Felice Maria Cappello: differenze tra le versioni

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=== Gli ultimi anni ===
Fedelissimo agli insegnamenti della Chiesa, non era un rigorista e ai suoi confratelli raccomandava sempre di usare comprensione, discrezione e paterna bontà verso i penitenti,<ref name = re/> per incoraggiali a credere in Dio e nella sua infinita misericordia; alcuni lo criticavano per essere troppo “largo di manica”, ma egli rispondeva che ''“si deve giudicare il peccato, non il peccatore”''. Forse è per questo motivo che a lui si rivolgevano anche coloro che per tutta la vita erano stati lontani da Dio e dalla Chiesa, quelli che ormai pensavano di essere perduti; la sua fama si diffuse al punto che riuscì a convertire in punto di morte anche delle persone considerate irriducibili, come ad esempio [[Curzio Malaparte]] (battezzato da lui nel 1957) e [[Concetto Marchesi]].<ref name = re/> Una volta qualcuno gli chiese se quando confessava a S. Ignazio avesse avuto delle conversioni e Padre Cappello rispose modestamente: "Quasi ogni volta". Si spense nelle prime ore del 25 marzo 1962, giorno dell'Annunciazione,<ref name = re/> colpito da una colica epatica e da collasso cardiaco. Appena ricevuto la notizia [[Papa Giovanni XXIII|Giovanni XXIII]] fece inviare un telegramma dalla Segreteria di Stato, in cui definì il religioso “specchio intemerato di virtù e zelo sacerdotale”. Il giorno del suo funerale presenziarono ben 20.000 persone.<ref name = bea>{{cita web|url=http://ricerca.gelocal.it/corrierealpi/archivio/corrierealpi/2014/06/23/NZ_14_03.html|titolo=Padre Felice Cappello sarà beato|data=23 giugno 2014|accesso=3 giugno 2018}}</ref>
 
=== Processo di beatificazione ===