Søren Kierkegaard: differenze tra le versioni
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Nato da Michael Pedersen ([[1756]]-[[1838]]) e dalla sua seconda moglie Ane Sørensdatter Lund<ref>La prima moglie, Kristine Røyen, morì nel 1796, senza figli.</ref> ([[1768]]-[[1834]]), Kierkegaard visse la quasi totalità della sua esistenza a [[Copenaghen]], dove nacque e morì. La sua filosofia prese corpo da un doppio rifiuto, ossia il rifiuto della filosofia [[hegel]]iana<ref>S. Kierkegaard, ''Diario'' cit., voce "Hegel G.W.F.", vol. 12, p. 203, voce "Storia", ivi, p. 207; Id., ''Postilla conclusiva non scientifica'', cit., vol. I, pp. 323-81, qui il filosofo danese elabora la sua critica alla storia universale di Hegel, in rapporto al "diventare soggettivo". Inoltre, cfr. N. Thulstrup, ''Die historische Methode in der Kierkegaard Forschung durch ein Beispiel beleuchtet'', in "Orbis Litterarum", 1955, pp. 280-96; J. Bogen, ''Remarks on the Kierkegaard-Hegel controversy'', in "Synthese", 1961, pp. 372-89.</ref> ("dove Hegel finisce, lì press'a poco comincia il [[Cristianesimo]]; l'errore è semplicemente che Hegel pensa di avere a questo punto liquidato il Cristianesimo: anzi di essere andato molto più in là!"<ref name="Fabro">Søren Kierkegaard, ''Diario'', a cura di [[Cornelio Fabro]], [[Biblioteca Universale Rizzoli|BUR]], Milano 2007, p. 220.</ref>) e l'allontanamento dal vuoto formalismo della [[Chiesa di Danimarca|Chiesa danese]]<ref>''L'ora. Atti di Accusa al cristianesimo del regno di Danimarca'', a cura di A. Banfi, Milano-Roma 1931, 2ª ed. 1951, 3ª ed. 1977.</ref>.
Fu l'ultimo di sette fratelli, cinque dei quali morirono
=== Educazione ===
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Fragile di salute (lui attribuiva ciò ad una caduta da un albero da bambino), nell'ottobre del [[1855]], dopo essere caduto per strada, Kierkegaard fu ricoverato al Friedriks Hospital di Copenaghen, dove visse i suoi ultimi quarantuno giorni. All'ospedale gli fu diagnosticata una grave [[lesione spinale]] e un'[[emorragia cerebrale]]. Kierkegaard morì al Friedriks Hospital un mese dopo, l'11 novembre, per le probabili conseguenze dell'incidente, all'età di 42 anni; in punto di morte rifiutò la benedizione officiata da un pastore luterano.
Da una recente ricerca prodotta sulle carte provenienti dall'ospedale in cui fu ricoverato il filosofo, è stata avanzata l'idea che Kierkegaard soffrisse già precedentemente di [[paralisi]] spinale progressiva<ref name=ohara/>; tra le possibili cause le più accreditate dagli studiosi sono: la [[malattia di Pott]]<ref>Krasnik, Benjamin (2013). "Kierkegaard døde formentlig af Potts sygdom" (in Danish). Kristeligt Dagblad. Retrieved 2 October 2016.</ref> ([[tubercolosi]] ossea vertebrale), la [[porfiria acuta intermittente]]<ref name="kierkegaard-kultur.dk">''[http://www.kierkegaard-kultur.dk/Johan%20SchioldannSKsygdod13.pdf Søren Kierkegaard (1813–55): a bicentennial pathographical review]'', p. 387.</ref> con manifestazioni fisiche e psichiatriche (altri invece hanno ipotizzato altresì che certe stranezze e ossessioni del filosofo fossero dovute ad un [[disturbo ossessivo-compulsivo]] derivato dalla severa educazione ricevuta<ref name="toates">Frederick M. Toates, Frederick Toates, Olga Coschug-Toates, ''Obsessive Compulsive Disorder: Practical, Tried-and-tested Strategies to Overcome OCD'', capitolo 17</ref>) o, secondo Joakim Garff, la [[sifilide]] congenita trasmessa dai genitori ([[tabe dorsale]] con "paralisi progressiva dell'insano"<ref>La stessa ipotesi che a lungo si credette fosse la causa della malattia di [[Nietzsche]].</ref> da [[sifilide terziaria]]).