Teoria umorale: differenze tra le versioni

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[[File:Lavater1792.jpg|thumb|upright=1.5|Fisiognomica dei [[quattro temperamenti]]: flemmatico e collerico (in alto), sanguigno e melanconico (in basso).<ref>Incisione di [[Johann Kaspar Lavater]], da ''Physiognomische Fragmente zur Beförderung der Menschenkenntnis und Menschenliebe'' (1775-1778).</ref>]]
La '''teoria umorale''',<ref name=ubaldo>Voce [http://books.google.it/books?id=0SmsUO9GS94C&pg=PA82#v=onepage&q=&f=false ''Umori''] in [[Nicola Ubaldo]], ''Atlante illustrato di filosofia'', Firenze, Giunti Editore, p. 82, 2000. <small>ISBN 8844009277; ISBN 9788844009274.</small> Nuova ed.: 2005. <small>ISBN 8809041925; ISBN 9788809041929.</small></ref><ref>Voce [http://www.treccani.it/Portale/elements/categoriesItems.jsp?pathFile=/sites/default/BancaDati/Vocabolario_online/U/VIT_III_U_122593.xml ''Umore''] in Treccani.it.</ref> concepita da [[Ippocrate di Coo]], rappresenta il più antico tentativo, nel [[civiltà occidentale|mondo occidentale]], di ipotizzare una spiegazione [[eziologia|eziologica]] dell'insorgenza delle [[malattia|malattie]], superando la concezione superstiziosa, magica o religiosa.
 
Secondo la teoria umorale, un eccesso o una deficienza di uno qualsiasi dei quattro fluidi corporei presenti in una persona, noti come [[umori]], hanno un influsso diretto sul suo [[temperamento (psicologia)|temperamento]] e sulla sua salute.
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=== Ippocrate ===
[[File:Schema dei quattro umori.png|upright=1.5|thumb|Schema dei quattro umori, in relazione ai [[quattro elementi]]]]
[[Ippocrate]] tentò di applicare tale teoria alla natura umana,<ref>La dottrina di Ippocrate fu resa nota da uno scritto attribuito a suo genero Polibio, anch'egli originario di Cos, cfr. {{cita web|http://www.accademiajr.it/medweb/elementi.html|Le basi della medicina umorale}}</ref> definendo l'esistenza di [[quattro umori]] base, ovvero :
*[[bile nera]],; [[bile gialla]],; [[flegma]]; ed infine il [[sangue (umore)|sangue]] (umore rosso).
La terra corrisponderebbe alla bile nera (o [[atrabile]], in greco ''Melàine Chole'') che ha sede nella [[milza]], il fuoco corrisponderebbe alla bile gialla (detta anche [[collera]]) che ha sede nel [[fegato]], l'acqua alla flemma (o flegma) che ha sede nella testa, l'aria al sangue la cui sede è il [[cuore]].<ref>Ludovico Geymonat, Gianni Micheli, Corrado Mangione, ''Storia del pensiero filosofico e scientifico'', Volume 1, Garzanti, 1970, p.380</ref> AIl questi corrispondono quattronumero [[temperamento4 (psicologianumero)|temperamentiquattro]] (melanconico,si collerico,basava flemmatico,tra sanguigno)l'altro sul principio [[Pitagora|pitagorico]] della ''[[tetraktys]]'' posto a fondamento di ogni fenomeno della natura,<ref name=ubaldo/> per cui alle quattro qualità elementari (secco, freddo, umido, caldo), corrispondono quattro stagioni (autunno, inverno, primavera, estate) e, quattro stagionietà della vita (maturitàinfanzia, vecchiaiagiovinezza, infanziamaturità, giovinezzavecchiaia), e quattro momenti della giornata. IlGli buonumori, funzionamentodi dell'organismoconseguenza, dipenderebbesono dall'equilibriosoggetti deglia elementiprevalere o a diminuire a seconda del periodo: il sangue, definitoad esempio, prevale in [[eucrasiaprimavera]], mentrela ilbile prevaleregialla dell'unoin o[[estate]], dell'altrola causerebbeflemma in [[autunno]] e la malattiabile ovveronera discrasiain [[inverno]].<ref name=ubaldo/>
 
Il buon funzionamento dell'organismo dipenderebbe dall'equilibrio degli elementi, definito «[[eucrasia]]», mentre il prevalere dell'uno o dell'altro causerebbe la malattia ovvero «discrasia».
Oltre ad essere una teoria eziologica della malattia, la teoria umorale è anche una teoria della [[personalità]]: la predisposizione all'eccesso di uno dei quattro umori definirebbe un [[carattere (psicologia)|carattere]], un temperamento e insieme una costituzione fisica detta ''complessione'':
*il [[malinconia|malinconico]], con eccesso di bile nera, è magro, debole, pallido, avaro, triste;
*il collerico, con eccesso di bile gialla, è magro, asciutto, di bel colore, irascibile, permaloso, furbo, generoso e superbo;
*il flemmatico, con eccesso di flegma, è beato, lento, pigro, sereno e talentuoso;
*il sanguigno, con eccesso di sangue, è rubicondo, gioviale, allegro, goloso e dedito ad una sessualità giocosa.
 
