcò a [[Tripoli (Libano)|Tripoli]], costringendo Saladino alla ritirata, e allontanò i saraceni anche da Marqab, Latakia e [[Tiro (città)|Tiro]].
 
Alla morte di Guglielmo (novembre [[1189]]) Margarito tornò in Sicilia e fu uno strenuo sostenitore selladella contrastata ascesa al trono di Tancredi. Tuttavia, l'anno successivo fu costretto a lasciare il [[porto di Messina]] sotto l'attacco di [[Riccardo Cuor di Leone]] che saccheggiò la città (4 ottobre 1190). Margarito difese le ragioni di Tancredi soprattutto nei confronti del [[re di Germania]] [[Enrico VI di Svevia|Enrico VI]], che avendo sposato la zia di Tancredi, [[Costanza d'Altavilla]], avanzava pretese sul [[Regno di Sicilia]].
Quando Enrico VI assediò [[Napoli]] nell'estate del [[1191]], Margarito accorse in difesa della città, assaltò le navi pisane e liberò il porto; nel frattempo a Salerno Costanza veniva fatta prigioniera e condotta a Messina. Forse in occasione di questo inatteso successo Tancredi nominò Margarito primo [[conte di Malta]] ([[1192]]): la titolarità della contea di Malta forniva ingenti risorse e svolgeva, al pari dei porti di Brindisi e di Messina, un ruolo importante come infrastruttura per l'allestimento delle navi regie, l'ancoraggio e il reclutamento.