<ref name="garff">[http://ioprimadime.com/sak-kierkegaard SAK, la biografia definitiva di Kierkegaard]</ref> Ipotesi minoritarie propongono che soffrisse di [[paralisi sopranucleare progressiva]], [[atrofia muscolare spinale]] di [[Atrofia muscolare spinale#Tipo IV: età adulta|tipo IV]], [[epilessia del lobo temporale]]<ref>Della stessa malattia soffrivano [[Dostoevskij]] e molti "[[mistici]]"</ref> o che avesse contratto la [[sindrome di Guillain-Barré]] dopo un'[[infezione]]. Alcune di queste malattie possono anche avere origini familiari e genetiche, ma non si sa se la morte prematura dei fratelli (ad esempio la caduta mortale del fratello omonimo, coincidenza curiosa nella biografia dei due fratelli, potrebbe essere un sintomo di epilessia famigliare) potesse essere stata da queste causata.<ref name="kierkegaard-kultur.dk"/>
Kierkegaard fu sepolto nella tomba di famiglia al cimitero Assistens di [[Nørrebro]], nella città di Copenaghen, accanto ai genitori e ai fratelli<ref name="ohara">Shelly O'Hara e Giovanni Stelli, ''Kierkegaard alla portata di tutti'', Armando Editore, Roma 2007, p. 18.</ref>.
== Il pensiero di Kierkegaard ==
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La disperazione nasce da un rapporto serio dell'uomo con sé stesso, mentre l'angoscia nasce da un rapporto serio dell'uomo con il mondo, e consiste nel senso di inadeguatezza che nasce dall'impossibilità dell'uomo di essere autosufficiente senza Dio. Kierkegaard pone perciò un primo elemento, quello dell'[[individualità]], che caratterizza tutte le forme di esistenzialismo, e un secondo, quello del rapporto con Dio, che è tipico di tutte le forme religiose di esistenzialismo.
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{{vedi anche|Singolo (filosofia)}}
{{citazione|In ogni campo e per ogni oggetto sono sempre le minoranze, i pochi, i rarissimi, i Singoli quelli che sanno: la Folla è ignorante.|Søren Kierkegaard, ''Diario''}}
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Ironizza poi sul professore hegeliano che si affanna a spiegare tutta la realtà, riducendola a un sistema logico, ma non si ricorda neppure come si chiama perché ha dimenticato di esser un individuo. Il filosofo danese non comprende nemmeno il perché gli hegeliani introducano la contraddizione nel loro sistema per poi superarla in una superiore unità sintetica che racchiude tutte le parti e le armonizza. La contraddizione non è quindi assolutamente reale ma è astratta cioè una separazione arbitraria di ciò che tanto è unito. Sarebbe stato sufficiente negare fin dall'inizio l'opposizione affermando che la realtà è stabile e indivisa. L'[[esistenza]] non ha nulla a che vedere con l'universale, quindi l'opposizione c'è solo sul piano astratto del pensiero non nella realtà, il movimento di superamento delle opposizioni quindi è fittizio e non ha riscontro nella realtà - anche se per gli hegeliani l'opposizione che conduce alla sintesi è insita nella struttura della realtà.
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Secondo il filosofo di [[Copenaghen]] porsi dal punto di vista dell'Assoluto è impossibile poiché l'uomo, in quanto singolo non può uscire dalla sua soggettività. Che l'uomo reale sia un singolo non impedisce, secondo Kierkegaard, che la soggettività possa assumere un valore assoluto. Nella sua tesi di laurea ''[[Sul concetto di ironia in riferimento costante a Socrate]]'' ([[1841]]) egli mostra come il "saper di non sapere" permetta a una soggettività finita, negando ogni determinazione specifica, di aprirsi verso una soggettività infinita, cioè un principio indeterminato dell'esistenza, di cui (pur non conoscendolo) bisogna ammettere la possibilità. Negando la necessità si apre però l'orizzonte infinito della possibilità.