===Galeno===
[[Galeno]] ([[131]]-[[201]]) ampliò tentando di corroborare la teoria umorale tentando di corroborarla attraverso studi scientifici basati sulla dissezione di animali e sull'osservazione di cadaveri morti di morte violenta (ad esempio in [[battaglia]]). Egli sosteneva che principio fondamentale di vita era ''[[pneuma]]'' ([[aria (elemento)|aria]], alito, spirito), corrispondente al sangue. Pertanto il cuore, essendone la sede, doveva essere la sede della vita e dello spirito (ciò che più tardi si chiamerà [[anima]]). Riflettendo sulla [[bile nera]] affermò che la separazione di questa nel corpo, l'«umor melancolico», può causare la ''[[melancolia]]'', l'[[antrace]] o l'[[elefantiasi]]. FuSecondo arteficela diconcezione undel clamorososuo errore:tempo, ritenne completamente separate la [[circolazione sanguigna|circolazione del sangue]] [[arteria|arterioso]] e di quello [[vena|venoso]], eaffermando proclamòinoltre che i [[Salasso|salassi]], asportando l'eccesso di sangue, erano in grado di riequilibrare gli [[umori]].
L'infinita possibilità che gli elementi hanno di combinarsi fra loro è all'origine degli infiniti caratteri riscontrabili nella natura umana. Gli umori, inoltre, sono soggetti a prevalere o a diminuire a seconda dei momenti della giornata, delle stagioni e delle età della vita. Il sangue, ad esempio, prevale in primavera, la bile gialla in estate, la flemma in autunno e la bile nera in inverno.
 
L'infinita possibilità che gli elementi hanno di combinarsi fra loro fu posta da Galeno all'origine degli infiniti [[carattere (psicologia)|caratteri]] riscontrabili nella natura umana.
[[Galeno]] ([[131]]-[[201]]) ampliò tentando di corroborare la teoria umorale attraverso studi scientifici basati sulla dissezione di animali e sull'osservazione di cadaveri morti di morte violenta (ad esempio in [[battaglia]]). Egli sosteneva che principio fondamentale di vita era ''pneuma'' (aria, alito, spirito), corrispondente al sangue. Pertanto il cuore, essendone la sede, doveva essere la sede della vita e dello spirito (ciò che più tardi si chiamerà [[anima]]). Riflettendo sulla bile nera affermò che la separazione di questa nel corpo, l'«umor melancolico», può causare la ''[[melancolia]]'', l'[[antrace]] o l'[[elefantiasi]]. Fu artefice di un clamoroso errore: ritenne completamente separate la [[circolazione sanguigna|circolazione del sangue]] [[arteria|arterioso]] e di quello [[vena|venoso]] e proclamò che i [[Salasso|salassi]], asportando l'eccesso di sangue, erano in grado di riequilibrare gli umori.
A questi corrispondono quattro [[temperamento (psicologia)|temperamenti]] (melanconico, collerico, flemmatico, sanguigno),
 
Oltre ad essere una teoria eziologica della malattia, la teoria umorale èdivenne così anche una teoria della [[personalità]]: la predisposizione all'eccesso di uno dei quattro umori definirebbe un [[carattere (psicologia)|carattere]], un temperamento e insieme una costituzione fisica detta ''complessione'':
*il [[malinconiamelanconico|malinconico]], con eccesso di bile nera, è magro, debole, pallido, avaro, triste;
*il [[collerico]], con eccesso di bile gialla, è magro, asciutto, di bel colore, irascibile, permaloso, furbo, generoso e superbo;
*il [[flemmatico]], con eccesso di flegma, è beato, lento, pigro, sereno e talentuoso;
*il [[sanguigno (temperamento)|sanguigno]], con eccesso di sangue, è rubicondo, gioviale, allegro, goloso e dedito ad una sessualità giocosa.
 
===Nel Medioevo===
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Il sistema degli umori elaborato da Ippocrate e Galeno fu ereditato nel [[Medioevo]] dalla cultura [[medicina islamica|islamica]] ed ebraica, e quindi fatto proprio dalla [[scuola medica salernitana]], che si avvalse di traduzioni dei testi arabi ad opera di [[Costantino l'Africano]], e di una quotidiana attività di assistenza ai malati.
 
