Grande coalizione: differenze tra le versioni

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== Grande coalizione in Italia ==
Il [[Governo Letta|primo governo definibile di grande coalizione]] è quello guidato da [[Enrico Letta]], nonostante il [[Governo Ciampi]] abbia presentato alcune delle caratteristiche ascrivibili a tale forma.
Diversamente, il [[Governo Monti]] pur essendo stato sostenuto dai due partiti maggiori ([[il Popolo della Libertà]] e [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]) e numerosi partiti minori cosiddetti "[[Centrismo|centristi]]", è stato definito tecnico, essendo i suoi membri tutti indipendenti<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/governo-tecnico_(Il-Libro-dell'anno-del-Diritto)/|titolo=Governo tecnico in "Il Libro dell'anno del Diritto"|sito=www.treccani.it|accesso=055 dicembre 2016}}</ref>.
La formazione del [[Governo Letta]] è stata incoraggiata dal [[Presidente della Repubblica Italiana|presidente della Repubblica]] [[Giorgio Napolitano]], in seguito al fallimento del tentativo di [[Pier Luigi Bersani]] di formare un governo.
La grande coalizione italiana del Governo Letta era composta da:
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Il governo, che aveva al suo interno anche membri tecnici, godeva dell'appoggio esterno di altre formazioni minori quali [[Partito Socialista Italiano (2007)|Partito Socialista Italiano]], [[Südtiroler Volkspartei]], [[Partito Autonomista Trentino Tirolese]], [[Unione Sudamericana Emigrati Italiani]], [[Movimento Associativo Italiani all'Estero]], [[Union Valdôtaine]], [[Centro Democratico (Italia)|Centro Democratico]], [[Unione per il Trentino]] e [[Gruppo di Azione Partecipazione Popolare]].
 
Il 16 novembre 2013 Il Popolo della Libertà si sciolse, dividendosi in [[Forza Italia (2013)|Forza Italia]] e [[Nuovo Centrodestra]]. Il 26 novembre il Governo pose la fiducia sulla legge di stabilità presentando un maxi-emendamento che integrava le modifiche della commissione bilancio del Senato. Forza Italia, nella conferenza dei capigruppo [[Paolo Romani]] e [[Renato Brunetta]], annunciò il no alla finanziaria e l'uscita dalla maggioranza del [[Governo Letta]]<ref>[http://www.corriere.it/politica/13_novembre_26/questa-legge-stabilita-poltrone-40b87926-569a-11e3-9a32-8b8b5da15961.shtml Berlusconi: «In piazza chi ha a cuore Paese» E Forza Italia esce dalla maggioranza]</ref>, mentre NCD continuò a far parte della maggioranza. {{cnSenza fonte|Da questo momento non si è più fatto riferimento al Governo Letta come ad un governo di grande coalizione.}}
 
== Grande coalizione in Germania ==
=== A livello nazionale ===
Nella [[politica della Germania]] post-bellica, a livello nazionale si sono formate tre grandi coalizioni (''Große Koalition''). La [[Germania]] ha sempre storicamente teso a favorire le coalizioni tra partiti che presentino un'ideologia simile, come [[Partito Socialdemocratico di Germania|SPD]]-[[Partito Liberale Democratico (Germania)|FDP]], SPD-[[Alleanza '90/I Verdi]] o [[Unione Cristiano Democratica (Germania)|CDU]]/[[Unione Cristiano-Sociale in Baviera|CSU]]-FDP.
 
Si forma una grande coalizione solo se una di queste unioni naturali si rompe, o se la sinistra o destra più radicali si assicurano una rappresentanza significativa al [[Bundestag]] tale da non permettere di formare un governo stabile alle forze moderate.
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{{Vedi anche|governo Merkel III}}
 
Dopo le [[elezioni federali in Germania del 2013|elezioni federali del 2013]] il primo partito CDU/CSU raggiunse il 41,5% e 311 dei 631 seggi. Tra gli altri tre partiti che hanno superato il quorum dei 5% solo la SPD (il secondo partito con 25,7% e 193 deputati) e [[Alleanza '90/I Verdi]] sono stati invitati al colloquio. Dopo lunghe trattative e un voto favorevole degli associati della SPD il patto tra CDU/CSU e SPD è stato firmato il 14 dicembre 2013 <ref>{{Cita news|lingua=|autore=|url=http://www.corriere.it/esteri/13_dicembre_14/germania-l-spd-dice-si-grosse-koalition-0221336c-64d0-11e3-bf08-7326d8b40f20.shtml|titolo=Germania, l’Spd dice sì alla Grosse Koalition|pubblicazione=Corriere della Sera|data=|accesso=055 dicembre 2016}}</ref>. La parola GroKo (abbreviazione di ''Große Koalition'') è parola dell'anno 2013 in Germania.
 
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