[[File:Kierkegaard olavius.jpg|thumb|alt=A sketch, featuring brown and white oils depicting a man sitting at a cafe table, writing on a piece of paper. A waitress is serving the man with a cup.|Kierkegaard al caffè, schizzo ad olio di Christian Olavius, 1843]]
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Questo movimento filosofico si affermerà in [[Europa]], e precisamente prima in [[Francia]] e in [[Germania]] e poi anche negli altri paesi, nel periodo compreso fra le due guerre mondiali e negli anni immediatamente successivi al secondo [[dopoguerra]], e si fonderà sull'analisi dell'esistenza umana (appunto già affrontata da Kierkegaard). L'opposizione principale tra l'idealismo e l'esistenzialismo è che mentre il primo pone l'essenza prima dell'esistenza, il secondo pone l'esistenza per prima, e l'essenza dopo. Nascerà un vero e proprio scontro che vedrà in [[Italia]], per esempio, vincitori due idealisti molto diversi: [[Giovanni Gentile]] e [[Benedetto Croce]]. Dunque, al termine della sua analisi, Kierkegaard è arrivato alla conclusione che le caratteristiche fondamentali dell'esistenza umana sono tre: l'angoscia, che domina il rapporto fra l'uomo e il [[mondo]]; la disperazione, che domina il rapporto dell'uomo con sé stesso, e il paradosso, che domina il rapporto dell'uomo con Dio.
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[[File:Kierkegaard Tomb.JPG|right|border|thumb|La lapide del filosofo nel cimitero centrale di Copenaghen]]
Il padre di Kierkegaard fu un lettore di [[Christian Wolff]]<ref>Garff, cit., [https://books.google.it/books?id=7ZOahuonc3UC&pg=PA13&dq=%22Michael+Kierkegaard%22%22For+long+periods+he+was+engaged+in+the+study+of+the+German+philosopher+Christian+Wolff%22#v=onepage&q=%22Michael%20Kierkegaard%22%22For%20long%20periods%20he%20was%20engaged%20in%20the%20study%20of%20the%20German%20philosopher%20Christian%20Wolff%22&f=false p. 13].</ref><ref>{{en}} Gary Dorrien, [https://books.google.it/books?id=B8JJYOysH9EC ''Kantian Reason and Hegelian Spirit. The Idealistic Logic of Modern Theology''], Hoboken (New Jersey), John Wiley & Sons, 5ª ed.: 2012. [https://books.google.it/books?id=B8JJYOysH9EC&pg=PA262&dq=%22Michael+Pedersen+Kierkegaard+was+intellectually+gifted,+an+earnest+reader+of+rationalist+philosophy,+especially+Christian+Wolff%22#v=onepage&q=%22Michael%20Pedersen%20Kierkegaard%20was%20intellectually%20gifted%2C%20an%20earnest%20reader%20of%20rationalist%20philosophy%2C%20especially%20Christian%20Wolff%22&f=false P. 262] ISBN 978-0-470-67331-7.</ref>, il maestro di [[Immanuel Kant|Kant]] che introdusse la distinzione fra le tre [[metafisiche speciali]], e Kierkegaard stesso restò influenzato sia da Wolff che da Kant<ref>{{en}} Craig Cambell (21 dicembre 2011), ''[https://web.archive.org/web/20140101174427/http://kierkegaardschallenge.wordpress.com/2011/12/ Kierkegaard's Challenge. A short introduction to his challenge]'', ''[[WordPress.com]]''. Url consultato il 10 settembre 2012.</ref>, forse sino a riprendere la struttura e il contenuto tripartiti del loro pensiero filosofico per formulare le proprie "tre modalità esistenziali".
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Comunque, secondo Kierkegaard, nella fase religiosa ci lasciamo dietro l'[[etica]], ma senza abolirla. Infatti Kierkegaard precisa che l'[[etica]] viene ben presto ripristinata dal comando singolare di [[Dio]]. [[Dio]], infatti, ci fa compiere, per obbedienza di [[fede]], gli stessi atti che ci sono imposti, sul piano subordinato dell'[[etica]], dalla nostra ragione. Ma, nella sfera religiosa, il caso del comando eccezionale, scandaloso, è sempre possibile.
