Nicolas Jean-de-Dieu Soult: differenze tra le versioni

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== Maresciallo dell'Impero con la Grande Armata ==
Dopo essere stato liberato sulla parola, il generale Soult ritornò in attività in incarichi meno impegnativi; dopo la vittoria di [[battaglia di Marengo|vittoria di Marengo]] del Primo console Bonaparte, gli austriaci avevano ormai perso ogni influenza in [[Italia]] e i francesi poterono estendere facilmente il loro predominio. Il generale divenne inizialmente [[governatore]] militare del [[Piemonte]], dove oltre a compiti organizzativi dovette solo sedare una rivolta dei [[Barbetti]], i ribelli della [[Valle d'Aosta]]; in seguito, dal 13 febbraio [[1801]], passò agli ordini del generale [[Gioacchino Murat]], impegnato nell'occupazione del [[regno di Napoli]]. Il generale Soult guidò l'avanguardia dell'armata e partecipò alla facile campagna militare nelle terre meridionali della penisola, dove rimase fino al giugno [[1802]]<ref>D.Chandler (a cura di); ''I marescialli di Napoleone'', pp. 628 e 639.</ref>.
 
Dopo la [[Trattato di Amiens (1802)|pace di Amiens]] il generale Soult rientrò a [[Parigi]] dove Bonaparte, dopo aver ricevuto informazioni positive su di lui dal generale Massena, lo chiamò a comandare una parte della Guardia consolare e poi il 28 agosto [[1803]] lo nominò comandante in capo del campo di [[Boulogne]]<ref>D.Chandler (a cura di); ''I marescialli di Napoleone'', p. 628.</ref>, dove si stava organizzando la nuova [[Armata d'Inghilterra]], destinata nei piani di Bonaparte a sbarcare sulle coste britanniche. In questo importante ruolo svolse una notevole attività di organizzazione delle truppe della futura [[Grande Armata]] e dimostrò piena fedeltà a Napoleone con una serie di proclami trionfalistici<ref>G.Blond, ''Vivere morire per Napoleone'', vol. I, pp. 27-29.</ref> ed erigendo un monumento alla gloria imperiale sulle alture sovrastanti il porto di Boulogne<ref>D.Chandler (a cura di); ''I marescialli di Napoleone'', p. 629.</ref>. Il 19 maggio [[1804]] Nicolas Soult venne nominato Maresciallo dell'Impero, ottavo in ordine di anzianità, e capo di stato maggiore della [[Guardia imperiale (Primo Impero)|Guardia imperiale]]<ref>D.Chandler (a cura di); ''I marescialli di Napoleone'', p. 639.</ref>.