António de Oliveira Salazar: differenze tra le versioni
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In questa veste, introdusse una nuova Costituzione che gli diede i pieni poteri ed il controllo totale dello stato: fu il [[fascismo]] portoghese, teorizzato come ''[[Estado Novo (Portogallo)|Estado Novo]]'' (Stato Nuovo), analogo, nella natura e nei princìpi corporativi, al [[fascismo]] di [[Benito Mussolini]] in [[Italia]], al quale del resto esplicitamente si ispirava. Il suo modello ufficialmente dichiarato era invece la [[dottrina sociale della Chiesa cattolica]]. Le idee politiche di Salazar furono marcatamente conservatrici e autoritarie, volte contro quello che egli chiamava "il potere della folla" o "l'autorità della piazza". Per lui infatti "la vera libertà non può esistere se non nel profondo dell'animo umano", "può esserci un potere assoluto ma mai una libertà assoluta" mentre "l'ordine ha sempre rappresentato la condizione indispensabile della bellezza".<ref>Salazar Says. Secretariado de Propaganda Nacional, Lisboa s.d., p.31</ref>
Da allora, Salazar mantenne il potere per oltre 35 anni, grazie al sostegno della Chiesa e degli agrari, sopprimendo i sindacati, la libertà di stampa ed ogni altro tipo di opposizione politica o di dissidenza che
Durante la [[Guerra civile spagnola]] ([[1936]] - [[1939]]), esibì una neutralità di facciata, ma sostenne attivamente le forze nazionaliste permettendo il passaggio di materiale bellico in gran copia attraverso il territorio portoghese e promuovendo l'invio di un certo numero di volontari (i cosiddetti "viriatos") a sostegno di [[Francisco Franco]] contro i Repubblicani. Il numero di 2000 militi volontari pare sia stato gonfiato dalla propaganda non ufficiale salazarista; la storiografia non ha fino a oggi fornito cifre certe della partecipazione di "volontari" portoghesi al fianco delle forze nazionaliste. Per contro molti altri portoghesi presero parte alle Brigate Internazionali accorse da tutto il mondo a sostegno della Repubblica.
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