Storia dell'antisemitismo: differenze tra le versioni

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L'autore e storico accademico [[William Rubenstein]] descrive la presenza dell'antisemitismo nel mondo anglofono in uno dei suoi saggi; spiega che esistono livelli relativamente bassi di antisemitismo nel mondo anglofono, in particolare il [[Gran Bretagna]] e negli [[Stati Uniti d'America]], a causa dei valori legati al [[protestantesimo]], alla crescita del [[capitalismo]] e alla creazione di governi costituzionali che proteggono le libertà civili<ref name=":0" />.
 
Rubenstein non sostiene che il trattamento riservato agli ebrei fosse l'ideale in questi paesi, ma afferma altresì che nel mondo inglese si è sviluppato un minore antisemitismo grazie alle strutture politiche, ideologiche e sociali. Essenzialmente le nazioni di [[lingua inglese]] hanno vissuto livelli uantitativamentequantitativamente inferiori di antisemitismo rispetto agli altri stati in quanto i loro contesti costituzionali intrisi di [[liberalismo]] hanno sempre limitato l'espressione organizzata e violenta dell'antisemitismo<ref name=":0" />.
 
Nel suo [[saggio]] Rubinstein cerca di contestualizzare la riduzione della popolazione ebraica che ha condotto ad un periodo di riduzione dell'antisemitismo: "''tutti gli ebrei sono stati espulsi dall'Inghilterra nel 1290, questa fu la prima volta che gli ebrei vennero espulsi in massa da un paese europeo''"<ref name=":0">{{Cita libro|titolo=Antisemitism in the English-Speaking World|cognome=Rubenstein|nome=William D.|editore=Oxford University Press Inc.|anno=2010|città=New York|pp=459}}</ref>.