Cartagine: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→‎L'ultima Cartagine antica: correzione di berberi in barbari
m Annullate le modifiche di 151.82.113.165 (discussione), riportata alla versione precedente di 151.82.45.147
Etichetta: Rollback
Riga 174:
La ricaduta politica della profonda disaffezione dei cristiani d'Africa fu un fattore cruciale per la facilità con cui Cartagine e le città vicine furono conquistate, nel [[439]], da [[Genserico]] re dei [[Vandali]] che sconfisse la guarnigione romana facendo di Cartagine la sua capitale. Genserico era considerato anch'egli un eretico, un [[Arianesimo|ariano]] che in quanto tale si opponeva ai cristiani cattolici.
 
Dopo un fallito tentativo di riconquistare la città nel V secolo, i Bizantini riuscirono infine a entrare in Cartagine nel VI secolo. Con il pretesto della deposizione del nipote di Genserico [[Ilderico]] da parte di un lontano cugino [[Gelimero]], i Bizantini inviarono un esercito a [[Guerra vandalica|conquistare]] il regno dei Vandali. La domenica del 15 ottobre 533 il generale bizantino [[Belisario]], accompagnato dalla moglie [[Antonina (moglie di Belisario)|Antonina]], fece il suo formale ingresso a Cartagine risparmiandole saccheggio e massacro. Cartagine, come del resto tutta l'Africa vandalica, venne riannessa all'Impero e divenne la capitale della neocostituita [[Prefettura del pretorio d'Africa]]. Negli anni successivi i Bizantini dovettero affrontare le rivolte dei barbariberberi, che giunsero a minacciare più volte Cartagine, fino a quando essi vennero sconfitti da [[Giovanni Troglita]], le cui gesta vengono cantate dal poeta [[Flavio Cresconio Corippo]] nella ''Ioanneide''.
 
Durante il regno dell'imperatore bizantino [[Maurizio (imperatore)|Maurizio]] Cartagine divenne la capitale di un [[Esarcato d'Africa|Esarcato]], come [[Ravenna]] in Italia. Questi due Esarcati furono il bastione occidentale dell'[[Impero Romano d'Oriente]], tutto ciò che rimaneva del suo potere in Occidente. All'inizio del VII secolo fu il figlio dell'Esarca di Cartagine, [[Eraclio I|Eraclio]], a rivoltarsi, insieme al padre [[Eraclio il Vecchio]], contro l'Imperatore [[Foca (imperatore)|Foca]], un crudele tiranno, e a rovesciarlo. Salito al potere, Eraclio riuscì a vincere una [[Guerra romano-persiana del 602-628|guerra]] che sembrava ormai persa contro i Persiani [[Sasanidi]], che avevano occupato la Siria, l'Egitto e parte dell'Asia Minore, ma che poi nella seconda fase della guerra vennero più volte sconfitti dai Bizantini e costretti a ritirarsi dai territori occupati.