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{{citazione|L'angoscia è la vertigine della libertà.|Søren Kierkegaard, ''Il concetto dell'angoscia''}}
[[File:Sicknessmanuscript.jpg|thumb|Manoscritto autografo de ''La malattia mortale'']]
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Kierkegaard ha però messo in luce gli aspetti negativi e distruttivi della possibilità. Scegliere una possibilità non significa garantirsi il successo per ciò che essa prospetta. Infatti una possibilità può sempre venir meno o non realizzarsi. E neppure la sua realizzazione è sicura e definitiva, perché nuove possibilità avverse possono sopraggiungere. Inoltre l'uomo vive immerso in un mare di possibilità minacciose: non c'è vita che si sottragga alla possibilità della morte; né stato di benessere che sia sicuro da ogni rischio; non c'è virtù o buona volontà che non sia soggetta alla possibilità del peccato. L'infinità e l'indeterminatezza delle possibilità future, in cui ogni possibilità favorevole è annientata dall'infinito numero delle possibilità sfavorevoli, fanno sentire all'uomo la sua impotenza. La possibilità distrugge ogni aspettativa e ogni capacità umana. Si rivela così l'angoscia, cioè il sentimento della possibilità. L'angoscia è il sentimento che si palesa dall'incertezza e dall'instabilità del futuro.
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{{citazione|Ciò che veramente mi manca è di capire chiaramente me stesso, ''quello che devo fare'', non quello che devo conoscere. [...] Trovare una verità che è verità per me, trovare l'idea per la quale devo vivere e morire [...] A cosa mi servirebbe dimostrare l'importanza del cristianesimo, poter chiarire molti singoli fenomeni, se esso non avesse per me un significato più profondo? [...] Che cosa è la verità se non vivere per un'idea?<ref>''Papirer'' I A 75, del 1º agosto 1835, durante un soggiorno a Gilleleje.</ref>|Søren Kierkegaard}}
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Su questo ideale purissimo non sono passati soltanto i carri armati del neokantinismo, del positivismo e dell'idealismo i quali hanno tagliato alla radice la libertà che autentica la dignità della persona, ma ora scorazzano (sic!) dovunque il marxismo, la fenomenologia, lo strutturalismo e perfino - a scorno e sacrilegio - il cosiddetto esistenzialismo ateo che hanno fatto la terra bruciata dello spirito suonando i tamburi - come nel ''Riccardo III'' di [[Shakespeare]] - della scienza, della sociologia, della psicoanalisi, delle filosofie analitiche [...] ossia di tutte quelle bagattelle che Kierkegaard aveva già diffidate come foriere di confusione e di tenebre nel mondo dello spirito"<ref>Cornelio Fabro, ''Introduzione'' in ''Opere'', cit. p. XIV.</ref>. Kierkegaard stesso aveva lucidamente previsto la "mercificazione" e la "distorsione" del proprio pensiero dopo la morte. Nel suo ''Diario'' infatti scriveva: "Alla mia morte ci sarà parecchio da fare per i docenti. Le infami canaglie! Eppure ciò non servirà a nulla, anche se sarò stampato e ristampato, letto e riletto. I docenti mi convertiranno in un articolo di lucro; mi faranno oggetto del "docere", forse con l'aggiunta: p. es. la sua proprietà è che non si può "docere"<ref>''Diario'', a cura di [[Cornelio Fabro]], ed. BUR citata, p. 72.</ref>.
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Che Kierkegaard possa essere considerato il fondatore dell'esistenzialismo è stato contestato da alcuni autori che hanno innanzitutto osservato come lo stesso filosofo danese non abbia mai usato il termine "esistenzialismo" per definire la sua filosofia. In secondo luogo essi ritengono che l'autentico esistenzialismo sia una corrente filosofica del XX secolo che secondo la visione di [[Sartre]] si basa sull'idea che «l'esistenza precede l'essenza; l'uomo, in quanto singolo, in quanto individuo (esistenza) crea e inventa le idee e i valori universali, come il bene, Dio, l'umanità e così via (essenza); queste idee e valori non hanno pertanto un fondamento indipendente dal singolo individuo, ma sono relativi e soggettivi» per cui «non esiste un ordine razionale dell'universo, che è privo di significato e assurdo. Gli Esistenzialisti sottolineano, infine, gli aspetti negativi dell'esistenza umana, la sua nullità essenziale, che si manifesta nel dolore e soprattutto nella morte.»
