Storia della Repubblica Italiana: differenze tra le versioni

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{{Doppia immagine|right|Corriere repubblica 1946.jpg|330|Risultati elettorali Assemblea CostituenteR.png|150|<small>Prima pagina del quotidiano il ''[[Corriere della Sera]]'', edizione dell'11 giugno 1946, che dichiarava la vittoria del voto repubblicano a seguito dei risultati del referendum istituzionale del 2 e 3 giugno.</small>|<small>[[Elezioni politiche italiane del 1946]]: la distribuzione dei seggi</small>}}
La [[Repubblica Italiana]] nacque il 2 giugno [[1946]], in seguito ai risultati del [[referendum]] istituzionale indetto quel giorno per determinare la [[forma di stato]] dopo la fine della [[seconda guerra mondiale]]. I risultati provvisori furono proclamati dalla [[Corte di cassazione (Repubblica Italiana)|Corte di Cassazione]] il 10 giugno successivo: la repubblica ottenne il 54% dei consensi e i ricorsi concernenti presunti brogli circa la legalità dello svolgimento della consultazione furono respinti il giorno 18 giugno.
 
La notte fra il 12 ed 13 giugno [[1946]], nel corso della riunione del [[Consiglio dei ministri (ordinamento italiano)|Consiglio dei ministri]], il presidente [[Alcide De Gasperi]], preso atto del risultato referendario, assunse le funzioni di [[Capo provvisorio dello Stato|Capo provvisorio del nuovo Stato repubblicano]]. Messo di fronte al fatto compiuto, l'ex re [[Umberto II d'Italia|Umberto II]], rimasto in carica soltanto un mese e per questo soprannominato il "re di maggio", lasciò polemicamente e volontariamente il paese il 13 giugno [[1946]].