Sirmione: differenze tra le versioni

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Nel [[XIII secolo]] sia [[Federico II di Svevia|Federico II]] nel [[1220]] che [[Corradino di Svevia]] nel [[1267]] confermarono ed estesero i privilegi fiscali e le concessioni rilasciate al Comune.confermando i fidecommissi imperiali . I medesimi atti furono compiuti sui possessi imperiali svevi che erano imprescrittibili ed inalienabili, nonostante secoli, dagli [[Della Scala|Scaligeri]], ma solo dopo che ebbero ottenuto un giuspatronato sul ''castrum''<ref name="Mazza_298" />.
 
[[File:25019Castello Sirmione,Scaligero Provincedi of Brescia, Italy - panoramio (3)Sirmione.jpg|thumb|right|Il Castello scaligero]]
 
La presenza di una comunità di [[patarini]], eretici secondo la [[Chiesa Cattolica]], spinse all'azione gli Scaligeri, che pochi anni prima avevano assunto la [[Signoria cittadina|signoria]] veronese. Nel [[1276]], [[Mastino I della Scala|Mastino della Scala]] ottenne dal Consiglio di Verona la possibilità di istituire due compagnie di soldati per combattere i patarini sirmionesi. Il controllo delle stesse fu affidato ad [[Alberto I della Scala|Alberto]], un fratello di Mastino, il quale assediò la cittadina gardesana e dopo poco tempo imprigionò diversi eretici. [[1278|Due anni dopo]], coloro che non si erano pentiti furono bruciati sul rogo a Verona<ref name="Mazza_298" /><ref>{{cita libro| autore=Mario Carrara| titolo=Gli Scaligeri| città=Varese| editore=Dell'Oglio| anno=1966| pagine=31}}</ref>.