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== Opere ==
=== Scritti editi in vita ===
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** ''Per il concetto di ironia'' [parziale], a cura di [[Alessandro Cortese]], Genova: Marietti, 2004 ISBN 88-211-6336-9
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*** ''Don Giovanni. La musica di Mozart e l'eros'', trad. Kristen Montanari Guldbrandsen e [[Remo Cantoni]], Milano: Denti, 1944: Milano: Mondadori, 1976 ISBN 978-88-04-20346-9
*** ''Don Giovanni'', a cura di [[Gianni Garrera]], introduzione di Anna Giannatiempo, Milano: Rizzoli, 2006 ISBN 978-88-17-01222-5
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*** ''Il matrimonio'' [parziale da ''Enten Eller'' - Tomo IV - II parte], trad. Gaia Vittoria, Milano: Modern Publishing, 2009 ISBN 978-88-493-0545-6
*** ''Aut-aut'' [parziale di ''L'equilibrio fra l'aspetto estetico ed etico nell'elaborazione della personalità''], trad. K. M. Guldbrandsen e R. Cantoni, Milano: Denti, 1944; Milano: Mondadori, 1956 ISBN 978-88-04-47787-7
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** ''La ripresa'', trad. Angela Zucconi, Milano: Comunità, 1954; Milano: SE, 2103 ISBN 978-88-6723-030-3
** ''La ripetizione'', a cura di D. Borso, Milano: Guerini e Associati, 1991 ISBN 88-7802-268-3; Milano: Rizzoli, 1996 ISBN 978-88-17-17095-0
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** ''Timore e tremore'', a cura di [[Cornelio Fabro]], Milano: Rizzoli, 1972 ISBN 978-88-17-16562-4
** ''Timore e tremore'', introduzione di R. Cantoni, Roma: Newton Compton, 1976
** ''Timore e tremore'', a cura di [[Bruno Segre]], Santarcangelo di Romagna: RL, 2011 ISBN 978-88-18-02765-5
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** ''Briciole filosofiche'', a cura di Salvatore Spera, Brescia: Quiriniana, 1987 ISBN 978-88-399-0669-4
** ''Briciole filosofiche, ovvero Un poco di filosofia'', a cura di [[Umberto Regina]], Brescia: Morcelliana, 2012 ISBN 978-88-372-2568-1
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** ''Il concetto dell'angoscia'', trad. Meta Corssen, Firenze: Sansoni, 1942
** ''Il concetto dell'angoscia'', trad. ridotta [[Enzo Paci]], Torino: Paravia, 1953
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** ''Il concetto di angoscia'', a cura di B. Segre, Milano: Opportunity, 1994 ISBN 88-8111-130-6
** ''Il concetto di angoscia'', a cura di C. Fabro, Milano: SE, 2007 ISBN 978-88-7710-717-6
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* S. Kierkegaard, ''To opbyggelige Taler'', 1843
** ''Due discorsi edificanti'':
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*** 2. ''L'amore coprirà una moltitudine di peccati''
*** 3. ''Il rafforzamento dell'uomo interiore''
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*** 2. ''Ogni dono buono e perfetto viene dall'alto''
*** 3. ''Ogni dono buono e perfetto viene dall'alto''
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**** ''Due discorsi edificanti del maggio 1843'' [L'attesa della fede, Ogni dono buono e perfetto viene dall'alto], a cura di A. Cortese, Genova: Marietti, 2000 ISBN 88-211-6308-3
**** ''Due discorsi edificanti 1843: I. La prospettiva della fede'', a cura di U. Regina, Morcelliana, Brescia 2013, ISBN 978-88-372-2729-6
Riga 353:
*** 3. ''Contro la codardia ''
*** 4. ''Chi prega combatte bene nella preghiera e vince, e in ciò chi vince è il Signore''
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*** 2. ''In occasione di un matrimonio''
