Alessandro Tassoni: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
 
Nacque in una famiglia dell'aristocrazia, figlio del [[conte]] Bernardino Tassoni e della nobildonna Sigismonda Pellicciari, entrambi modenesi. Fu chiamato Alessandro in onore del nonno paterno. A dieci mesi perse il padre, e quando aveva due anni e mezzo divenne orfano anche di madre. Fu così affidato alle cure di Giovanni Pellicciari, il burbero e malato nonno materno. Con lui pare si sia recato un giorno presso la torre della [[Ghirlandina]], e in una stanza abbia visto quella secchia, conquistata dai modenesi nel conflitto contro i bolognesi, che sarà fonte ispiratrice del più famoso poema dell'età matura. Alla morte del nonno fu lo zio Marc'Antonio a prendersi cura di Alessandro. Già da piccolo fu cagionevole di salute, bimbo gracile qual era.<ref>Vittorio G.Rossi, ''Tassoni'', Milano, Edizioni Alpes, 1931, pp.5-8</ref>
 
All'università studiò diritto prima a Modena, poi a [[Bologna]], [[Pisa]] e [[Ferrara]], dove conseguì la laurea. Si diede per qualche anno ad atti di bullismo, accompagnato da alcuni ragazzi che facevano capo ai signorotti locali, vivendo per lo più a [[Nonantola]], da cui fu espulso nel [[1595]] a causa dei continui episodi di delinquenza.<ref>Rossi, pp.12-23</ref>
 
Nel [[1597]] fu chiamato a Roma dal cardinale [[Ascanio Colonna (cardinale)|Ascanio Colonna]] in qualità di suo segretario, e al suo seguito andò in [[Spagna]] tra il [[1600]] al [[1603]]. Il 21 giugno [[1589]] era stato eletto accademico della [[Accademia della Crusca|Crusca]]. Ammirò [[Carlo Emanuele I di Savoia]] e divenne suo segretario nel [[1618]] presso l'ambasciata di [[Roma]]. In quel periodo romano frequentò i maggiori intellettuali della città ed entrò a far parte dell'[[Accademia degli Umoristi]].<br />
 
Dopo aver soggiornato a [[Torino]] presso i [[Casa Savoia|Savoia]] tra il [[1620]] e [[1621]], si ritirò, amareggiato dalla politica, a vita privata. Passò al servizio prima del cardinal [[Ludovico Ludovisi|Ludovisi]] e, fino alla sua morte, del duca [[Francesco I d'Este]].