Muztagata: differenze tra le versioni

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I primi italiani che ne conquistarono la cima furono: Lucia Boggio Marzet, Maria Teresa Bonetti Gaiotto e Margherita Solari Pastine in una spedizione escursionistica italo-francese organizzata nell'agosto 1984 da Beppe Tenti, mentre nell'agosto 1985 da Eugenio Martinotti e Alfredo Bonaiti in una spedizione di scialpinismo con due francesi e uno spagnolo.
 
Nel 2005 due tedeschi Benedikt Bohm e Sebastian Haag con il tempo incredibile di 10 ore e 41 minuti salgono con gli sci in vetta al Muztagata e rientrano al campo base, compiendo un’impresa straordinaria nella storia dello sci-alpinismo d’alta quota. L’impresa è resa possibile grazie ad uno specifico allenamento ma soprattutto all’utilizzo per la prima volta di materiali ed equipaggiamenti tecnici estremamente leggeri, realizzati appositamente dalla Dynafit per compiere questo record, che hanno permesso di salire e scendere in meno di 11 ore su una via che le normali spedizioni compivano prima in 4 giorni.
 
Nel 2006 in occasione del 50° anniversario della prima salita, altri tre italiani, Alex Fattori, Matteo Moro e Marco Peruz, compiono la discesa integrale con gli sci dalla vetta del Muztagata. Per l’ascensione, in tutto 13 ore di salita in 3 giorni per il dislivello totale di 3000 metri, vengono allestiti soltanto 2 campi alti, anziché 3 come negli anni precedenti. Durante questa spedizione italiana vengono effettuati moderni test scientifici per il monitoraggio della saturazione dell’ossigeno nel sangue e dei parametri fisiologici al variare dell’altitudine e dell’acclimatazione, per migliorare i nuovi metodi di allenamento in alta quota senza l’uso di bombole di ossigeno.