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** 1. Hilarius Bogbinder, ''Lectori Benevolo''
** 2. William Afham, ''In vino veritas''
** 3. l'Assessore, ''Considerazioni varie sul matrimonio''
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**** ''In vino veritas. Un ricordo riferito da William Afham'', trad. Domenico Pertusati, introduzione di [[Nicola Abbagnano]], Rapallo: Ipotesi, 1982
**** ''In vino veritas'', trad. Icilio Vecchiotti, Bari: Laterza, 1983 ISBN 978-88-420-6438-1
Riga 374:
* Johannes Climacus, ''Afsluttende uvidenskabelig Efterskrift til de philosophiske Smuler'', 1846
** ''[[Postilla conclusiva non scientifica alle briciole di filosofia]]'', trad. C. Fabro, Milano: Piemme, 1995
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** ''Due epoche'' [parziale del cap. 3], a cura di D. Borso, Viterbo: Stampa alternativa, 1994 ISBN 88-7226-195-3
* S. Kierkegaard, ''Opbyggelige Taler i forskjellig Aand'', 1847
Riga 385:
*** ''Il vangelo delle sofferenze'' [sette discorsi]
**** ''Il vangelo delle sofferenze'' [parziale], a cura di C. Fabro, Fossano: Esperienze, 1971
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** ''Gli atti dell'amore. Alcune riflessioni cristiane in forma di discorsi'', a cura di U. Regina, Brescia: Morcelliana, 2009 ISBN 978-88-372-2318-2
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*** 1. ''Le inquietudini dei pagani'' [sette discorsi]
*** 2. ''Sentimenti nella lotta delle sofferenze'' [sette discorsi]
*** 3. ''Pensieri che colpiscono alle spalle per edificare'' [sette discorsi]
*** 4. ''Discorsi per la comunione del venerdì'' [sette discorsi]
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*** ''Puoi soffrire con gioia'', trad. parziale Luigi Rosadoni, Torino: Gribaudi, 1972
*** ''Peccato, perdono, misericordia'', trad. parziale Laura Vagliasindi, Torino: Gribaudi, 1973
*** ''Pensieri che feriscono alle spalle e altri discorsi edificanti'' [parziale], a cura di C. Fabro, Padova: Messaggero, 1982; Milano: SE, 2010 ISBN 978-88-7710-843-2
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** ''[[Il giglio nel campo e l'uccello nel cielo]]'', a cura di Ettore Rocca, Roma: Donzelli, 1998 ISBN 88-7989-389-0; 2011 ISBN 978-88-6036-636-8
* H. H., ''Tvende ethisk-religieuse Smaa-Afhandlinger'', 1849
Riga 406:
*** ''È lecito ad un uomo farsi uccidere per la verità?'', in ''Scritti sulla comunicazione'', vol. II, a cura di C. Fabro, Roma: Logos, 1982, pp. 223–61
*** ''Della differenza fra un genio ed un apostolo'', in ''Scritti sulla comunicazione'', vol. II, a cura di C. Fabro, Roma: Logos, 1982, pp. 263–80
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** ''La malattia per la morte'', a cura di E. Rocca, Roma: Donzelli, 1999 ISBN 88-7989-514-5
** ''La malattia mortale'', a cura di C. Fabro, Milano: SE, 2008 ISBN 978-88-7710-750-3
* S. Kierkegaard, ''»Ypperstepræsten« – »Tolderen« – »Synderinden«'', 1849
** ''Il sommo sacerdote - Il pubblicano - La peccatrice'', in ''Il giglio del campo e l'uccello del cielo'', a cura di E. Rocca, Roma: Donzelli, 1998
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** ''[[Esercizio di cristianesimo]]'', trad. C. Fabro, Roma: Studium, 1971; Milano: SE, 2012 ISBN 978-88-7710-966-8
** ''Esercizio di cristianesimo'', a cura di S. Spera, Milano: Piemme, 2000 ISBN 88-384-4635-0
Riga 422:
** ''Due discorsi per la Comunione del venerdì'', in ''Il giglio del campo e l'uccello del cielo'', a cura di E. Rocca, cit., pp. 123–46
