Inferno: differenze tra le versioni

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Nell'[[induismo]] antico e nel suo complicatissimo pantheon, l'inferno è il mondo sotterraneo, regno di [[Taraka]], ''il demone tentatore che semina il dubbio, la furia distruttrice e l'odio'' nel tentativo di far cadere gli dei dal cielo.
 
Taraka viene vinto in una battaglia cosmica dagli sforzi di [[Aranyani]], il Dio generato grazie all'aiuto di [[Parvati]], sposa di [[Śiva]]. Per correre in aiuto degli dei, che stanno per soccombere Parvati beve il sangue di Taraka, che genera un demone per ogni goccia che tocca e corrompe la terra. Taraka non può generare altre orde di demoni che vengano in suo aiuto ed è vinto, ma Paravati resta intossicata dal suo sangue malvagio ed esce di senno. Diviene la terribile [[KaliKālī]] e corre sulla terra seminando morte e distruzione ovunque. Viene fermata da Śiva che si finge da lei ucciso e la scuote dalla furia grazie all'amore e al rimorso.
 
L'inferno è quindi la condizione di sudditanza a Taraka: l'anima dannata è vittima dei demoni da lui generati e patisce un misto di tormenti fisici e di conseguenze metafisiche. Taraka, infatti, che causa dubbio contro la [[Trimurti]] (le tre divinità [[Brahama]], [[Śiva]] e [[Visnu]]), e quindi contro l'unicità e verità dell'Uno, il [[Brahman]]. Ne consegue devastazione insensata, odio che si contrappone all'amore tra uomo e donna e alla generazione di nuova vita.