Nani della Terra di Mezzo: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Bot: orfanizzo redirect J.R.R. Tolkien
Riga 34:
Prima che qualsiasi altra creatura parlante venisse al mondo per volere di [[Eru Ilúvatar]], [[Aulë]], uno dei [[Valar]], desideroso di insegnare a delle creature la sua arte di fabbro, creò di nascosto i Nani, ad immagine di come aveva avuto visione degli Elfi. Aulë fu rimproverato da Eru per la sua opera in quanto non aveva il potere di creare, ma solo quello di ordinare le cose già create: Eru gli fece capire che senza la [[Fiamma Imperitura]] i Nani sarebbero stati come fantocci privi di un'esistenza indipendente da Aulë; ma alla fine Ilúvatar, per compassione, gli concesse di non distruggere le sue creature, accettandole come figli adottivi e donando loro una coscienza indipendente; essi però avrebbero dovuto dormire fino all'avvento degli Elfi. Poiché erano destinati ad apparire nei giorni del potere di [[Melkor]], Aulë rese i Nani:
 
{{Citazione|[...] forti e resistenti. Per questo sono duri come la pietra, testardi, rapidi a stringere amicizia e a scatenare ostilità, e sopportano la fatica e la fame e il dolore fisico con più fermezza di ogni altro popolo dotato di parola; e vivono a lungo, ben più degli Uomini, eppure non per sempre.|[[J. R. R. Tolkien]], ''[[Il Silmarillion]]''<ref>{{Cita|J.R.R. Tolkien|pp. 69-70|Il Silmarillion}}</ref>}}
 
Aulë riservò ai nani un posto nelle [[Aule di Mandos]] e lì pose a dormire i Sette Padri dei Nani che aveva creato.<ref>{{Cita|J.R.R. Tolkien|pp. 66-68|Il Silmarillion}}</ref> Di loro si conosce solo il nome di [[Durin]]<ref>Dal nome del nano norreno Durin, che secondo [[Isnardi]] potrebbe significare "il portinaio"</ref>, la sua stirpe dimorava a [[Khazad-dûm]] e fu quella che più di tutte conquistò gloria e onori e tesori, ma che al tempo stesso fu più colpita da disgrazie; oggi molti dei Nani più impavidi e abili in battaglia portano il suo nome.<ref>{{Cita|J.R.R. Tolkien|p. 68|Il Silmarillion}}</ref><ref name="appendiceA">{{Cita|J.R.R. Tolkien|Appendice A III. Il popolo di Durin|Il Signore degli Anelli}}</ref>
Riga 49:
 
== Fisionomia e comportamento ==
{{Citazione|Sono una razza per lo più robusta e resistente, segreta, laboriosa, fedele ai ricordi del male (e del bene) ricevuto, amante della roccia, delle gemme, delle cose che prendono forma nelle mani degli artigiani più che di ciò che vive di una vita propria. Ma non sono di natura malvagia, e pochi di loro servirono spontaneamente il Nemico, nonostante ciò che raccontavano le storie degli uomini. Questi infatti invidiavano la loro ricchezza e l’arte delle loro mani, e fra le due razze regnava l'ostilità.|[[J. R. R. Tolkien]], ''[[Il Signore degli Anelli]]'' - Appendice F.<ref>{{Cita|J.R.R. Tolkien|p. 1523|Il Signore degli Anelli}}</ref>}}
[[File:Gimli son of Gloin by Perrie Nicholas Smith.jpg|thumb|upright=0.9|left|Illustrazione di Perrie Nicholas Smith, raffigurante [[Gimli]], uno dei nani più famosi nei romanzi di Tolkien]]
 
Riga 56:
Non si può dire che siano buoni o cattivi, come rivela Tolkien ne ''[[Lo Hobbit]]'':<ref name="hobbit"/>
 
{{Citazione|[...] i nani non sono eroi, bensì una razza calcolatrice con un gran concetto del valore del denaro; alcuni sono una massa infida, scaltra, e pessima da cui tenersi alla larga; altri non lo sono, anzi sono tipi abbastanza per bene come [[Thorin Scudodiquercia|Thorin]] e compagnia, sempre però che non vi aspettiate troppo da loro.|[[J. R. R. Tolkien]], "[[Lo Hobbit annotato]]", Bompiani, Milano 2014, 285.}}
 
Leali se rispettati dai loro alleati, vendicativi e tremendi se offesi e ingiuriati. Apparentemente così egoisti, si trovavano male con gli elfi proprio per questo motivo, dato che gli Eldar non tollerano la loro avarizia e le loro esigenze materialistiche. Tuttavia non si può dire che i nani siano del tutto indifferenti ai problemi degli altri, o che servano le forze maligne, dal momento che, quando ve n'era bisogno, emerge in loro il sopito buon senso e si schierano dalla parte del bene; infatti i nani detestano l'idea che qualcun altro possa dominarli, e non tollerano chiunque voglia imporre il proprio dominio anche sugli altri popoli, e odiano chi commette azioni nefande e spietate.<ref name="appendiceA"/>