La dottrina umorale si presentava, da un lato, come altamente [[individuo|individualistica]], poiché si diceva che ogni paziente possedesse una propria composizione di umori diversa da tutti gli altri;<ref name=bynum>W.F. Bynum, Roy Porter, ''Companion Encyclopedia of the History of Medicine'', vol. 1, p. 281, Londra, Routledge, 1997.</ref> essa, d'altro lato, adottava ad un approccio [[olismo|olistico]] alla terapia in quanto enfatizzava il legame tra i processi psichici e quelli fisici.<ref name=bynum/> L'associazione tra ulteriori sottospecie dei [[quattro temperamenti]], dei [[quattro elementi]] e dei [[quattro umori]], poteva dare luogo così a una serie di combinazioni [[matematica|matematiche]] ritenute in grado di collegare ogni aspetto del [[macrocosmo]] col [[microcosmo]], l'[[astrologia]] con la medicina, i farmaci ai relativi sintomi.<ref>Franco Volpi, Guido Boffi, ''Dizionario delle opere filosofiche'', p. 568, Pearson Italia S.p.a., 2000.</ref>
{{citazione|La cultura medievale ha accolto tutti i grandi schemi delle età della vita sviluppati in precedenza dagli antichi, in particolare quelli basati sui numeri 3, 4, e 7. [...] Il numero [[4 (numero)|quattro]] consentiva quindi un perfetto accordo con il fondamento stesso dell'[[antropologia]] antica e medievale, secondo la quale l'uomo è un [[microcosmo]], cioè un cosmo in minatura.|Agostino Paravicini Bagliani, ''Les Ages de la vie'', in ''Dictionnaire raisonné de l'Occident médiéval'', a cura di Jacques Le Goff e Jean Claude Schmitt, 2 voll., Pargi, Fayard, 1999 <ref>Trad. it. ''Dizionario dell'Occidente medievale'', Torino, Einuaudi, 2003-2004.</ref>}}
 
===Età moderna===
[[File:Melancolía 001.JPG|thumb|[[Albrecht Dürer]], ''Melancolia''.]]
La teoria umorale godette di nuova fortuna nel [[Rinascimento]], e continuò ad essere ritenuta valida almeno fino quasial alla[[Seicento]], metàquando si affermarono altre dottrine come la [[iatrochimica]] e quella dell'[[XIXdottrina secolomiasmatico-umorale|Ottocentomiasmatica]].<ref>EdwardGiuseppe ShorterArmocida, ''Psicosomatica. Storia deidella sintomi e delle patologie dall'Ottocento a oggimedicina'', ppag. 29304 e 377, FeltrinelliJaca Book, 1993.</ref> MoltiIn età moderna, molti pazienti con sintomi riconducibili a quelli indicati da [[Ippocrate di Coo|Ippocrate]], venivano curati cercando di far ''bilanciare'' la presenza dei quattro umori nel corpo. A tale scopo sarebbe stata inventata una ''"sedia rotante"'' su cui veniva fatto salire il paziente; questa sedia era in grado di ruotare ad alta velocità, in modo che alla fine del ''"trattamento"'' il paziente si trovasse con gli umori mescolati e quindi nuovamente bilanciati.
 
Le idee di Ippocrate e Galeno seguitarono comunque ad essere dominanti, venendo abbandonate solo quasi alla metà dell'[[XIX secolo|Ottocento]].<ref>Edward Shorter, ''Psicosomatica. Storia dei sintomi e delle patologie dall'Ottocento a oggi'', p. 29, Feltrinelli, 1993.</ref>
Sebbene la scienza moderna abbia completamente smentito le teorie di Ippocrate e dei suoi seguaci, esse furono dominanti fino al [[Rinascimento]]. Di questa egemonia sopravvivono ampie tracce nel linguaggio moderno: il [[cuore]] è comunemente indicato come la sede dei sentimenti e in particolare dell'[[amore]] che, poeticamente, è "alito di [[vita]]"; melancolia è un sentimento di tristezza ma anche una grave forma di [[disturbo depressivo|depressione]]; collera e flemma descrivono ancora oggi irascibilità e pigrizia; il collerico "si rode il fegato" oppure "è giallo dalla rabbia" (l'[[ittero]] è sintomo di malattia epatica caratterizzata dalla colorazione giallognola). Influenze della teoria umorale e della teoria dei quattro elementi sono tuttora presenti in varie forme di [[medicina alternativa]] come ad esempio la naturopatia.
 
L'attuale pedagogia di impianto [[Pedagogia Waldorf|Steiner-Waldorf]] ricorre ampiamente alla teoria umorale nelle sue declinazioni teoriche e applicative, distinguendo il fanciullo di temperamento sanguinico, flemmatico, collerico e melancolico.<ref>{{Cita libro|autore = Rudolf Steiner|titolo = Il segreto dei temperamenti umani|anno = 2011|editore = Editrice Antroposofica|città = 2011|ISBN = 978-88-7787-407-8}}</ref>