Ludovico il Bavaro: differenze tra le versioni
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L'Imperatore riprese il suo viaggio per tornare in [[Baviera]], dopo aver fatto una sosta prima a Viterbo, dove fu raggiunto dall'[[antipapa Niccolò V]], successivamente a [[Grosseto]], tentando invano di [[Assedio di Grosseto|espugnare la città]], e infine a [[Pisa]] per aiutare la città sua alleata di fronte alla minaccia fiorentina.
Nell'aprile del [[1329]] [[Pinalla Aliprandi]], con un manipolo di cavalieri viscontei, riconquistò [[Monza]], occupata dalle truppe di Ludovico, giovandosi anche dell'aiuto portogli dal fratello Martino e, nel maggio dello stesso anno, respinse un tentativo dello stesso imperatore di impadronirsi della città.
Il 28 aprile [[1330]], giunto in Baviera, l'Imperatore fondò la [[Abbazia di Ettal]]. Nel dibattito che seguì si schierarono con Ludovico [[Marsilio da Padova]] e [[Guglielmo di Ockham]], che sostennero la preminenza dell'Impero sul [[Papato]] dal punto di vista teorico. I principi elettori, da parte loro, confermarono che un re da loro eletto non necessitava di approvazione da parte del papa. Ma a quel punto non era più possibile un accordo. Inoltre il re di Francia [[Filippo VI di Francia|Filippo VI]] sabotava qualsiasi tentativo di avvicinamento tra il papa e Ludovico. Ludovico si era messo in una situazione senza vie d'uscita e, nonostante si alleasse con [[Edoardo III d'Inghilterra]], la situazione creava nell'impero sempre maggiore scontento. L'11 novembre [[1329]], per la sua devozione all'Impero, nominò [[vicario imperiale]] [[Ludovico I Gonzaga]]<ref>Pietro Torelli, ''Capitanato del popolo e vicariato imperiale'', Mantova, 1923.</ref>, primo [[Sovrani di Mantova|signore di Mantova]].
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