** ''Pensieri che feriscono alle spalle e altri discorsi edificanti'' [parziale], a cura di C. Fabro, cit.
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** ''Sulla mia attività di scrittore'', a cura di Andrea Scaramuccia, Pisa: Ets, 2006 ISBN 88-467-1663-9
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** ''Per provare se stesso'', tr. Knud Ferlov e Maria Laura Sulpizi, Firenze: Ponte alle Grazie, Milano 1993 ISBN 88-7928-086-4
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* ''Øieblikket'' [10 numeri, di cui l'ultimo incompiuto], 1855
** ''L'ora. Atti d'accusa al cristianesimo del Regno di Danimarca, anno 1855'', trad. di A. B [sic], 2 voll. [numeri 1-6 e numeri 7-9], Roma: Doxa, 1931
Riga 445:
** B., ''Om Fædrelandets Polemik'', I-II, nn. 82-83, 12-15 marzo 1836
** S. Kierkegaard, ''Til Hr. Orla Lehmann'', n. 87, 10 aprile 1836
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** A. F., ''Hvo er Forfatteren af Enten-eller'', n. 1162, 27 febbraio 1843
** Victor Eremita, ''Taksigelse til Hr. Professor Heiberg'', n. 1168, 5 marzo 1843
Riga 454:
** Frater Taciturnus, ''En omreisende Æsthetikers Virksomhed, og hvorledes han dog kom til at betale Gjæstebudet'', n. 2078, 27 dicembre 1845
** Frater Taciturnus, ''Det dialektiske Resultat af en literair Politi-Forretning'', n. 9, 10 gennaio 1846
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** S. Kierkegaard, ''Foranlediget ved en Yttring af Dr. Rudelbach mig betræffende'', n. 26, 31 gennaio 1851
** S. Kierkegaard, ''Var Biskop Mynster et »Sandhedsvidne«, et af »de rette Sandhedsvidner« – er dette Sandhed?'', n. 295, 18 dicembre 1854; trad. ''Il vescovo Mynster è stato un "testimone della verità", uno dei "veri testimoni della verità"'', in ''Io voglio onestà'', cit., pp. 66–72
Riga 483:
** ''Un momento, signor [[Hans Christian Andersen|Andersen]]!''
* ''Johannes Climacus eller De Omnibus dubitandum est. En Fortælling'', 1843
**
* ''Polemik mod Heiberg'': Constantin Constantius, ''Et lille Indlæg af Constantin Constantius Forfatteren af »Gjentagelsen«''.
* ''Bogen om Adler'', 1847:
Riga 505:
=== Diari e carte ===
* ''Papirer'', 1834-55
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** ''Diario'' [antologia], a cura di C. Fabro, Milano: Rizzoli (su licenza della Morcelliana), 1975 ISBN 978-88-17-17330-8
** ''Aforismi e pensieri'' [antologia], a cura di Massimo Baldini, Roma: Newton Compton, 1995 ISBN 88-8183-148-1
** ''Il mistero della Passione. Antologia dal Diario'', a cura di Tito Di Stefano, Padova : Messaggero, 2003 ISBN 88-250-1133-4
** ''Diario'', nuova ed. a cura di Anna Giannatiempo Quinzio e [[Gianni Garrera]], Brescia: Morcelliana, 2010-
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*** ''La lotta tra il vecchio e il nuovo negozio di sapone, commedia'', a cura di A. Cortese, Padova: Liviana, 1967
** ''Det obyggelige, der ligger, i den Tanke, at mod Gud have vi altid Uret'', 1843
*** ''L'edificazione che c'è nel pensiero che rispetto a Dio abbiamo sempre torto''
** ''Hvad vi laere af Lilierne paa Marken og af Himmelens Fugle''
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** Johannes Climacus, ''Afsluttende uvidenskabelig Efterskrift til de philosophiske Smuler'', 1846
*** ''Primo rapporto sulla propria posizione rispetto all'epoca''
Riga 530:
*** ''La risposta a un pastore di campagna sull'attività letteraria del Magister Kierkegaard'', in ''Scritti sulla comunicazione'', II, a cura di C. Fabro, cit., pp. 301–24
* ''Referat af Schellings Forelaesninger i Berlin 1841-1842 over Philosophie der Offenbarung''
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=== Lettere ===
Riga 539:
* Lettere 79-119, ''Emil Boesen'' [all'amico omonimo]
* Lettere 120-126, ''Kongehuset og offentlige myndigheder'' [a F. Fabricius, alla Københavns Universitet, a Kong Christian VIII, alla Det Kongelige Bibliotek, a S. M. Trier, T. Algreen-Ussing, Dronning Caroline Amalie]
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* Lettere 161-170, ''Lærere'' [a E. F. C. Bojesen, F. C. Sibbern, Michael Nielsen, H. N. Clausen e F. C. Petersen]
* Lettere 171-207, ''Familien Lund'' [a Carl Lund, Henriette Lund, Michael Lund, Sophie Lund og Carl Lund, Henriette Lund og Wilhelm Lund, Wilhelm Lund, Henrik Lund e ai figli di Ferdinand Lunds]
