Carolina Bonaparte: differenze tra le versioni

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=== L'alleanza con l'Austria ===
Le prime negoziazioni d'alleanza con l'[[Austria]] furono fatte da Murat all'insaputa di Carolina. Il 7 marzo [[1813]], inviò a Vienna un agente che fu ricevuto da [[Klemens Metternich]]. Il suo principale compito era di conservare il regno di Napoli; in effetti, credeva che Napoleone decidesse di unirlo all'Impero di Francia o al Regno d'Italia. Ogni giorno più freddo con Napoleone, Murat s'indignò quando l'Imperatore affidò, all'inizio di luglio 1813, il comando degli eserciti italiani al viceré Eugenio e non a lui. Fu in questo periodo che mise al corrente Carolina delle sue negoziazioni con l'Austria.
 
Nell'agosto 1813, Murat fu inviatomandato da Napoleone a raggiungere il suo esercito a [[Dresda]] e Carolina fu nominata reggente in suisua assenza. In questo momento, Metternich e i suoi rappresentanti l'assicurarono che se Napoli entrava in coalizione contro la Francia, tutti i membri della coalizione avrebbero riconosciuto il suo regno e i suoi sovrani. Al fine di conservare il suo regno, Carolina accettò l'alleanza con l'Austria. Rientrato a Napoli il 4 novembre, Murat accettò ugualmente di entrare nella coalizione.
 
Nella notte tra il 7 e l'8 gennaio 1814, un accordo con l'Austria venne firmato: Murat promise un esercito di {{formatnum:30000}} uomini per combattere al fianco della coalizione, a condizione di non invadere il suolo francese, e in cambio l'Austria garantì gli Stati di Napoli. Il 23 gennaio 1814, Gioacchino lasciò Napoli con il suo esercito e Carolina fu di nuovo reggente. Tuttavia, gli Inglesi si rivelarono presto una minaccia, perché non avevano ratificato l'accordo austro-napoletano e non riconoscevano Murat come re.
 
Il 12 febbraio, Carolina fece ritornareallontanare da Napoli tutti gli ufficiali ed agenti francesi e tagliò le comunicazioni e il commercio tra Napoli e la Francia.
 
Il 29 marzo 1814, dopo l'abdicazione di Napoleone, Murat rientrò a Napoli. Egli e Carolina rifiutarono di aiutare Napoleone esiliato sull'[[Isola d'Elba]]; tuttavia accolsero Paolina Bonaparte a Napoli, che comunicavapoté comunicare con Napoleone, ma senza il sigillo dei sovrani di Napoli.
 
Seguì un periodo di relativa tranquillità a Napoli, ma nello stesso tempo, gli Alleati pensavano alla divisione dell'Europa e considerarono in un primo momento di dare l'Italia ai Borboni; preferirono lasciare provvisoriamente Napoli a Murat. Gli Inglesi, dal canto loro, non riconoscevano alcuna alleanza con i sovrani di Napoli.
 
La sera del 26 febbraio 1815, Napoleone evase dall'Isola d'Elba: Murat decise allora di ricongiungersi a lui e di liberare nello stesso tempo l'Italia per divenirne re. Carolina cercò di dissuaderlo, ma inutilmente: egli lasciò Napoli il 17 marzo 1815.