Clarence Bicknell: differenze tra le versioni

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Bicknell era tuttavia incantato dal luogo e decise di acquistare villa Rosa e di stabilirsi a Bordighera, dove iniziò lo studio della flora locale. Nel 1881 sale in val Fontanalba, sul Monte Bego, per studiare la flora locale e nota alcune incisioni rupestri. Le incisioni colpirono a tal punto il Bicknell, che decise di ritornarci per uno studio approfondito nel 1885. In quello stesso anno pubblica il suo famoso volume “Flowering plants and ferns of the Riviera and neighbouring mountains” ricco di più di 1000 illustrazioni da lui stesso realizzate.
[[File:Annuaire du Conservatoire et du jardin botaniques de Genve (1897-1919-1922) (18236975789).jpg|thumb|Pimpinella bicknelii, una delle spegie botaniche scoperte dal Bicknell, heche da lui prende il nome.)]]
La ricchezza delle sue collezioni era tale che decise nel 1888 di aprire un museo, il [[museo e biblioteca Clarence Bicknell]]. Si tratterà del primo museo della Liguria occidentale, il cui edificio s'ispira alle chiese protestanti e il cui giardino sembrava voler raccogliere la ricchezza botanica della regione. Nel grande salone si succedevano concerti, conferenze, esposizioni, fra cui i reperti romani ritrovati da Girolamo Rossi a [[Ventimiglia]].