Riga 616:
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
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* [[Furio Jesi]], ''Kierkegaard'' (1972), [[Bollati Boringhieri]], Torino 2001 ISBN 88-339-1331-7
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* Simonella Davini, ''Arte e critica nell'estetica di Kierkegaard'', Aesthetica Preprint, Palermo 1984 ISNN 0393-8522
* Alessandro Cortese, ''Kierkegaard oggi'', [[Vita e Pensiero (casa editrice)|Vita e Pensiero]], Milano 1986
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* Gaetano Mollo, ''Al di là dell'angoscia : l'educazione etica-religiosa in Soren Kierkegaard'', Edizioni Porziuncola, Assisi 1988
* [[Pietro Prini]],'' Storia dell'esistenzialismo da Kierkegaard ad oggi''. Edizioni Studium, Roma 1989 ISBN 978-88-382-3584-9
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* [[Enzo Paci]], ''Kierkegaard e Thomas Mann'', [[Bompiani]], Milano 1991
* Isabella Adinolfi Bettiolo, ''Poeta o testimone? Il problema della comunicazione del cristianesimo in Søren Abye Kierkegaard'', Marietti, Genova 1991
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* Giuseppe Modica, ''Fede libertà peccato. Figure ed esiti della prova in Kierkegaard'', [[Palumbo Editore]], Palermo 1992
* Roberto Perini, ''Soggetto e storicità. Il problema della soggettività finita tra Hegel e Kierkegaard'', [[Edizioni Scientifiche Italiane]], Napoli 1995
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* [[Paul Ricoeur]], ''Kierkegaard la filosofia e l'eccezione'', Editrice Morcelliana, Brescia 1995 ISBN 88-372-1576-2
* Simonella Davini, ''Il circolo del salto. Kierkegaard e la ripetizione'', [[Edizioni ETS]], Pisa 1996
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* Massimo Iritano, ''Disperazione e fede in Søren Kierkegaard. Una «lotta di confine»'', [[Rubbettino Editore]], Soveria Mannelli 1999
* Michele Nicoletti e Giorgio Penzo (a cura di), ''Introduzione a Kierkegaard. Filosofia e teologia del paradosso'', Morcelliana, Brescia 1999 (atti del convegno tenuto a Trento il 4-6 dicembre 1996)
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* Giorgio Penzo, ''Kierkegaard. La verità eterna che nasce nel tempo'', EMP, Padova 2000
* Isabella Adinolfi Bettiolo, ''Il cerchio spezzato. Linee di antropologia in Pascal e Kierkegaard,'' Piemme Edizioni, Città Nuova, Roma 2000
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* Eliseo Castoro, ''Esistenza in preghiera. Sulle orme di Kierkegaard'', Piemme Edizioni, Milano 2001
* Isabella Adinolfi Bettiolo, ''Il religioso in Kierkegaard'', Morcelliana, Brescia 2002
* Filippo Costa, ''Ermeneutica ed esistenza. Saggio su Kierkegaard'', Edizioni ETS, Roma 2003
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* [[Dario Antiseri]], ''Come leggere Kierkegaard'', Bompiani, Milano 2005 ISBN 88-452-4136-X
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* {{fr}} France Farago, ''Comprendre Kierkegaard'', Colin, Paris 2005
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* {{fr}} Vincent Delecroix, ''Singulière philosophie. Essai sur Kierkegaard'', Kiron - Le Félin, Paeis 2006
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* Luca Saraceno, ''La vertigine della libertà. L'angoscia in Soren Kierkegaard'', Giunti Editore, Milano 2007
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* {{da}} Jens Staubrand, ''Søren Kierkegaards Sygdom og Død'', København 2009 ISBN 978-87-92510-04-4
* {{en}} Jens Staubrand, ''Kierkegaard. International Bibliography Music Works and Plays'', København 2009 ISBN 978-87-92510-05-1
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* Yves Depelsenaire, ''Un'analisi con Dio. L'appuntamento di Lacan con Kierkegaard'', Roma 2009
* [[Sergio Givone]], ''Sergio Givone incontra Kierkegaard'', Le interviste immaginarie (Edizione speciale CorSera Milano) Bompiani, Milano 2010 ISSN 1825-78870
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* Michele Lasala, ''Il singolo e la sua verità nell'esperienza filosofico-letteraria di Søren Kierkegaard'', in AA.VV., ''Schegge di filosofia moderna XIV ''(a cura di I. Pozzoni), DeComporre Edizioni, Gaeta 2014.
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=== DVD su Kierkegaard ===
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